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Interviste RQS - Yoidi e la Coltivazione Biologica della Cannabis
Ciao, mi chiamo Adrián, ma molti mi conoscono come Yoidi Ganjah Zone. Mi ritengo principalmente un amante della marijuana e sono uno YouTuber da ormai 3 anni. Potete trovarmi sui social network come Instagram o Facebook. Ho anche collaborato con altri numerosi siti web.
Alla Royal Queen Seeds siamo alla costante ricerca delle migliori informazioni e conoscenze sulla cannabis. Nelle nostre interviste abbiamo l'occasione di parlare con figure provenienti da tutti i settori dell'industria cannabica. Oggi, abbiamo il piacere di parlare con Yoidi Ganjah Zone.
Yoidi ci ha raccontato tutto della sua esperienza con la coltivazione biologica. Essendo uno YouTuber, sfrutta il suo canale per fornire al suo pubblico contenuti riguardanti la marijuana: dai consigli per coltivare alle recensioni sulle varietà.
Vivo nelle isole Canarie (Spagna), dove in molti coltivano per scopi sia ricreativi che terapeutici. Il clima è ottimo e quasi tutti seguiamo le tradizionali tecniche colturali e la permacultura. Coltivo piante da quando ne ho memoria. Ho sempre amato la natura e il nostro pianeta, ed è per questo che coltivo in modo esclusivamente biologico.
PART. 1: PODCAST 🎵 |
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PART.1: PODCAST 🎵 (Ascoltalo anche su Spotify e su Apple Podcast) |
PART. 2: In aggiunta alla nostra Intervista Podcast con Yoidi. ✍️ |
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PART.2: In aggiunta alla nostra Intervista Podcast con Yoidi. ✍️ Abbiamo preparato alcune Domande&Risposte su Coltivazione Biologica per fornire alcuni consigli utili ai nostri lettori. Trovate i suggerimenti di Yoidi qui sotto! |
1. Perché hai deciso di iniziare a coltivare in modo biologico?
Ho iniziato a coltivare biologicamente per la semplice ragione che la cannabis è una pianta naturale e dovrebbe essere trattata come tale. Ha inoltre un sapore piuttosto diverso rispetto a quella coltivata chimicamente.
2. Su quali parametri ti soffermi maggiormente nelle tue colture? (Acqua, luce, terra...)
Mi concentro principalmente su tutte le fasi del ciclo di crescita, ma soprattutto su suolo, acqua, pH e EC. Un terriccio povero incide negativamente sui raccolti finali, perché le piante non riusciranno mai a crescere come dovrebbero. Lo stesso vale per acqua, pH ed EC.
Se i livelli di pH ed EC dell'acqua con cui innaffio non sono corretti, può succedere di tutto, ma tra le varie problematiche si può andare incontro ad un blocco di nutrienti, in cui la pianta non riesce più ad assimilare le sostanze nutritive presenti nel terreno o quelle apportate dall'esterno.
3. Quali sostanze nutritive non dovrebbero mai mancare? E come prepari il tuo suolo organico e gli integratori?
In realtà, non dovrebbe mai mancare nessuna sostanza nutritiva. Tuttavia, ci sono alcuni nutrienti che sono più importanti di altri, come l'azoto durante la fase vegetativa e il potassio e il fosforo nella fase di fioritura. Li preparo io stesso con un vaso ed acqua calda, quasi bollente.
Ci sono numerose sostanze naturali che possono essere trasformate in un fertilizzante a lento assorbimento o liquido. Possiamo addirittura fare un vermicompost direttamente a casa nostra (che io poi aggiungo al mio terreno). Io uso sempre un 20% di humus di lombrico, un 20% di perlite, un 30% di fibra di cocco ed un altro 30% di torba nera.
"Tuttavia, ci sono alcuni nutrienti che sono più importanti di altri, come l'azoto durante la fase vegetativa e il potassio e il fosforo nella fase di fioritura. Li preparo io stesso con un vaso ed acqua calda, quasi bollente."
4. Chi usa acqua del rubinetto va contro i principi della coltivazione biologica?
Io uso sempre l'acqua del rubinetto. Riempio un secchio o un contenitore con acqua e lo lascio scoperto per 24 ore per rimuovere il cloro e le eventuali impurità, per intenderci. Sul fondo del secchio si accumula l'acqua "più sporca", che evito sempre di usare nelle irrigazioni. Possiamo ottenere gli stessi risultati facendo bollire l'acqua per qualche minuto. Si lascia poi raffreddare e sarà pronta per l'uso. Ma, ovviamente, bisogna sempre misurare e regolare il pH e l'EC dell'acqua.
5. Come fai a controllare le tue coltivazioni biologiche indoor? Quali sono i fattori chiave?
La coltivazione biologica indoor è sostanzialmente uguale a quella all'aperto, ma le piante crescono sotto un "sole artificiale".
Acquisire esperienza ed essere in grado di familiarizzare con la coltivazione indoor, sapere quale lampada usare, i vasi più adatti e quali tecniche di potatura o di coltivazione adottare, questa è la chiave. Ma questi fattori possono ancora variare a seconda della varietà, indica o sativa.
6. Come riesci a combattere i parassiti in modo naturale?
Per combattere i parassiti applico un repellente ancora prima che si facciano vedere. Uso un repellente a base di aglio, cipolla e rosmarino.
Ne uso anche un altro a base di ortiche, anche se non si tratta di un vero e proprio repellente. Agisce piuttosto come un insetticida e allo stesso tempo fornisce alle piante grandi quantità di azoto, se lo usi come soluzione concimante.
7. Secondo te, qual è l'aspetto più difficile nel coltivare in questo modo?
Onestamente, per me la parte più difficile è stata imparare. Ma una volta che inizi a capire di cosa si tratta, è un gioco da ragazzi. Ma dal momento che non si smette mai di imparare, ci sono sempre nuove sfide da affrontare, ed è qui che si trovano le principali difficoltà.
8. Dove si concentrano maggiormente i pesticidi nelle piante?
Non ho problemi con i pesticidi perché uso solo repellenti biologici e non ho alcun problema a buttarli via in qualsiasi fase della vita delle piante, senza dovermene preoccupare minimamente.
9. Perché è importante conoscere gli effetti dei pesticidi sull'inalazione e sull'ingestione di prodotti a base di cannabis?
Se non facciamo attenzione, può finire male. È in gioco la nostra salute. Quando fumiamo mettiamo già a repentaglio la nostra vita, per cui immagina cosa potrebbe succedere se non dovessimo controllare in modo più efficace questo aspetto. Sarebbe un vero disastro. Dovrebbero circolare molte più informazioni su questo argomento, perché, come ho già detto, è molto importante. Per questo sostengo sempre il biologico.
10. Dove possiamo trovare prodotti a base di cannabis privi di sostanze chimiche?
Al giorno d'oggi, se gli edibili di marijuana provengono da un'azienda affidabile (magari rinomata per i suoi prodotti di cannabis di alta qualità), personalmente non mi preoccuperei più di tanto se dovessi mangiarne uno per divertirmi con gli amici o per rilassarmi a casa. Ad esempio, Zamnesia ha pubblicato numerose recensioni positive su quest'argomento. Nonostante ciò, a parer mio, è sempre meglio preparare i propri edibili in casa con una marijuana autoprodotta in modo biologico.
Mi auguro che questa intervista possa essere d'aiuto alla gente affinché inizi a conoscere la coltivazione biologica. Ad ogni modo, so che non tutti saranno d'accordo con quello che vi ho appena detto, perché alla fine tutti adottiamo metodi diversi e ci dirigiamo sempre verso ciò che ci piace di più o che si adatta meglio alle nostre esigenze.
Grazie mille!