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Donne e cannabis: Come può migliorare il loro stile di vita
Anche se viene spesso considerata una sostanza non appropriata per il sesso femminile, le donne moderne scelgono di consumare la cannabis - molto spesso. Secondo un articolo pubblicato su Forbes nel 2017, attualmente le donne fumano ganja più degli uomini.
Indice:
Le statistiche stimano che il settore dei prodotti per la salute delle donne raggiungerà una dimensione di mercato pari ad oltre 58 miliardi di dollari entro il 2030 nei soli Stati Uniti. Questa industria deve offrire soluzioni ad una serie di problemi che le donne sono costrette ad affrontare, tra cui infertilità, endometriosi, menopausa ed osteoporosi. Numerosi farmaci ed interventi sullo stile di vita risultano benefici nei confronti di questi fenomeni fisiologici, ma come si colloca la cannabis in questo campo?
I Paesi di tutto il mondo hanno iniziato a cambiare le loro opinioni sulla cannabis, la cui percezione sta passando da quella di una droga pericolosa ad un’ipotetica panacea. L’abbandono di atteggiamenti emotivi e punitivi per dare finalmente credito alla scienza ha contribuito a formare un nuovo approccio alla cannabis. Naturalmente, i media di parte, le aziende produttrici di integratori ed il nuovo sistema industriale della cannabis sono caduti nella trappola di anteporre l’esaltazione alla realtà. Lasciando da parte il marketing selvaggio, i ricercatori continuano oggi a studiare la cannabis in relazione alla salute, mentre numerose aziende rispettabili stanno utilizzando i risultati della ricerca per sviluppare prodotti efficaci.
La cannabis non è solo promettente alla pari di tanti altri fattori che possono influenzare positivamente la salute delle donne. Ci sono anche molte cose che le donne possono fare nella fiorente industria della cannabis. Le statistiche mostrano che quasi la metà dei consumatori di cannabis nelle zone più tolleranti degli Stati Uniti, come il Colorado e la California, sono femmine. In questi Stati, la cannabis è oggi percepita come qualcosa in più di una sostanza ricreativa, diventando soprattutto uno stile di vita. Le imprenditrici di queste regioni stanno guidando aziende che sviluppano prodotti per diversi ambiti della vita delle donne, dalle bombe da bagno agli integratori utili per alleviare i dolori mestruali.
In questo articolo analizzeremo tutte le aree in cui la cannabis potrebbe aiutare la salute delle donne negli ambiti della ginecologia (lo studio del sistema riproduttivo) e dell’ostetricia (il settore relativo al parto ed al post-parto). Daremo un’occhiata a ciò che dice la scienza e cercheremo di immaginare dove i risultati delle ricerche potrebbero guidare il futuro mercato.
La storia della cannabis e della salute delle donne
Gli studi oggi in corso stanno ancora tentando di confermare l’utilità medica della cannabis, ma i documenti storici ci informano che i nostri antenati usavano l’erba per cercare di curare numerosi tipi di disturbi. Questi documenti rivelano che le persone di epoche precedenti utilizzavano tutte le parti dell’erba, compresi i fiori, le radici ed i semi. Nel corso della storia, alcuni importanti personaggi hanno speso del tempo per indagare sul potenziale medico della cannabis, dall’imperatore Shen Nung a Galeno.
È interessante notare che la cannabis ha anche una ricca storia come medicina popolare nelle nicchie dell’ostetricia, della ginecologia e della salute delle donne in generale. Il più antico riferimento[1] alla cannabis per le condizioni di salute femminile proviene dall’antica Mesopotamia. Anche la farmacopea egizia documenta l’applicazione vaginale della cannabis, mentre il Papiro di Ebers, datato 1534 a.C., descrive l’uso della cannabis come aiuto durante il parto. Esiste un lungo elenco di prove sull’uso della cannabis per la salute delle donne nell’antichità, mentre nell’era moderna alcuni resoconti indicano che la regina Vittoria (1819-1902 d.C.) ricevesse prescrizioni mensili di cannabis dal suo medico personale, Sir John Russel Reynolds, per alleviare il disagio mestruale. Reynolds ha anche scritto che “La canapa indiana è di grande aiuto nei casi di semplice dismenorrea spasmodica”.
La connessione tra marijuana medica e donne fa quindi parte della storia, ma l’uso storico della cannabis non ne giustifica necessariamente l’uso all’interno del moderno paradigma scientifico. Cosa rivela la ricerca moderna sulla cannabis e la sua relazione con l’ostetricia e la ginecologia? Scopri qui di seguito tutto ciò che devi sapere.
Metodi di somministrazione della cannabis
Esistono numerosi modi di assumere la cannabis, da quelli arcaici fino ai più moderni. Elenchiamo quindi alcuni dei metodi che le donne possono utilizzare per assumere la cannabis e poi esamineremo alcuni studi scientifici.
- Fumo: La combustione della cannabis fa parte della storia dell’uomo. Offre una rapida insorgenza degli effetti, ma presenta evidenti rischi per la salute.
- Vaporizzazione: Questa versione moderna del fumo utilizza temperature basse per vaporizzare i fitochimici desiderabili senza bruciare materiale vegetale. Proprio come il fumo, anche questo metodo offre effetti rapidi, ma sebbene sviluppi sottoprodotti meno tossici, comporta comunque alcuni rischi per la salute.
- Assunzione orale: I prodotti a base di cannabis da assumere per via orale sono disponibili in molte forme, dalle caramelle alle capsule ed alle torte. Questa via di somministrazione richiede più tempo per produrre un effetto, poiché il THC e gli altri composti devono prima attraversare stomaco e fegato. La cannabis contenente THC ed assunta per via orale ha effetti molto più forti, poiché il fegato trasforma la molecola nel più potente metabolita 11-idrossi-THC.
- Assunzione sublinguale: Gli estratti e gli oli posti sotto la lingua hanno un rapido accesso al flusso sanguigno, diffondendosi nella rete di capillari che si trova in questa zona del corpo. I prodotti sublinguali offrono un’insorgenza rapida ed eliminano i rischi per la salute associati al fumo e alla vaporizzazione.
- Somministrazione intravaginale: Fra i prodotti che rientrano in questa categoria troviamo i tamponi infusi di cannabinoidi. La vagina è riconosciuta in ambito medico come via di somministrazione di farmaci. Le molecole assorbite in questa zona evitano il metabolismo del fegato e producono effetti sia locali che sistemici.
Il ruolo del sistema endocannabinoide nella salute delle donne
La cannabis ha numerosi e differenti effetti sull’organismo. Tuttavia, come suggerisce il nome, è il nostro sistema endocannabinoide (SEC) il principale responsabile degli effetti dell’erba. Conosciuto come regolatore universale del corpo umano, il SEC aiuta a mantenere in equilibrio (omeostasi) altri sistemi fisiologici. Composta da molecole di segnalazione come endocannabinoidi, recettori ed enzimi, questa rete si estende in tutto il corpo, compreso il sistema riproduttivo femminile. Le prove ufficiali degli ultimi anni suggeriscono che il SEC aiuta a controllare:
- Umore
- Stress
- Appetito
- Rinnovamento osseo
- Attivazione dei neurotrasmettitori
- Secrezione endocrina ovarica
Cannabinoidi ed endocannabinoidi
In che modo la cannabis influenza questo sistema? Un prodotto vegetale può avere un effetto sul corpo umano solo casualmente? Tutt’altro. La cannabis contiene diverse famiglie di molecole, fra le quali ci sono anche i cannabinoidi. I composti come THC e CBD appartengono a questa classe di sostanze chimiche. Alcune di queste sostanze, compreso il THC, imitano gli endocannabinoidi che attivano i recettori del SEC nel nostro corpo. Ciò significa che sono capaci di “piratare” il sistema endocannabinoide e servono come mezzo per influenzare questo regolatore principale dell’organismo. Altri cannabinoidi, come il CBD, agiscono in modi più indiretti: invece di attivare i recettori del SEC, sono temporaneamente in grado di interrompere i canali enzimatici[2], aumentando così i livelli di endocannabinoidi.
Cannabis e ginecologia
La ginecologia è un campo della medicina che studia le malattie che riguardano esclusivamente le donne. I ginecologi trattano quindi le condizioni che colpiscono il sistema riproduttivo femminile, inclusa la vagina, le ovaie e l’utero. Questi specialisti cercano di curare una serie di malattie che hanno un impatto sulle suddette aree anatomiche, come le infezioni, diversi tipi di cancro, l’infertilità, l’incontinenza e la sindrome premestruale. I ricercatori stanno oggi studiando come la cannabis potrebbe un giorno entrare in questo campo della medicina.
Dolore mestruale
I risultati[3] di un questionario su un campione di oltre 400 donne, pubblicato sul Journal of Pain Resolution, indicano che circa l’84% delle donne soffre di dolore mestruale, con il 43% che prova dolore durante ogni ciclo. Altri risultati suggeriscono che il 5–10% delle donne prova un dolore abbastanza forte da compromettere la loro vita quotidiana. La cannabis sembrava aiutare la regina Vittoria in questo senso, ma cosa dice oggi la ricerca? Nessuno studio controllato ha valutato gli effetti della cannabis sul dolore mestruale. Tuttavia, uno studio[4] qualitativo pubblicato nel 2014 ha chiesto a 192 donne se avessero usato l’erba per alleviare il dolore mestruale. Un significativo 85% del campione ha risposto in modo affermativo ed il 90% di queste donne ha affermato che l’erba è stata utile. Sebbene siano necessari degli studi clinici per confermare questo effetto, alcune aziende hanno già iniziato a commercializzare tamponi contenenti THC e CBD.
Sindrome premestruale
Le donne sperimentano spesso diversi segnali e sintomi nelle settimane che precedono il ciclo, inclusi sbalzi d’umore, dolore al seno, affaticamento ed irritabilità. Questi sintomi sono noti complessivamente come sindrome premestruale (PMS, Pre-Mestrual Syndrome). Come possiamo aspettarci, pochi studi su soggetti umani hanno valutato l’efficacia della cannabis contro questa serie di sintomi. Tuttavia, gli studi oggi in corso stanno cercando comprendere se la cannabis possa combattere l’insonnia, l’irritabilità, la depressione ed i dolori articolari. I ricercatori affermano che queste condizioni si sovrappongono[5] alla sindrome premestruale e che gli studi futuri dovrebbero valutare la capacità della cannabis di migliorare i sintomi della sindrome premestruale.
Endometriosi
L’endometriosi può colpire donne di qualsiasi età. Si verifica quando il tipo di tessuto che riveste l’utero inizia a crescere altrove, ad esempio sulle ovaie. Questa insolita crescita provoca sintomi come dolore pelvico, dolore durante il rapporto sessuale, infertilità e sanguinamento eccessivo. Un articolo pubblicato su PLoS One documenta uno studio[6] in cui 252 donne hanno dichiarato che la cannabis, inalata od assunta per via orale, abbia esercitato effetti positivi sui sintomi dell’endometriosi. I risultati sono promettenti per un uso della cannabis per via inalatoria contro sintomi gastrointestinali, dolore e sbalzi di umore. Sono però necessari studi randomizzati e controllati per convalidare questi risultati riferiti dalle pazienti.
Sesso
Per molti, il sesso serve a rinforzare le relazioni intime attraverso il piacere fisico. Tuttavia, non a tutti piace il sesso, almeno non sempre. Ansia, secchezza vaginale e basso desiderio sessuale sono tutti fattori che possono indurre le donne ad evitare i rapporti sessuali con i loro partner. L’erba potrebbe migliorare la vita sessuale di queste donne? Gli studi oggi in corso stanno cercando di scoprirlo. Ad esempio, uno studio del 2019[7] pubblicato sulla rivista Sexual Medicine ha cercato di trovare una relazione tra l’uso di cannabis prima dei rapporti sessuali, la funzione sessuale nelle donne ed una maggiore soddisfazione per l’orgasmo. Mentre gli scienziati continuano la loro ricerca, alcune aziende hanno già sviluppato prodotti per le donne a base di cannabis progettati per migliorare la vita sessuale, fra cui si trovano anche i lubrificanti.
Menopausa
Non possiamo parlare di cannabis e salute delle donne senza parlare della menopausa, un momento in cui il ciclo mestruale di una donna si interrompe a causa dell’abbassamento dei livelli ormonali. In genere, questo si verifica tra i 45 ed i 55 anni. La riduzione di ormoni come gli estrogeni provoca una serie di sintomi, tra cui vampate di calore, problemi di sonno, palpitazioni, dolori muscolari ed articolari, aumento di peso, riduzione del desiderio sessuale ed emicrania. La cannabis può migliorare i sintomi della menopausa? Siamo ancora in attesa di solidi studi clinici, ma un sondaggio[8] pubblicato sulla rivista Menopause ha rilevato che la maggior parte delle donne intervistate approvava l’uso di cannabis medica per i sintomi legati alla menopausa, inclusi problemi di sonno, umore ed ansia. Che dire del CBD nella menopausa? Anche in questo caso mancano studi clinici, ma le prime ricerche stanno testando il cannabidiolo in modelli di ansia[9], dolore[10] ed emicrania[11].
Cannabis e ostetricia
Mentre la ginecologia si concentra sulla salute del sistema riproduttivo delle donne, l’ostetricia riguarda specificamente la gravidanza, il parto ed il periodo post-parto. La cannabis terapeutica può portare vantaggi in quest’ambito oppure può provocare più danni che benefici? Scoprilo qui di seguito.
Gravidanza
L’uso della cannabis durante la gravidanza rimane un argomento molto controverso. Il pensiero di una donna incinta che fuma cannabis non piace alla maggior parte delle persone. La maggior parte delle donne evita la cannabis durante la gravidanza, ma una serie di dati[12] pubblicata sulla rivista Addictive Behaviors ha rilevato che oltre il 14% delle adolescenti in gravidanza negli Stati Uniti ha riferito di aver consumato marijuana nei mesi precedenti. Poiché la gravidanza può causare sintomi come la nausea, alcune donne si chiedono se sia benefico usare la cannabis per contrastare questi disturbi. In questo momento, le prove suggeriscono che i rischi superano di gran lunga qualsiasi beneficio, associando l’esposizione prenatale alla cannabis con una ridotta crescita e sviluppo fetale. Per quanto riguarda l’uso del CBD durante la gravidanza, la Food and Drug Administration negli Stati Uniti lo sconsiglia[13] vivamente.
Allattamento al seno
L’allattamento al seno è un’altra area di interesse quando si parla di cannabis per le donne. L’allattamento provoca diversi gradi di dolore in molte donne e la cannabis potrebbe essere un interessante fattore naturale di sollievo. Tuttavia, l’uso di cannabis dopo il parto può esporre i neonati a rischi. I cannabinoidi come il THC sono liposolubili e pertanto sono immagazzinati nelle riserve di grasso del corpo, entrando poi nel latte materno e potenzialmente causando sintomi di sedazione e debolezza in un neonato che viene allattato. Di conseguenza, il Center for Disease Control consiglia[14] di evitare qualsiasi forma di cannabis durante l’allattamento.
Il futuro della cannabis in ambito ostetrico e ginecologico
Il futuro sembra promettente per la cannabis a favore della salute delle donne. I primi studi stanno esplorando l’uso dell’erba contro vari disturbi che colpiscono le donne, oltre ai sintomi specifici che si sovrappongono ad altre condizioni. Inoltre, le imprenditrici negli Stati che hanno legalizzato la cannabis stanno prendendo l’iniziativa e guidando la progettazione dei prodotti per ottimizzare la somministrazione di cannabinoidi per condizioni di salute e sintomi specifici. Sebbene le prove scientifiche rimangano al momento scarse, i risultati delle future ricerche valideranno probabilmente l’uso di prodotti a base di cannabis per diverse condizioni ginecologiche. Nonostante questo, la scienza suggerisce oggi che l’erba abbia un ruolo molto marginale e che probabilmente possa rappresentare un pericolo nel campo dell’ostetricia.
- Cannabis Treatments in Obstetrics and Gynecology: A Historical Review https://www.tandfonline.com
- Cannabidiol enhances anandamide signaling and alleviates psychotic symptoms of schizophrenia - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Prevalence of menstrual pain in young women: what is dysmenorrhea? - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- https://www.researchgate.net/publication/283180551Using_marijuana_to_cope_with_the_pain_and_other_symptoms_of_medical_abortions_and_menstrualperiods
- Cannabis and symptoms of PMS and PMDD https://www.tandfonline.com
- Effects of cannabis ingestion on endometriosis-associated pelvic pain and related symptoms - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- The Relationship between Marijuana Use Prior to Sex and Sexual Function in Women https://www.smoa.jsexmed.org
- A survey of medical cannabis use during perimenopause and postmenopause - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
- Neural basis of anxiolytic effects of cannabidiol (CBD) in generalized social anxiety disorder: a preliminary report https://journals.sagepub.com
- The Role of Cannabidiol (CBD) in Chronic Pain Management: An Assessment of Current Evidence | SpringerLink https://link.springer.com
- Medicinal Properties of Cannabinoids, Terpenes, and Flavonoids in Cannabis, and Benefits in Migraine, Headache, and Pain: An Update on Current Evidence and Cannabis Science https://headachejournal.onlinelibrary.wiley.com
- Substance use and teen pregnancy in the United States: Evidence from the NSDUH 2002–2012 https://www.sciencedirect.com
- What You Should Know About Using Cannabis, Including CBD, When Pregnant or Breastfeeding | FDA https://www.fda.gov
- Pregnancy | Health Effects | Marijuana | CDC https://www.cdc.gov