.
La Cannabis Può Supportare l'Agricoltura Rigenerativa?
Il settore della cannabis è in espansione, così come il suo potenziale carico inquinante. La coltivazione di cannabis su larga scala provoca un impatto sull'ambiente. L'agricoltura rigenerativa consentirebbe di realizzare prodotti alla cannabis più sostenibili. Scoprite in che modo l'agricoltura rigenerativa può essere applicata alla cannabis.
Indice:
- In che misura il settore della cannabis incide sull'ambiente
- Cos'è l'agricoltura rigenerativa?
- Aridocoltura: un esempio di agricoltura rigenerativa in azione
- Aridocoltura — quali sono le prospettive future?
- Quali sono i vantaggi dell'agricoltura rigenerativa per coltivatori e consumatori di cannabis?
- Come avviare una piantagione rigenerativa di cannabis in giardino
- L'agricoltura rigenerativa applicata alla cannabis può invertire i cambiamenti climatici?
Oltre ai combustibili fossili, l'agricoltura e l'allevamento intensivo sono le principali cause del cambiamento climatico. L'impatto dell'agricoltura sull'ambiente è un argomento scottante da anni. Dal momento che il settore della cannabis è in rapida espansione a livello globale, anch'esso deve assumersi le proprie responsabilità.
In Che Misura Il Settore Della Cannabis Incide Sull'ambiente
Gli scienziati hanno esaminato l'impatto delle coltivazioni di cannabis su larga scala nella California settentrionale. Hanno scoperto che il suolo e l'ecosistema di quest'area è seriamente danneggiato dalle piantagioni intensive. La coltivazione di cannabis richiede grandi quantità di acqua, e può quindi provocare siccità. Inoltre, le acque reflue di queste piantagioni sono spesso contaminate da sostanze chimiche, e contribuiscono ad inquinare terreni e corsi d'acqua.
In più, le molecole volatili prodotte dalla cannabis possono aumentare in modo preoccupante i livelli di ozono attorno alle piantagioni più estese. Anche l'impronta di carbonio associata al consumo energetico di grow room e serre è un problema piuttosto rilevante.
Anche se fosse realizzabile, la suddivisione delle grandi piantagioni in migliaia di piccole coltivazioni domestiche non risolverebbe il problema. Ogni coltivatore, piccolo o grande, dovrebbe cercare di praticare un'agricoltura più sostenibile. E, successivamente, un'agricoltura rigenerativa.
Cos'è L'agricoltura Rigenerativa?
L'obiettivo dell'agricoltura rigenerativa è il miglioramento della biodiversità. Le tecniche di agricoltura rigenerativa esistono da secoli, con numerose varianti regionali. Recuperare e perfezionare tali metodi significa pianificare delle operazioni a “circuito chiuso”, in grado di ripristinare le proprietà naturali di aria, acqua, terreno e dell'intero ecosistema, ottenendo al tempo stesso raccolti soddisfacenti.
L'agricoltura rigenerativa si pone ad un livello superiore rispetto all'agricoltura sostenibile, poiché genera effetti risananti sull'ambiente e può migliorare anche la qualità delle piantagioni. Più facile a dirsi che a farsi, ovviamente.
Per fare un esempio, la canapa per uso industriale è in grado di trattenere le sostanze tossiche presenti nel terreno, e trasformarlo in un campo arabile nel corso del tempo. L'ampia chioma della canapa previene anche lo sviluppo di piante infestanti. Inoltre, i suoi rami offrono tantissime applicazioni ecologiche.
Indipendentemente dalla piantagione, l'agricoltura rigenerativa potrebbe attenuare l'impatto della coltivazione sull'ambiente. Tuttavia, forse a causa della scarsa efficienza sul piano economico, o per altre ragioni, le tecniche rigenerative non sono molto diffuse, nemmeno tra chi coltiva con metodi biologici.
Aridocoltura: Un Esempio di Agricoltura Rigenerativa in Azione
L'aridocoltura è una tecnica che consiste nel coltivare durante i periodi di siccità. A tale scopo, si utilizza l'umidità trattenuta dal terreno nel corso delle stagioni piovose precedenti.
La pratica dell'aridocoltura non è una moda dell'ultima ora. È stata usata per secoli nelle regioni aride di Africa e Medio Oriente, in varie zone del Mediterraneo, e, recentemente, anche in California del Sud. Non si tratta di un metodo volto a “massimizzare” il rendimento, pertanto è caduto progressivamente in disuso. Oggi, però, è tornato alla ribalta grazie al rinnovato interesse verso l'agricoltura rigenerativa e sostenibile.
I Vantaggi dell'Aridocoltura
Il primo vantaggio dell'aridocoltura è la capacità di coltivare piantagioni in zone aride, senza utilizzo di acqua aggiuntiva. L'acqua sta diventando un bene sempre più prezioso, e l'aridocoltura rappresenta sicuramente una valida opzione ecosostenibile.
Questa tecnica prevede che gli strati superficiali del suolo restino asciutti, in modo da limitare lo sviluppo di erbacce. Ciò consentirà di ridurre l'utilizzo di erbicidi e diserbanti. Non sarà necessario somministrare ulteriore acqua o concime, né utilizzare energia aggiuntiva, quindi i costi di produzione si manterranno bassi e sostenibili.
Quali Piantagioni Possono Essere Coltivare con l'Aridocoltura?
Il metodo dell'aridocoltura è adatto alla coltivazione di cereali come grano, mais, miglio e segale, nonché di frutta e verdura, tra cui uva, pomodori, zucche e fagioli. Nel Mediterraneo, l'aridocoltura viene utilizzata da molto tempo. In alcune regioni vinicole di Spagna, Grecia, Francia ed Italia, è ancora illegale irrigare le vigne durante la stagione di coltivazione, poiché si ritiene che l'acqua possa alterare la qualità del prodotto finale. Molti dei migliori vini ed oli di oliva sono ottenuti con la tecnica dell'aridocoltura.
Oggi, in alcune circostanze, l'aridocoltura viene usata anche per coltivare la cannabis. Essendo piuttosto resistente, questa pianta rappresenta un candidato ideale per questa pratica.
Tecniche di Aridocoltura
Chi coltiva con il metodo dell'aridocoltura predilige i terreni profondi, capaci di trattenere l'acqua. Dopodiché, adotta una serie di tecniche, ad esempio:
- Aggiunta di grandi quantità di materiale organico, due volte all'anno, ed il doppio scavo in autunno, per aumentare l'aerazione del suolo.
- Lavorazione superficiale del suolo dopo la pioggia, per evitare la formazione di zolle dure.
- Estirpazione delle erbacce e pacciamatura attorno alle piante. Queste pratiche aiutano a trattenere l'umidità nel terreno, evitano la diffusione di erbe infestanti e mantengono le radici al fresco.
- Raccolta dell'acqua piovana come riserva idrica aggiuntiva.
- “Dust mulching”, ovvero la sarchiatura dei 5cm superficiali del terreno, per impedire all'umidità di evaporare. Questa operazione va eseguita dopo che ha piovuto o dopo aver somministrato acqua.
- Dopo il raccolto, i residui della piantagione (stoppie) vengono lasciati sul posto. Ciò evita che il terreno si asciughi eccessivamente a causa dell'esposizione a sole e vento. In alternativa, alcuni coltivatori utilizzano del concime naturale.
- Anche la tecnica del maggese consente di conservare l'acqua piovana. Per un intero anno, il terreno viene lasciato a riposo, senza collocarvi alcuna piantagione; si lasciano solo le stoppie, oppure si somministra concime naturale. Eseguendo questa procedura ad anni alterni, i contadini possono recuperare circa il 70% dell'acqua piovana.
Aridocoltura — Quali Sono le Prospettive Future?
La coltivazione di cannabis secondo la tecnica dell'aridocoltura sta progressivamente guadagnando popolarità. Ovviamente, il suo successo è strettamente legato a fattori geologici e geografici. Alcuni coltivatori della Contea di Humboldt, in California (la cosiddetta "Emerald Triangle"), hanno ottenuto risultati eccellenti dalle loro piantagioni outdoor sottoposte ad aridocoltura, lungo le rive dell'Eel River.
Un ulteriore vantaggio del coltivare cannabis in aridocoltura è l'assenza di acqua in eccesso all'interno delle cime, elemento che agevola i processi di essiccazione e concia. Inoltre, la limitata somministrazione di acqua esalta i sapori e gli aromi di ciascuna varietà. D'altro canto, però, la cannabis coltivata in aridocoltura offre un rendimento potenzialmente ridotto, così come ogni altra piantagione sottoposta a tale tecnica. Ad ogni modo, noi daremmo la precedenza a qualità e sostenibilità, piuttosto che alla quantità.
Quali Sono I Vantaggi Dell'agricoltura Rigenerativa Per Coltivatori E Consumatori Di Cannabis?
Coltivare cannabis in modo eco-compatibile non è semplice, soprattutto nelle piantagioni commerciali ad alto rendimento. Inoltre, oggi quasi tutta la cannabis viene coltivata indoor, per motivi di efficienza o di legalità.
I coltivatori di cannabis sarebbero in grado di modificare i loro processi di lavorazione al fine di proteggere terreno, acqua ed ecosistemi locali? Ha senso per un coltivatore domestico cambiare le proprie abitudini ed adottare tecniche di giardinaggio ecologiche?
Convertire una piantagione di cannabis classica in una coltivazione rigenerativa richiede un certo impegno. Organizzare e mettere in atto delle tecniche rigenerative completamente nuove è ancora più complicato. Ad ogni modo, l'agricoltura rigenerativa offre diversi vantaggi, che nel corso del tempo possono anche essere adeguatamente monetizzati. Ecco i principali vantaggi ottenuti da chi consuma derivati della cannabis da agricoltura rigenerativa:
- Gusto e aroma più intensi
- Maggiori quantità di sostanze benefiche
- Nessun residuo chimico
- Nuove varietà e linee genetiche adattate al clima locale
Questi sono invece i potenziali vantaggi dell'agricoltura rigenerativa per i coltivatori, i cittadini e chiunque altro:
- Ripristino dell'ecosistema e dell'equilibrio naturale del suolo
- Prevenzione o riduzione naturale dei parassiti
- Riduzione del consumo di acqua
- Riduzione del consumo energetico
- Eliminazione di fertilizzanti chimici e pesticidi
Come Avviare Una Piantagione Rigenerativa Di Cannabis In Giardino
Sia i coltivatori a scopo commerciale che quelli domestici dovrebbero smettere di utilizzare fertilizzanti artificiali e di usare tecniche che comportano grandi sprechi di acqua. Nessuno di noi è innocente, lo sappiamo! Ma possiamo minimizzare l'impatto del nostro giardino sull'ambiente, adottando alcune delle seguenti tecniche di agricoltura rigenerativa:
- Ridurre l'uso di illuminazione artificiale. Limitare l'utilizzo di lampade da coltivazione e seguire il ciclo naturale del sole. Installare serre ad alta efficienza energetica al posto di grow box.
- I sistemi di raccolta dell'acqua piovana possono indirizzare l'acqua verso le radici. Usare i sistemi di irrigazione a goccia per convogliare l'acqua su precise aree, riducendo il consumo idrico totale.
- La rotazione delle colture, la consociazione di piante e la biodiversità possono aiutare a tenere sotto controllo i parassiti ed attivare numerose sinergie. Sono consentiti solamente i pesticidi naturali.
- Usare agricoltura a lavorazione zero, compostaggio in loco e bokashi come fonti di nutrimento primarie.
- La pacciamatura e le colture di copertura mantengono l'ecosistema vitale durante la bassa stagione, limitando la crescita delle erbe infestanti, arricchendo il terreno, evitando l'erosione e l'indurimento del suolo e creando un habitat ospitale per i microrganismi benefici.
- Allevamento di lombrichi. Arricchire il suolo con il vermicompost per creare una rete sinergica di batteri ed altri organismi. Anche gli animali da fattoria producono letame ricco di sostanze nutritive.
Si possono sperimentare anche altre tecniche. Vi invitiamo a consultare i nostri articoli su come coltivare cannabis biologica e come preparare compost casalingo. Potete persino creare dei ceppi autoctoni personalizzati! Coltivando le piante di cannabis all'interno di un sistema rigenerante, potrete ottenere varietà dal patrimonio genetico unico. Queste “genetiche rigenerative” saranno forse le pregiate varietà da esterno del prossimo futuro?
L'agricoltura Rigenerativa Applicata Alla Cannabis Può Invertire I Cambiamenti Climatici?
L'industria della cannabis rappresenta solo una piccola porzione dell'intero settore agricolo. Tuttavia, a livello locale, ogni coltivatore può attuare dei piccoli cambiamenti per ridurre il proprio impatto sull'ambiente.
In ogni parte del mondo sono già stati fatti alcuni progressi verso una coltivazione della cannabis più sostenibile ed ecologica. In California è stato istituito un premio per i coltivatori di cannabis che utilizzano tecniche di agricoltura rigenerativa: si tratta del Regenerative Cannabis Farm Award. Ma soprattutto, le persone iniziano a chiedere informazioni sulle origini e sui metodi di coltivazione della cannabis che acquistano.
Un numero crescente di coltivatori inizia ad usare metodi biologici per coltivare cannabis, e milioni di persone stanno già coltivando cannabis in casa, con metodi sostenibili. Il settore della cannabis dovrebbe adottare tecniche rigenerative ove possibile, al fine di creare un impatto positivo sui consumatori e sull'intero ambiente. Dando il buon esempio, il settore della cannabis può contribuire a migliorare la reputazione della pianta.