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By Luke Sumpter

Molti fra noi sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per migliorare il proprio benessere. Tantissime persone si sono convertite alle diete chetogeniche, nelle quali gran parte delle calorie proviene dai grassi, come modo per dare il meglio nella vita di tutti i giorni. Ora la gente si domanda se il CBD possa avere un posto in questo stile di vita alimentato dai grassi.

COSA È LA CHETO?

La “cheto”, o dieta chetogenica, è un modo di alimentarsi che comporta alti livelli di grassi, moderati livelli di proteine, e pochi o zero carboidrati. Ma aspetta un momento, il grasso non si suppone che faccia male? Ebbene, questo è ciò che sostengono dei vecchi e forse obsoleti studi scientifici. Il grasso è in realtà essenziale per il corpo umano, e certe forme del macronutriente possono fornire un aiuto per la perdita di peso, ridurre il rischio di malattie cardiache, e prevenire l'infiammazione.

Molti di noi sanno che il glucosio, o zucchero, è la fonte primaria di energia per l'organismo. Questa molecola viene immagazzinata nei muscoli e nel fegato sotto forma di glicogeno, ed è necessaria per produrre energia a livello cellulare sotto forma di adenosina trifosfato (ATP). L'organismo realizza questo processo tramite le vie energetiche sia aerobiche che anaerobiche. Tuttavia, quando un individuo si alimenta seguendo una dieta chetogenica, ed espone il proprio corpo a livelli di glucosio molto bassi o nulli, il corpo si trasforma in un'altra fonte di energia.

La carenza di glucosio nel flusso sanguigno, e quella di riserve di glicogeno, mette l'organismo in uno stato metabolico chiamato chetosi. Tale stato indica che il corpo è diventato molto efficiente nel bruciare, come carburante, i grassi immagazzinati. Il grasso viene prelevato dalle cellule e trasportato verso il fegato, dove viene convertito in chetoni, che possono dare energia al corpo.

Fra i segni indicatori che una persona è entrata in uno stato chetogenico troviamo perdita di peso, aumento dei livelli di chetoni nel sangue, calo dell'appetito, aumento delle energie, spossatezza a breve termine, e prestazioni fisiche temporaneamente in calo.

Molte persone riferiscono di un miglior equilibrio energetico nel corso della giornata, di contro ai picchi ed ai vuoti energetici che si verificano quando lo zucchero nel sangue aumenta o diminuisce. Questa dieta ha mostrato anche di poter avere effetti benefici in casi di Alzheimer, cancro, ed epilessia.

CBD

COS'È IL CBD?

Il CBD, o cannabidiolo, è un fitocannabinoide prodotto dai tricomi della pianta di cannabis. Funge da metabolita secondario all'interno della pianta, e riveste un'importante funzione ecologica. Il cannabinoide ha suscitato grandi attenzioni ben al di là della cultura della cannabis, grazie ad una costante copertura da parte dei media ufficiali e per l'assenza di effetti inebrianti.

Il CBD è attratto dai recettori della serotonina 5-HT1A e dai recettori vanilloidi all'interno dell'organismo. La molecola condiziona indirettamente anche i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide, in qualità di antagonista. Studi in corso stanno testando l'efficacia del CBD in modelli di recupero sportivo, infiammazione, prestazioni mentali e molto altro. 

CBD E CHETO: UN'ACCOPPIATA VINCENTE?

Molte persone adottano cheto e CBD non nel tentativo di ridurre dei sintomi, ma per potenziare le loro prestazioni ed ottimizzare il proprio stile di vita. Atleti e salutisti appassionati ricorrono a questa combinazione per raggiungere i loro obiettivi e migliorare la loro qualità di vita. Tuttavia, anche persone che sperimentano sintomi di diverse affezioni della salute impiegano questa combinazione a scopo terapeutico. Tanto la cheto come il CBD sono stati ben studiati ed hanno mostrato risultati abbastanza simili, suggerendo fra di essi una poderosa sinergia.

Keto CBD

INFIAMMAZIONE

L'infiammazione si verifica quando i globuli bianchi del sangue rilasciano delle sostanze chimiche nel flusso sanguigno o nei tessuti, per proteggere il corpo da sostanze nocive. Ciò può verificarsi anche come conseguenza di lesioni, malattie croniche, ed affezioni autoimmuni. I sintomi dell'infiammazione consistono in rossore, gonfiore, dolore, rigidezza, calore, e perdita della funzione articolare.

Un articolo del 2015[1] pubblicato nel giornale “Epilepsia” tratta degli effetti antinfiammatori della dieta chetogenica. Gli autori affermano che tale dieta riduce la nocicezione termica e fa diminuire l'edema periferico, suggerendo un effetto antinfiammatorio.

Gli scienziati stanno costantemente testando il CBD su modelli di infiammazione, ma sono interessati anche agli analoghi della molecola. Una ricerca pubblicata in Bioorganic & Medicinal Chemistry ha esplorato questo arsenale[2] di composti chimici in casi di colite, artrite indotta da collagene, neuroinfiammazione indotta da beta-amiloide e lesioni polmonari acute. 

EPILESSIA

La dieta chetogenica è un trattamento riconosciuto per l'epilessia refrattaria, ovvero quella forma di epilessia che non risponde ai trattamenti. La dieta è stata impiegata con successo a questo scopo fin dagli anni '20. Un articolo del 2008[3] pubblicato nel “The Lancet” riporta uno studio che testimoniava degli effetti della dieta chetogenica sull'epilessia resistente ai farmaci nei bambini. Furono coinvolti nello studio 145 bambini di età fra i 6 e i 12 anni, che sperimentavano crisi quotidiane e non rispondevano ai farmaci contro le convulsioni. 73 bambini vennero messi nel gruppo chetogenico, e 72 nel gruppo di controllo. Si analizzarono i dati di 103 bambini, dei quali 54 dal gruppo chetogenico. Dopo un periodo di 3 mesi, la percentuale delle crisi era nel gruppo chetogenico significativamente più bassa.

Inizialmente, il CBD è diventato famoso in seguito alle notizie riportate dai media su casi di bambini epilettici. I ricercatori stanno lavorando sodo per vedere se il cannabinoide influisca sui percorsi cognitivi coinvolti nelle crisi epilettiche e se sia in grado di incidere sulla frequenza delle crisi convulsive[4].

Glucosa

CANCRO

Con “cancro” si fa riferimento ad un gruppo di patologie che comportano una crescita cellulare abnorme, la quale finisce per estendersi ad altre aree del corpo. Nel 2018, si è calcolato che saranno diagnosticati nei soli Stati Uniti 1,7 milioni di nuovi casi di cancro. I trattamenti convenzionali per questa malattia includono chemioterapia e radioterapia. Tuttavia, delle alternative emergenti, quali dieta chetogenica e CBD, stanno mostrando risultati interessanti. Sebbene in entrambi i casi ci si trovi ancora alle primissime fasi della ricerca, i risultati sono comunque entusiasmanti.

Un articolo del 2007[5], pubblicato nel giornale “Nutrition and Metabolism”, afferma che una dieta chetogenica povera di calorie è un'efficace terapia alternativa per il tumore maligno al cervello. Gli autori spiegano che nonostante le cellule cerebrali normali possano far uso, per l'energia, sia di glucosio che di corpi chetonici, le cellule tumorali cerebrali sono carenti di flessibilità metabolica, e dipendono dal glucosio per la loro crescita e sopravvivenza. Perciò, uno stato chetogenico potrebbe efficacemente tagliare l'approvvigionamento di energia per le cellule tumorali cerebrali.

Lo studio citato nell'articolo testava gli effetti di una nuova dieta chetogenica, con equilibrio nutrizionale elevato in grassi e basso in carboidrati, sulla crescita di cellule tumorali cerebrali nei topi ed in vitro. Si è scoperto che la dieta aveva effetti antitumorali e antiangiogenetici su entrambi i tipi di cellule.

Qual è la posizione del CBD rispetto al cancro? Ebbene, i ricercatori stanno osservando il sistema endocannabinoide come obiettivo di trattamento per il cancro e molti cannabinoidi[6] sono candidati per il loro contributo a questo circuito regolatorio. Uno studio pubblicato su Molecular Cancer Therapeutics ha osservato l'efficacia del CBD in modo specifico su modelli di apoptosi (morte cellulare programmata)[7], un meccanismo particolarmente opportuno per il trattamento dei tumori.

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