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Le interviste di RQS - Parliamo di erba & meditazione con Jessica
Ciao! Sono “The Mommy Jane”. In veste di sostenitrice e influencer della cannabis, cerco di aiutare a rompere lo stigma che circonda le mamme e la marijuana. Dopo che la cannabis terapeutica ha salvato la mia vita e la mia famiglia nel 2017, ho creato un “quartiere” virtuale su Instagram per aiutare un pubblico di oltre 26.000 “vicini” a diventare persone migliori attraverso pratiche di consapevolezza ed educazione alla medicina vegetale (@themommyjane).
Preparati a tuffarti nel mondo della cannabis e della coscienza. In questa intervista di RQS parleremo con la sostenitrice pro-cannabis ed influencer Jessica Gonzalez. Unisciti a noi per capire come la cannabis e la meditazione si completino a vicenda. Chiariti i meccanismi con cui la cannabis promuove l'ottimismo ed l'accettazione, scoprirai una pratica di meditazione che potrai usare subito!
1. Secondo la filosofia rastafari, l’erba è un “veicolo per raggiungere la coscienza cosmica”. Cosa ne pensi di questa affermazione e come potrebbe influenzare le nostre relazioni?
Quando ho avviato “The Mommy Jane”, stavo scrivendo per Direct Cannabis Network e la mia rubrica si chiamava “Consciousness and Cannabis”, consapevolezza e cannabis. Mi ha sempre attirato la consapevolezza che può offrire la cannabis. I rastafari sanno benissimo che questa pianta ha la capacità di aprire il terzo occhio. Ti connette alla tua mente, al tuo corpo e alla tua anima. Nel corso degli anni, mi sono resa conto che se non hai mai meditato, la cannabis può spingerti a farlo. E quando mediti, inizi a pensare alle cose più diverse. Ma alla fine, questi due mondi si uniscono. Ai nostri eventi potete trovare proprio questo, come alla nostra convenzione più importante BlizzCon fatta a Las Vegas. Ricordo che prima di alcune conferenze, la famosa influencer “Mskindness B.” guidò tutto l’auditorium in meditazioni di gruppo, stabilendo quella notte nuovi propositi per l’industria, per le nostre anime, per il motivo per cui facciamo uso di questa pianta, ecc.
Ritengo che sia proprio qui dove si celano i più grandi tabù dietro la cannabis. A volte, c’è una netta separazione tra il perché usiamo la cannabis e i motivi per cui entra nel nostro stile di vita come uno strumento di benessere. Siamo soliti fare altre cose come meditare, bere acqua, seguire una dieta equilibrata ed assicurarci di uscire di casa per entrare in connessione con la natura? O ci aspettiamo che la cannabis faccia tutto questo per noi? Ho visto entrambi i lati di questa medaglia. Quindi, penso che sia molto più importante per noi rispettare le radici della cannabis, capire le sue vere origini e prenderla come uno strumento molto potente che merita tutto il nostro rispetto. Se non iniziamo ad usarla consapevolmente trattandola come un veicolo di benessere, lo stigma non svanirà mai.
2. A questo proposito, quanto è importante la percezione quando siamo sotto gli effetti della cannabis?
Ai miei figli dico sempre che il mio cervello può essere rappresentato come un piatto di spaghetti, sia come madre che come essere umano. Raffiguro i miei pensieri, sentimenti ed emozioni come un piatto di spaghetti. Spesso mi siedo e decido che “questo è il momento in cui devo semplicemente concentrarmi sul mio essere”, essere consapevole, essere presente e meditare. Quando usi la cannabis, tutti questi pensieri emergono e si trasformano in un unico e lungo spaghetto (così dico ai miei figli). Posso concentrarmi su uno spaghetto alla volta, ma posso sempre scegliere. E una volta che ho finito di esaminare o digerire, posso prendere un altro spaghetto e addentrarmici dentro lentamente, invece di ingurgitarne uno dietro l’altro nel tentativo di digerirli come faccio durante il giorno.
È così importante che, ancora una volta, possiamo vederlo come uno strumento. La gente spesso dice: “Oh, la cannabis mi fa pensare a cose di me stessa che non mi piacciono”. Ebbene, cosa c’è nella tua vita che dovresti cambiare? Hai aperto gli occhi e ti sei accorta che c'è qualcosa che ti fa sentire in colpa? O cosa pensi che dovresti cambiare nella tua vita per non provare più quel tipo di disagio? La cannabis non è certo una frequenza a bassa vibrazione. Allora perché puoi raggiungere quel livello cosmico quando scegli di usare questa medicina naturale? È una fantastica occasione per scavare più in profondità, capire meglio noi stessi e cambiare chi siamo. Ero una persona molto più violenta, una persona più aggressiva. I miei sbalzi d’umore erano frequenti e non avevo alcun controllo su me stessa o sul mio atteggiamento. Onestamente, credo che quando ho iniziato a fare uso di cannabis, visualizzandola intenzionalmente ed usandola come una pianta (e trattandola per com’è veramente e non solo come uno strumento ricreativo per divertirsi), tutto è cambiato. Le prospettive dei miei figli sono cambiate, la prospettiva della mia famiglia è cambiata e io ho acquisito le capacità di aiutare le altre persone a curarsi. Altre volte, mostro loro i poteri curativi che possono sviluppare e sfruttare da sole attraverso la cannabis. Perché ci vuole il giusto tipo di educazione, il giusto grado di verbosità e il giusto livello di connessione. Ricorda, questa pianta esiste da migliaia di anni per un motivo ben preciso.
"Credo che le parole in questo caso abbiano un grande significato. Non si tratta di “essere strafatto” come accade con altre droghe. È un livello di sballo che è indescrivibile. Sai di cosa si tratta solo se lo sperimenti."
Quindi, dobbiamo rispettare il fatto che rimarrà con noi per sempre. Ma come posso modernizzare questo concetto nel modo più rispettoso possibile? Come possiamo usare questa pianta come il “superfood” che dovrebbe essere? Voglio dire, credo sia il migliore superfood del mondo e non ce ne rendiamo nemmeno conto. Diamo tutto il merito a cavoli, mirtilli e noci e, non fraintendermi, adoro questi superfood. Ma che dire della pianta di cannabis? Che dire del fatto che all’interno del nostro organismo ci siano cannabinoidi benefici e recettori sempre pronti ad accogliere i principi attivi di questa pianta? E che dire del fatto che siano nate così tante varietà per soddisfare le esigenze di tutti quanti? Forse una varietà che non funziona per una persona, è benefica per un’altra. È straordinario quanto possa essere personalizzata questa sostanza, quando le diamo la possibilità di aiutarci. Ma dobbiamo prenderci del tempo per conoscerla.
3. La cannabis può aiutare le persone ad affrontare l’ansia, lo stress, a perdere peso e a smettere di bere alcolici?
Personalmente, ho sperimentato su me stessa i benefici curativi della pianta sotto tutti questi aspetti. Se è già da un po' di tempo che mi segui su Instagram o ti sei imbattuta nel mio sito web (https://www.themommyjane.com/), ti sarai accorta che c’è stato un cambiamento enorme, radicale oserei dire. Chi ero quattro anni fa e chi sono ora. Sinceramente, non riconosco nemmeno più quella donna e ne sono felice.
C’è un Buddha d’oro in tutti noi. Si sente spesso parlare della leggenda della statua del Buddha ricoperta di fango che, dopo essere caduta, si ruppe lasciando intravedere tra le crepe l’oro sottostante. È l’espressione di come mi sento quando arriviamo a quel punto della coscienza ed iniziamo a renderci conto che c’è un grande potenziale in noi. Ed ecco un altro aspetto dove la cannabis può aiutarci, offrendoci un altro strumento utile e benefico, se sapremo usarlo consapevolmente e con fini terapeutici. Non mi rendevo conto dei benefici che poteva offrire in un contesto terapeutico. Può aiutarti a fare esercizio fisico o a capovolgere una routine alcolica. Mi sono detta tra me e me: “Ehi, sono molto più rilassata e ci sono meno conseguenze se uso solo cannabis” o, talvolta, in combinazione con un bicchiere di vino invece di quattro. Oppure un tiro di canna di tanto in tanto o qualsiasi cosa si adatti al tuo umore e alle tue necessità in quel determinato momento.
Il mio consumo varia di giorno in giorno, a seconda di quello che sto facendo. Alcuni giorni non riesco a godermi tutti gli effetti del THC fino a dopo il lavoro e questa è solo una piccola parte della mia vita. Alcuni di noi riescono a consumarla durante tutto il giorno svolgendo tranquillamente il proprio lavoro ed è fantastico che lo facciano. È questa la parte affascinante della pianta di cannabis. È versatile, multifunzionale e ci sono così tanti modi diversi in cui possiamo sperimentare le sue proprietà benefiche quando ci prendiamo il tempo necessario per farlo.
Quindi la mia risposta è sì! Può tranquillamente sostituire il vino mentre ci aiuta a perdere peso, perché l’apporto calorico diminuisce e la stanchezza non è più così opprimente. Quindi, capita spesso di voler uscire a fare una passeggiata al mattino o andare in palestra, se è quello che preferisci. Ci sono così tanti piccoli cambiamenti che possono affiorare una volta che iniziamo ad usare questa pianta in modo consapevole. Ci offre anche la possibilità di non usare più la Tachipirina per i nostri dolori e malesseri, a beneficio del nostro corpo e del nostro fegato.
Ci aiuta a bere molto meno alcol e siamo un po’ più consapevoli. Perché credo che la cannabis ci renda più consapevoli di ciò che mangiamo e di come ci sentiamo e, personalmente, tendo a mangiare molta più frutta e verdura grazie a questo stile di vita. Penso che riesca a condurci verso queste decisioni più ponderate e consapevoli, anche se noi non ce ne rendiamo conto. Le persone con cui usciamo, la musica che ascoltiamo, come ci vestiamo, pensiamo e sentiamo. Tutti gli aspetti della nostra vita possono essere influenzati dall'erba una volta che iniziamo a considerarla come parte di un modulo più ampio di salute e benessere.
4. In questo contesto, THC e CBD hanno effetti diversi? E la THCV?
Per rispondere alla prima parte della domanda, l’ora del giorno e l’attività che sto svolgendo determineranno i cannabinoidi che userò. Mi piace molto il CBN, anche se non ne ho ancora discusso abbastanza nella mia pagina, ma intanto voglio farlo con te.
Dico sempre che i cannabinoidi minori tendono ad avere un impatto maggiore. Tutti li chiamiamo cannabinoidi minori, ma non credo che svolgano un lavoro secondario. Anzi, funzionano alla grande. Quindi, per esempio, prendo tutti i giorni il CBN e, quando non lo faccio, la mia ansia aumenta. Mentre il CBD non aiuta. C’è una ricerca che afferma che 5mg di CBN equivalgono a 10mg di diazepam. Facevo uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), di antidepressivi e non ottenevo alcun beneficio. Gli effetti collaterali non giustificavano come mi sentivo e non lo ritenevo coerente. Semplicemente non mi piacevano.
So che ci sono molte persone che usano la cannabis con altre medicine di origine vegetale o pillole e questo mi sembra magnifico. Ci mancherebbe! Se ti fanno stare bene, contentissima che tu abbia trovato qualcosa che fa al caso tuo. Ma, personalmente, le pillole non hanno mai funzionato su di me. È per questo che non ho potuto nascondere la mia felicità ed eccitazione quando ho scoperto che la medicina vegetale poteva imitare gli stessi effetti delle pillole che stavo prendendo, ma con meno effetti collaterali.
"E ricordiamoci che la cannabis è proprio questo. Inizialmente, è un seme piccolissimo, ma cosa nasce da quel seme? Quando cresce, quel piccolo seme può guarire corpi, menti ed anime. Anche noi siamo quel piccolo seme ed abbiamo il potere di guarire la mente, il corpo e l’anima."
Per questo motivo uso tutti i giorni il CBN sotto forma di gel transdermico di Mary's Medicinals. Ad esempio, ieri mi sono dimenticata di prenderlo e mi sono subito innervosita pensando: “Brava, ti sei dimenticata di prendere il CBN oggi”. Forse è il mio corpo a dirmelo, perché dopo poche ore si accorge di non aver ricevuto ciò di cui aveva bisogno. Per quanto riguarda la THCV, si tratta di un cannabinoide straordinario che mi ha spinta ad avviare “The Mommy Jane” dopo aver preso qualche chilo durante la gravidanza. Ero ingrassata dopo il parto perché ero depressa e stavo allattando. L’unica cosa che sentivo era: “Mangia bistecche e patate e bevi tanta Guinness per far salire il latte al seno”. Ascoltavo solo quello che mi dicevano i medici e mangiavo emotivamente, perché avere un figlio è difficile e spaventoso. Dovrebbe andare diversamente, ma invece è così che vanno le cose. Mi piacerebbe avere maggiori aiuti da parte dello Stato. Forse non succede nel tuo Paese, ma in America le madri non ricevono molti aiuti. Per cui, non è stata l’esperienza idilliaca che mi aspettavo e non l'ho vissuta così positivamente. Purtroppo, con entrambi i miei figli, ho sofferto di depressione post-parto e sono andata in sovrappeso. Stavo attraversando un periodo davvero difficile come genitore perché bevevo di notte, ero in sovrappeso, non ero soddisfatta della mia vita, del mio matrimonio, del mio rapporto con i miei figli e tutto quello che mi circondava mi sembrava caotico e disordinato.
Ho fatto molte ricerche e sono stata felice di aver trovato il blog di Royal Queen Seeds, che mi ha dato moltissime indicazioni. E questo mi ha aiutato tantissimo, perché all’epoca non c’era molta educazione sui social network. Quasi tutto si riduceva a qualche schermata con poche informazioni e a volte facevo lo stesso quando ho iniziato con “The Mommy Jane”. Condividevo quello che trovavo, perché non c’era molto altro da fare quattro anni fa. Ma sono comunque felice di aver trovato quelle poche informazioni disponibili fino a pochi anni fa e di essermi imbattuta nella vostra pagina. Così, quando ho capito che ci sono anche dei cannabinoidi minori, dei terpeni e possiamo usare la cannabis per perdere peso e non per aumentarlo, ho deciso di rompere lo stigma del fumatore di cannabis pigro, seduto sul divano mangiando tutto ciò che trova. Volevo che fosse vista come una medicina efficace per il benessere, da usare anche per perdere peso, per eliminare le pillole o l’alcol e, se lo desideri, per migliorare anche la tua vita.
Così ho preso l’iniziativa di istruirmi sul sistema endocannabinoide e sui cannabinoidi minori e mi sono imbattuta nella THCV, così come nell’umulene, che è un terpene. Mi sono resa conto che i terpeni si trovano anche in molti alimenti, come la buccia del pompelmo. Questo è un altro motivo per cui considero la cannabis un “superfood”. Ma questi specifici profili di cannabinoidi e terpeni producono diversi risultati. Usando la THCV e l’umulene come esempi, sono considerati soppressori dell’appetito, il che andrebbe contro un altro aspetto per cui la cannabis è molto popolare: la fame chimica. Per i malati di cancro? È sicuramente una preziosa alleata. Per i disturbi alimentari? Anche! Usala come strumento per stimolare l'appetito. Ma per gente come me, in sovrappeso e seguita da medici preoccupati che prescrivono di tutto senza risultati, l’unica soluzione è ricevere una forte scossa. Io avevo bisogno di cambiare il mio stile di vita e la cannabis era l’anello di congiunzione.
La cannabis mi ha fatto capire che il vino non faceva per me, così come l'esercizio fisico da solo. Dovevo trovare la svolta per fare dei grandi cambiamenti ed acquisire la fiducia necessaria per mettere anche in pratica quei cambiamenti, perché ne avrebbe giovato il mio umore e la mia autostima. Un paio di settimane fa ho letto la definizione di “pianta che conforta” e mi ha colpita molto. Se soffri di ansia e depressione, questa espressione è azzeccatissima.
5. Qual è la tua opinione sul microdosaggio?
Se prendessi un’enorme quantità di CBN durante il giorno, mi addormenterei alle quattro. Se ne prendo una piccola quantità, sto bene. Non prendo nemmeno tutta la dose di gel transdermico. Presto arriveremo al punto di poter selezionare ogni singolo cannabinoide per soddisfare le nostre esigenze. Quindi, potrai ordinare una tintura con, ad esempio, “due milligrammi di questo, un po’ di quell’altro ed un pizzico di quell'altro ancora”. Una formula personalizzata in base ai propri bisogni. Sarà magnifico. Sono fermamente convinta che la medicina dietro i cannabinoidi sia molto importante e prima o poi dovremo dare una possibilità a tutti i cannabinoidi. La THCV non è per tutti. Mio marito non la ama molto. Ha una tolleranza molto bassa verso la THCV. Quindi, se ne prende più di 2,5mg, gli si apre un mondo completamente nuovo, e non in senso positivo. Quindi tendiamo ad usare solo CBD, CBC, CBG… Alcuni migliorano la concentrazione, altri stimolano la creatività. Non tutti i cannabinoidi ci trasportano in quel regno di estrema psicoattività e va benissimo così.
Non possiamo dire che il CBD non sia psicoattivo, perché lo è. Ha la capacità di cambiare il modo in cui mi sento. Quando prendo il CBD, avverto uno stato di maggiore felicità. Quindi, dal mio punto di vista, questa è una sorta di psicoattività molto utile, in un certo senso legata al microdosaggio. Non stiamo parlando di prendere dei dab al 90% di THCV o di THC. Quando vogliamo provare il microdosaggio in una forma consapevole ed intenzionale, il nostro corpo reagisce molto meglio. Ultimamente, ho sentito spesso dire che assumere quantità elevate di cannabinoidi non è in realtà così positivo come si pensava. Quando sei malato di cancro e assumi troppo THC, le tue cellule tumorali potrebbero moltiplicarsi. Quindi bisogna conoscere questi rischi. Ecco perché il CBD è stato oggetto di così tanti studi ed è diventato così importante. Diciamo sempre: “Che cosa stupenda l’olio di CBD, per questo, quello e quell’altro motivo”, ma la pianta di cannabis offre così tanti benefici che non possiamo screditare nulla.
Il fatto è che non conosciamo ancora del tutto i cannabinoidi minori. Non abbiamo ancora scoperto tutto perché non abbiamo avuto la possibilità di condurre nuove ricerche. Quindi, immagina cosa scopriremo tra 10 anni e le centinaia di altri cannabinoidi minori e terpeni che spunteranno. Senza parlare di chissà quali altre varietà che saranno perfettamente ibridate con fini terapeutici o ricreativi, a seconda di chi le userà. Certo, la cannabis viene usata anche per scopi ricreativi, ma credo che lo stigma risieda nel fatto che non stiamo producendo ancora abbastanza varietà per la nostra salute e benessere. Abbiamo bisogno di più varietà ad alto contenuto di THCV. È quasi impossibile trovare un prodotto con THCV. Io ho dovuto fare ore di ricerche, fino ad imbattermi in Leafly e Weedmaps ed altri siti analoghi. Chi la commercializza? A volte sono costretta a consultare otto diverse modalità di consegna e questo richiede tempo. Ma non dovrebbe essere così difficile per noi trovare una medicina. Spero un giorno di poter viaggiare in Massachusetts, Florida, Wisconsin o anche Regno Unito e trovare la medicina che sto cercando, senza limiti né confini.
6. Cosa significa la frase: “La pianta ci mostra la verità”?
In una certa misura, tutti cerchiamo il successo e per raggiungerlo abbiamo bisogno di soldi e di un valore monetario. Ma sento che l’industria ha oggi raggiunto un punto in cui è diventata un’entità molto commercializzata e le persone si stanno semplicemente lanciando su marchi, aziende e prodotti che non valgono nulla. Stanno approfittando della loro alta visibilità al pubblico e della loro comunità e ciò non mi piace. Sono compagnie disinformate, ma molto popolari e benvolute dalla gente, perché create da un mondo ricreativo e non didattico. È molto difficile ricevere apprezzamenti in questo settore quando ti concentri principalmente sull’istruzione. Non è accolta altrettanto bene, il che è ironico se pensiamo che lo stigma è legato proprio al nostro grado di istruzione sulla cannabis.
Ma ritengo che alla fine sarà la pianta a mostrarci le sue verità e solo il tempo ci dirà se queste aziende, influencer e grandi marchi che stanno spuntando un po' ovunque scompariranno un giorno o l'altro.
Ma dovremmo anche capire che la pianta di cannabis condivide la verità di tanti aspetti della nostra vita, anche al di là delle falsità dell’industria. Ci mostra tante cose. Sento che, da empatica che sono, posso comprendere tante altre verità del mondo grazie alla cannabis. Ci rivela nuove verità sulla nostra salute, sulla nostra salute mentale e sulla nostra famiglia.
La cannabis ha salvato la mia famiglia perché prima ha salvato me. E dopo averlo fatto, mi ha dato la forza di aiutare gli altri che, a loro volta, hanno aiutato me a migliorare come persona, portandomi a riallacciare i rapporti con la mia famiglia.
Tutto sta nel modo in cui la usiamo. Avrei potuto usare la cannabis per distruggere la mia famiglia, la mia vita, il che sarebbe stato terribile, perché sarei stata di nuovo parte di quello stigma. Volevo a tutti i costi rompere i pregiudizi sull'erba affinché gli altri genitori potessero parlarne e usarla a beneficio delle proprie vite, cercando di capire che è molto più di una banale pianta. È un’entità curativa usata da migliaia di anni per le ragioni più diverse, sia dalle famiglie reali che dai contadini e la gente comune. È sempre stata usata per diversi motivi. Se non hai fatto ricerche sulla storia della cannabis, fatti un favore ed inizia subito. E se non sai nulla sul sistema endocannabinoide, rimedia subito cercando informazioni su internet. I nostri corpi producono cannabinoidi in modo naturale. Li troviamo nel latte materno quando allattiamo i nostri bambini per la prima volta. Sono loro a dire ai nostri figli che è ora di mangiare stimolando il loro appetito.
Dal primo giorno in cui cantiamo, balliamo o corriamo, produciamo cannabinoidi. È del tutto naturale ed è incredibile che si stia criminalizzando la natura in questo modo. È come se stessimo criminalizzando un qualcosa che fa parte di noi stessi. Quindi, è un crimine che stiamo commettendo su di noi, contro l’umanità e contro i diritti umani, che hanno perso il valore per cui erano stati concepiti.
E forse è per questo che non ci permettono di usarla, perché ci aiuta a tirare fuori la verità.
7. È possibile auto-medicarsi con la cannabis in modo legale e consapevole?
Io ho imboccato la strada dell’automedicazione nel tentativo di disintossicarmi dagli SSRI. Forse avrei dovuto cercare un aiuto professionale, ma all’epoca avevo molta paura che cercassero di convincermi a non usarla. Non volevo che qualcuno mi dicesse: “Non farlo”, “Sei davvero sicura?”. All’epoca non esistevano comunità aperte a questo tipo di mentalità. Gran parte della California meridionale non appoggia l’automedicazione perché esiste ancora un forte stigma, per quanto bizzarro possa sembrare. Dovevo fare molta attenzione a non dire a nessuno che mi automedicavo, nonostante lo facessi anche prima con il vino. Pensavo che quest'ultimo fosse il minore dei due mali, perché stavo automedicando la mia ansia sociale con il vino prima degli eventi, ma anche durante. A volte bevevo troppo e finivo per vomitare intossicata dall’alcol. Non faceva bene né al mio corpo né al mio stile di vita. Non era per nulla salutare.
Credo che l’essere umano conosca cosa sia la cosa migliore da fare, così come la conoscono le madri. Ho ascoltato me stessa, ho ascoltato il mio cuore e ho fatto ciò che la cannabis ci insegna, ovvero seguire la propria guida interiore, ascoltare quel sé superiore per rendermi conto che potevo usare la cannabis per il mio benessere, consumandola intenzionalmente e in un modo che mi faceva sentire bene. Può colmare il divario tra problemi di altra natura che non ti rendi nemmeno conto di avere. La cannabis mi ha aiutato a trattare così tanti traumi, come il disturbo da stress post-traumatico e la depressione post-parto. È diventato uno strumento che supporta la mia fiducia e il mio coraggio. È uno strumento onnicomprensivo.
Quindi, si tratta davvero di come la usiamo e della consapevolezza ad essa collegata. E se meditiamo, possiamo diventare inarrestabili. La meditazione mi ha insegnato a capire come si manifestavano determinati fenomeni, riuscendo così a co-creare con la cannabis, con me stessa e con questo universo. In questo modo sono riuscita a fare dei passi importantissimi nella mia vita. Non per essere presuntuosa o millantatrice, ma finora sono riuscita a realizzare tutte le cose che mi sono preposta di fare. Dal suonare in gruppi rock & roll a questa intervista. Chissà cosa succederà in futuro? Sono stata un’organizzatrice di eventi per la “Make A Wish Foundation”. Anche questo rientra in uno stile di vita curativo. Sono stata in grado di co-creare con la cannabis portando avanti tutte queste cose meravigliose. La casa in cui vivo attualmente con la mia famiglia, la conversazione che sto avendo con te, le persone che ascolteranno questo podcast e riceveranno un messaggio che le influenzerà in modo positivo e salutare. Abbiamo bisogno di maggiori incentivi di questo tipo.
Dove sono quelle persone che dovrebbero normalizzare e rendere socialmente accettabili la nostra salute ed il nostro benessere? È un po’ come dire: “Ehi, dovremmo essere più consapevoli di come consumiamo i cannabinoidi ed è quasi ora di iniziare a parlare degli altri cannabinoidi oltre al THC”. Certo, il THC è stupendo, ma ne sappiamo già molto. Forse non lo conosciamo del tutto, ma comunque abbastanza da conoscerne gli effetti. E allora cerchiamo di mettere in evidenza anche gli altri cannabinoidi. Conosciamo la THCV, che è meno psicoattiva. Se non vuoi sentirti sballato per un’ora, con la THCV sentirai gli effetti per 10 o 15 minuti e poi svaniranno. Il tuo cervello si sentirà un po’ solleticato per qualche minuto e, quando avrai finito la tazza di caffè, sarai pronto per iniziare la tua giornata. Ti sentirai più energico, più soddisfatto, probabilmente la tua ansia diminuirà e non avrai più voglia di svuotare il frigorifero. Amo la cannabis, ma non voglio che mi spinga a mangiare qualsiasi porcheria mi propongano.
C’è un tempo ed un posto per ogni cosa. Venerdì sera mangerò pizza e gelato e tutti gli spuntini immaginabili. Sarà una serata molto divertente e sono felice di passarla così. Ma amo anche la sensazione che provo nell'usare l’olio d’oliva con CBD per condire la mia insalata. Il contrasto con il sapore di noci è fantastico e sento che il mio corpo viene nutrito correttamente. Dobbiamo riconoscere che questa parte del settore è altrettanto preziosa, importante e sexy. D’altronde, il sesso fa ben parte della nostra salute e benessere, giusto?
8. In che modo la cultura della cannabis promuove positività, accettazione, gratitudine e benessere?
Si è ripresentata la possibilità di aprire il terzo occhio per connettere la mente a quello a cui sono destinati i nostri corpi: il nostro vero Io. Quando ci sentiamo euforici, spensierati o felici per altri successi, vogliamo che anche i nostri amici e parenti abbiano successo. Non siamo amareggiati, né gelosi. Ci stiamo complimentando con estranei e siamo più spensierati con i nostri figli. Ripuliamo casa, laviamo i piatti, magari ci svegliamo una mattina e vogliamo metterci anche un po’ di rossetto, riusciamo a fare tutte quelle cose che ci fanno sentire bene e ci muoviamo vibrando ad alte frequenze. Quando facciamo delle scelte di vita che non sono poi così positive e facciamo cose che non sono così appaganti per la nostra anima, allora ci comporteremo male con i nostri figli, saremo meno gentili con gli estranei e con noi stessi. Non ci sentiremo a nostro agio, non saremo d’aiuto per nessuno e non faremo nulla per aiutare noi stessi e chi ci sta intorno. Non è questo a cui è destinata questa pianta.
Quando la usiamo intenzionalmente, ci dà la frequenza necessaria per rimettere tutto a posto. Ha la capacità di creare quella connessione mente-corpo-spirito per farci vibrare alla giusta frequenza, quella che colma il nostro Io superiore. Ecco perché si dice “raggiungere lo sballo”. Credo che le parole in questo caso abbiano un grande significato. Non si tratta di “essere strafatto” come accade con altre droghe. È un livello di sballo che è indescrivibile. Sai di cosa si tratta solo se lo sperimenti. Quando entri in contatto con i cannabinoidi e trovi quella combinazione perfetta e senti quell’omeostasi, è come se volessi imbottigliarli e berli tutto il tempo. Una volta raggiunto quel punto ottimale, bevi la giusta quantità di tè il mattino, seguita da una dose equilibrata di CBD, CBN, CBG o di qualsiasi altro componente della cannabis e ti trasformerai in un razzo inarrestabile. È proprio questo quello che dovremmo sentire.
Non dovremmo più provare quella invidia e rabbia verso i nostri amici e colleghi. Non dovremmo più dire: “Mi rifiuto di accettare il successo di quella persona e non mi congratulerò mai con lei. Sento solo una fortissima rabbia!”. Non dovremmo più provare queste sensazioni. Ma se questa industria sopravviverà e avremo davvero voglia di rompere gli stigmi, dovremo cambiare il modo in cui pensiamo e ci sentiamo quando usiamo questa pianta, cambiando i rapporti interpersonali e valutando tutti gli aspetti positivi che questa industria può offrirci.
Non limitiamoci a dire possiamo superare l’industria delle bevande alcoliche, il settore delle materie plastiche e diventare più grandi delle case farmaceutiche. Proprio come i nostri cannabinoidi, la meditazione dovrebbe essere una pratica quotidiana. Possiamo meditare mentre facciamo il bucato, laviamo i piatti ed ogni volta che ci fermiamo qualche minuto a pensare. Solo così ci renderemo conto che abbiamo una connessione umana con noi stessi e con il nostro corpo, un rapporto temporaneo. Dobbiamo ritenerci fortunati di avere quel momento per poter lavare i piatti, indossare quella particolare maglietta nel 2021, godere di buona salute ed avere ancora qualche momento per fermarci. Sono queste piccole cose a renderci felici. Il mondo è folle e lo sarà sempre. Non si fermerà mai. Non diventerà più facile. Siamo noi che dovremo diventare più forti. E come lo facciamo? Potenziando noi stessi attraverso la consapevolezza e la meditazione. Chiedi a qualsiasi essere umano di successo quali siano le sue pratiche quotidiane. Tutte le persone a cui l'ho chiesto mi hanno risposto che meditano tutti i giorni. Dagli scienziati alle celebrità, tutti si prendono dei momenti di pausa per rendersi conto di quanto siano piccoli, ma allo stesso tempo potenti.
E ricordiamoci che la cannabis è proprio questo. Inizialmente, è un seme piccolissimo, ma cosa nasce da quel seme? Quando cresce, quel piccolo seme può guarire corpi, menti ed anime. Anche noi siamo quel piccolo seme ed abbiamo il potere di guarire la mente, il corpo e l’anima. Ma dobbiamo anche capirlo, ricordando chi siamo e perché siamo arrivati fin qui. Dobbiamo ricordarci perché la cannabis esiste. Ma dobbiamo tornare indietro e ricordare tutta la nostra storia. Certo, possiamo fare molti soldi con la cannabis, ma facciamolo consapevolmente e con sane intenzioni. Facciamolo per le ragioni su cui si basano i rastafari. Dobbiamo ricordare le nostre radici, tutti quanti. È importante ricordare le proprie origini. E, come ho detto in precedenza, se non lo stai già facendo cerca di imparare a farlo, perché dipende da noi. Lo stigma inizia in casa, proprio come l’ignoranza.
9. Puoi condividere con noi una pratica che potremmo adottare per meditare con la cannabis?
Io appena mi sveglio devo meditare. Sono una persona molto energica ed iperattiva ed ho bisogno di rivolgere subito la mia attenzione alla gratitudine. Alle mie spalle ho questa visione che mi aiuta a rimanere con i piedi per terra per un motivo. Consiglio alle persone di scrivere qualcosa su un post-it da attaccare allo specchio il mattino. Oppure segnatevi le cose più importanti usando po’ di rossetto o un pennarello: “Buongiorno cara, non dimenticarti di meditare. Facciamo una pausa e 10 respiri profondi” o qualsiasi altra cosa tu voglia scrivere. Potresti cambiare il messaggio ogni settimana o mese o con la frequenza che riterrai più opportuna. Ma dobbiamo capire che tutti quanti abbiamo qualche minuto per respirare ogni giorno. E che ci crediate o no, anche questa è meditazione.
Quindi, chiudi gli occhi mentre sei allo specchio in bagno ed appoggiati al lavandino, se vuoi. Prova una posizione che ti faccia sentire ben radicata alla terra, perché non esiste solo la posizione del loto per meditare. Se vuoi cantare, sentiti libero di farlo, ma cerca sempre di sfruttare il momento presente, anche quando sei in bagno. Personalmente, amo ascoltare i toni binaurali mentre sto meditando. Mi piace ascoltare gli strumenti a fiato e le campane e, anche se cerco di cambiare qualcosa in me, riesco ad essere sempre me stessa: mi piace la musica e mi piacciono i suoni. Altre volte, salgo semplicemente sul tetto di casa ad ascoltare il rumore delle macchine che vanno al lavoro la mattina, augurando a quelle persone una buona giornata, ma anche a me stessa e a tutti coloro che sentono quello che sento io in quel momento, immersa nella mia frequenza energetica.
Voglio che sentano anche loro quell’amore. Se sono i miei vicini o qualcuno che cammina per strada, cerco di mandare loro l’amore che sento e basta. Tutti possiamo fare queste cose. È estremamente semplice. Non è necessario accendere candele o un palo di santo e tutti quei rituali complicati. Potremmo semplicemente mandare amore a tre amici quel giorno, immergerci nella gratitudine di esistere e prenderci un momento per ringraziare il nostro corpo. Oggi non ho tagli o ferite. Sono immensamente grata che il mio corpo stia bene. Essere consapevoli di dove canalizzare l’energia quel preciso giorno. “Perfetto! Oggi ho una magnifica intervista. Spero che sia un’ottima scusa per passare una giornata favolosa, di passare delle ore piacevoli e che tutti ritornino sani e salvi a casa”. Riuscire a ritagliare quei momenti solo per definire le proprie intenzioni è sempre meditazione. Come ho detto, non dev’essere una cosa grandiosa. Spesso, la meditazione intimidisce le persone, perché pensano di aver bisogno di sedersi in totale silenzio e di farlo per almeno un’ora.
Ma la meditazione si può fare anche per pochi minuti, pochi istanti e facendo pochi respiri. La cosa importante è ricordarsi che siamo umani ogni singolo giorno. Dobbiamo imparare a perdonarci per i nostri errori, per i nostri difetti e capire che la cannabis è una pianta che ci aiuta a perdonare. Pensa a quanto ti fa sentire bene quando entra nel tuo corpo. Si insinua nell’organismo e lo pulisce come dei domestici spolverano una casa. Quindi, provala su te stessa e vedrai come pulisce bene. Anche questo aspetto è meditazione: saper gestire e mantenere in ordine la propria casa personale. È un po’ come scansionare il proprio corpo. Sento dolore quel giorno? Ho bisogno di diffondere amore? Mi sento tesa? Perché sono così tesa? Sento il peso di una bolletta in arrivo? O sono preoccupata per un pagamento che non è andato a buon fine? Cosa devo sbloccare dentro di me per capire che tutto va bene e che i soldi stanno arrivando e non devo preoccuparmi? Tutto quello che dirai a te stessa ti aiuterà a capire che tutto va bene, che non c’è motivo di preoccuparsi e che l’unica cosa da fare è prendersi cura di sé. Cerca sempre di renderti conto che stai bene e che sei al sicuro.
10. Se non mi piace meditare, quali altre pratiche potrei adottare? Passeggiare nel parco o leggere un libro?
Mi piace fare altre cose oltre la meditazione, perché vuol dire pensare fuori dagli schemi. La meditazione non è una “pratica unica per tutti”. Molte persone amano la meditazione trascendentale e non vedono l’ora di fluttuare facendolo per ore. E fanno benissimo a farlo. Tutti possiamo arrivare a questo livello, ma non per questo dobbiamo subito correre una maratona. Possiamo prima iniziare con gli esercizi di riscaldamento.
Come ho detto prima, puoi meditare mentre lavi i piatti o mangi. La prossima volta che mastichi una caramella alla cannabis o una gelatina al CBD, pensa a come ti fa sentire. Pensa al suo sapore e alla sua consistenza mentre si scioglie in bocca. Come ti fa sentire? Riesci a percepire le fragranze della cannabis? O è solo dolce? E che tipo di dolcezza è? Pensa alle mani che hanno fabbricato quella caramella mentre la mastichi e cerca di raggiungere questa consapevolezza durante i pasti. Tutti amiamo mangiare. O meglio, la maggior parte di noi. Posso comunque generalizzare e dire che piace a tutti, per cui perché non raggiungere questo grado di consapevolezza mentre lo facciamo?
Anche questa è meditazione. Che tu ci creda o no, la concentrazione con cui rolliamo una canna e sentiamo la tessitura della cartina e il modo in cui il grinder gira macinando l’erba, è pur sempre meditazione. Non dev’essere un momento di totale distacco. Può emergere anche nei momenti in cui ti senti consapevole di ciò che stai facendo durante la giornata. Magari stai semplicemente ascoltando il grinder che sminuzza e questa esperienza ti rende grato per il fatto che hai accesso a questa pianta. Perché ricordiamoci che nel mondo non tutti hanno la possibilità di averla, nonostante ne abbiano bisogno.
Per cui cerchiamo di ricordarcelo e di essere sempre grati per i giorni in cui possiamo usarla. Diffondiamo amore verso coloro che non possono averla e ringraziamo per poterla usare come una medicina naturale, perché molti non hanno questo privilegio. Speriamo di poter realizzare questi fantastici cambiamenti insieme, portando avanti le migliori strategie di guarigione e raggiungendo il benessere cosmico. Tutti insieme.