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By Luke Sumpter


Le piante maschio di cannabis sono di solito viste come qualcosa di indesiderato, almeno secondo il coltivatore medio. Nessuno vuole che le proprie preziose piante femmina vengano impollinate per sbaglio e quindi rovinate, come succede se non si separano i maschi dalle femmine al momento giusto. Questo stigma negativo e il fastidio che i maschi rappresentano per i coltivatori sono i motivi per cui i semi femminizzati sono oggi quelli più diffusi. Ed è vero, rendono la vita del coltivatore molto più facile.

La questione è che le piante maschio di cannabis davvero non meritano la poca considerazione che hanno. Prima di sbarazzarsene, è bene considerare gli usi che se ne possono fare. Di seguito, alcuni di questi utilizzi delle piante maschio di cannabis.

È POSSIBILE FUMARE LE PIANTE MASCHIO?

Certo. Tuttavia, gli esemplari di sesso maschile contengono piccole dosi di cannabinoidi e terpeni—le principali molecole che rendono la ganja così apprezzata. I fiori di cannabis femmina, invece, contengono abbondanti quantità di queste sostanze. I fiori di cannabis maschio producono alcune delle ghiandole che sviluppano questi composti chimici (tricomi), ma in numero nettamente inferiore rispetto alle piante di sesso femminile.

Un esemplare maschio che raggiunge un livello di maturazione tale da produrre cannabinoidi rappresenta un pericolo per le femmine nelle vicinanze. Se il maschio rilascia polline e feconda i fiori femmina, questi interromperanno la produzione di resina ed inizieranno a sviluppare semi. Pertanto, la coltivazione di esemplari maschi pone dei rischi decisamente superiori rispetto ai vantaggi, a meno che non si abbia altra scelta.

Usare al Meglio le Piante Maschio di Cannabis

C'È BISOGNO DI UN MASCHIO PER RIPRODURRE LE PROPRIE VARIETÀ

Sì certo, coltivare cannabis è fantastico, e pochi lo metterebbero in dubbio. Ma coltivare sempre la stessa identica varietà potrebbe non essere la cosa più interessante per il cannamatore entusiasta. Perchè invece non creare nuove varietà genuine e personalizzate? Per i coltivatori più esperti, allevare nuove varietà può diventare una passione eccitante.

Immaginate di creare la vostra speciale varietà: più saporita, più resinosa, più fruttuosa e più forte che mai. Si possono ottenere questi risultati combinando le qualità migliori di varietà diverse con uno schema di allevamento ben studiato. Per far ciò, però, bisogna tenersi i propri maschietti!

Quando s'inizia ad allevare la propria varietà da top di gamma, il maschio avrà un contributo del 50% sul materiale genetico. È naturale a questo punto voler scegliere come donatore il miglior maschio che si ha.

COME SI INDIVIDUA LA PIANTA MASCHIO MIGLIORE PER LA RIPRODUZIONE?

Le piante maschio non si fumano, perciò è più difficile trovare la pianta perfetta, quella con il sapore migliore. Di solito, gli allevatori selezionano i loro maschi attraverso un processo di eliminazione. Di seguito alcuni criteri per determinare quali maschi tenere e quali scartare.

Evitare di scegliere i maschi che crescono velocemente o diventano particolarmente alti. Nella maggior parte dei casi, queste piante hanno cime di scarsa qualità.

Da scartare anche le piante che fioriscono troppo presto, e sbarazzarsi delle autofiorenti. Le piante che fioriscono in periodi inaspettati possono avere più probabilità di diventare ermafrodita.

Una cosa che i coltivatori fanno è selezionare i maschi migliori basandosi sui loro steli. Steli spessi e cavi sono di solito un buon segno, mentre si dovrebbero scartare quelle piante con uno stelo striminzito. I coltivatori esperti sostengono che ci sia una relazione proporzionale tra il tipo di gambo e il contenuto in THC.

Eliminare le piante maschio con cime ariose e tenere invece quelle con cime dense e compatte, segno di un potenziale buon rendimento.

Anche una semplice valutazione "di naso" è un altro modo facile ma efficace per riconoscere un maschio promettente. Ovviamente, tenere le piante dall'aroma migliore.

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LE PIANTE MASCHIO DI CANNABIS ASSICURANO UNA LINEA GENETICA FORTE

A differenza di altre piante che portano fiori maschi e fiori femmina sullo stesso individuo, la cannabis è una pianta cosidetta dioica, ossia una pianta in cui i maschi e le femmine crescono su individui separati.

Continuare ad eliminare i maschi geneticamente diversi porta ad una minore biodiversità. La presenza dei maschi è importante per mantenere la resistenza e la vitalità di una varietà.

Molti coltivatori amatoriali usano una sola varietà femmina, o basano la loro intera coltivazione su cloni essenzialmente identici. Questa mancanza di biodiversità porta ad avere piante con difese indebolite e una maggiore vulnerabilità alle malattie ed agli insetti.

Usare al Meglio le Piante Maschio di Cannabis

LE PIANTE MASCHIO DI CANNABIS FORNISCONO FIBRE RESISTENTI

C'è una differenza non trascurabile nel tipo di fibre prodotte dalle piante maschio e da quelle femmina di cannabis. I coltivatori di solito le separano quando desiderano piante diverse per usi diversi.

Per esempio, per produrre tessuti o altri oggetti dalla fibra di canapa. Le fibre della canapa maschio sono più flessibili e più resistenti, mentre le fibre della pianta femmina tendono ad essere più rigide.

Poiché le fibre della canapa maschio sono più morbide e sottili, sono migliori per tessuti di qualità come biancheria da letto o da bagno. Le femmine producono una fibra ruvida, più indicata per produrre oggetti come la tela ed altri materiali tessili grezzi.

Chissà, magari ad un certo punto vorrete darvi alla manifattura tessile! Questo è sicuramente un altro impiego cui vorrete destinare le vostre piante maschio, visto che gli usi sono disparati e specifici.

LE PIANTE MASCHIO SONO OTTIME COMPAGNE

Fare buon uso delle proprie piante non significa necessariamente fumarle. Le piante di cannabis hanno varie difese naturali, tra cui i terpeni aromatici, che sono ottimi repellenti per insetti. La cannabis è davvero un'ottima compagna. Poche piante maschio distribuite sapientemente tra le proprie piante possono essere sufficienti a tenere lontani gli insetti, senza dover ricorrere a pericolosi ed invadenti pesticidi!

Se si dispone di un giardino piuttosto ampio, si può anche destinare un'intera area solo alle piante maschio. Ricordarsi però che vanno tenute il più lontano possibile dalle piante femmina.

Per diminuire il rischio di impollinazione indesiderata, piantare dei girasoli in modo da formare una barriera naturale tra maschi e femmine. Ciò permette di coltivare cannabis da fumare senza dover necessariamente buttare le piante maschio per paura di una impollinazione accidentale.

USARE LE PIANTE MASCHIO PER FARE UN SUCCO O UN TÈ DI CANNABIS

Il succo di cannabis è un'ottima fonte di nutrienti, fatto che lo rende sempre più popolare tra i salutisti. La pianta maschio contiene gli stessi cannabinoidi delle piante femmine, anche se in quantità minori. Ciò rende la pianta maschio ideale per la produzione del succo.

Possono essere usati nello stesso modo in cui si userebbero le femmine, fatta eccezione per gli steli più spessi e le foglie più grandi che vanno scartate per evitare il tipico sapore amaro di pianta.

Il succo di cannabis è un ottimo vettore dei benefici dei cannabinoidi (come il CBD) ma scevro della fattanza da marijuana o di altri effetti collaterali. Se si preferiscono le cose facili, si possono usare le foglie dei maschi anche per fare una semplice infusione.

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PERCHÉ TENERE LE PIANTE MASCHIO DI CANNABIS

Le piante maschio di cannabis davvero non meritano la loro brutta reputazione. Hanno diversi usi interessanti, dalla creazione di nuove varietà alla preparazione di bevande alla cannabis, fino alla produzione di tessuti in canapa di alta qualità.

Ma i vantaggi di conservare le piante maschio vanno oltre questi meri aspetti materiali, servendo invece per uno scopo più nobile. Eliminare le piante maschio costituisce un gran rischio per la biodiversità della pianta e, di conseguenza, per la sostenibilità della cannabis in generale.

Un esempio simile proviene dalle banane e da altre piante allevate selettivamente: a causa della selezione di pochi tipi di banane commercialmente appetibili, le banane come le conosciamo adesso sono in via di estinzione. Lo stesso è accaduto con il grano e il mais.

Conservando le piante maschio di cannabis, si contribuisce attivamente alla sopravvivenza della linea genetica della nostra amata pianta. Ignorare l'importanza di questo aspetto per mere questioni di convenienza non farà altro che portare alcune varietà semplicemente all'estinzione.

PER RICAVARE HASHISH E CONCENTRATI

Fumando una pianta di cannabis maschio non si ottengono sballi particolarmente intensi ma, come dice il proverbio, l'unione fa la forza. È infatti possibile ricavare hashish e concentrati dagli esemplari di sesso maschile raggruppando piccole quantità di cannabinoidi fino ad ottenere potenti estratti. Potete realizzare l'hashish setacciando le piante essiccate, ma ricordate che dovrete avere a disposizione parecchio materiale vegetale, altrimenti non ne varrà la pena.

Le piante maschio possono essere usate anche come validi ingredienti in cucina. Decarbossilate il materiale vegetale, ed usatelo per preparare un gustoso panetto di burro alla cannabis che vi permetterà di aggiungere preziosi cannabinoidi in drink, torte e qualsiasi altro piatto.

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PER OTTENERE PACCIAME

Le piante maschio crescono assimilando grandi quantità di sostanze nutritive dal terreno. Si tratta principalmente di carbonio e azoto, oltre a diverse altre molecole e preziosi micronutrienti. Se non sapete come utilizzare le piante maschio, cercate comunque di reintrodurre nel terreno le sostanze nutritive da esse prelevate.

Potete depositare le piante direttamente a terra, usando la semplice tecnica “chop and drop”, oppure inserirle in un bidone del compost per accelerare il processo di decomposizione grazie alla prodigiosa azione dei batteri aerobi.

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PER RACCOGLIERE SEMI COMMESTIBILI

I semi di cannabis sono super nutrienti. Contengono amminoacidi, acidi grassi e vitamine, possono essere usati come snack gustoso e sano, ed hanno un buon sapore nocciolato. I fiori di cannabis femmina producono semi solo quando entrano a contatto con il polline maschile. Se desiderate coltivare ganja per ottenere dei semi, dovrete piantare anche qualche esemplare maschio nel vostro giardino. Molti coltivatori cercano di individuare e rimuovere tempestivamente le piante di sesso maschile dalla propria piantagione ma, per i produttori di semi, i maschi sono indispensabili.

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PER USARE LE LORO RADICI

Dopo aver tagliato le piante maschio alla base, procuratevi una pala e scavate attorno al fusto, in modo da estrarre l'apparato radicale dal terreno. Le radici assomigliano ad un intricato gomitolo di fili legnosi, ma contengono anche interessanti composti fitochimici che potrebbero racchiudere proprietà olistiche. Le ricerche scientifiche su queste sostanze sono ancora in fase iniziale; per ora sappiamo che alcuni triterpeni e alcaloidi sono ideali per preparare degli infusi.

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