Guida alla coltivazione della cannabis di Royal Queen Seeds

By Steven Voser


QUAL È IL MIGLIOR PROGRAMMA DI ILLUMINAZIONE PER LA CANNABIS AUTOFIORENTE?

Le varietà di cannabis autofiorenti fioriscono in base all’età e non a seguito di una variazione nel loro ciclo di luce. Tuttavia, fornire alle autofiorenti la giusta quantità di luce rimane un passaggio essenziale per assicurarsi il miglior raccolto possibile. Continuate a leggere per imparare tutto ciò che c’è da sapere sull’illuminazione più appropriata per le varietà di cannabis autofiorenti.

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CICLO DI LUCE 18/6

La cannabis è una pianta C3, il che significa che può assorbire CO₂ per fotosintesi anche durante le ore di luce. E poiché le varietà autofiorenti hanno fasi vegetative brevi e dimensioni normalmente più ridotte rispetto alle varietà fotoperiodiche, dovrete cercare di esporle ad almeno 18 ore di luce al giorno. Ciò consentirà loro di crescere sane e robuste, evitando spese eccessive sulla bolletta della luce. Le autofiorenti adorano la luce tanto quanto le tradizionali varietà fotoperiodiche, semplicemente non si basano su di essa per avviare la loro fioritura.

CICLO DI LUCE 18/6

CICLO DI LUCE 24 ORE

Alcuni coltivatori preferiscono dare alle loro autofiorenti 24 ore di luce ininterrotta, sostenendo che ciò massimizzi la crescita vegetativa. Ci sono però altri coltivatori che ritengono che il ciclo di luce da 18 ore permetta alle piante un breve periodo di “recupero”, a detta loro, essenziale per una crescita sana e forte.

Finora, non è stato ancora raggiunto un consenso unanime su quale ciclo di luce faccia crescere meglio le autofiorenti, se quello da 18 o quello da 24 ore. Abbiamo visto numerosi coltivatori ottenere ottimi risultati con entrambi i metodi. Per aiutarvi a prendere una decisione, vi consigliamo di provare entrambe le varianti per valutare quale funziona meglio per voi.

CICLO DI LUCE 24 ORE

E PER QUANTO RIGUARDA IL CICLO DI LUCE 12/12?

Alcuni coltivatori sostengono che adottare il ciclo di luce 12/12 per la fase di fioritura vada bene anche per le autofiorenti. Certo, anche in queste condizioni, un'autofiorente può produrre un raccolto decente, ma ricordatevi che la quantità di cime prodotte da un ciclo di luce 12/12 sarà nettamente inferiore a quella di una coltura esposta ad un ciclo di 18 o 24 ore. Alcuni dei motivi per cui potreste prendere in considerazione il ciclo 12/12 per le vostre autofiorenti sono:

  • Problemi di calore: Se il clima dove vivete è molto caldo, potreste aver bisogno di spegnere le luci durante il giorno per evitare il surriscaldamento della grow room. In tal caso, far crescere le autofiorenti sotto un ciclo di luce 12/12 (con le luci accese di notte) potrebbe essere la migliore soluzione per evitare di causare uno stress termico alle piante.
  • Coltivare autofiorenti accanto a varietà fotoperiodiche: Se state coltivando autofiorenti insieme a varietà fotoperiodiche femminizzate, probabilmente dovrete posizionare le autofiorenti nella stessa stanza delle piante femminizzate in fioritura. Ciò significa che le autofiorenti riceveranno solo 12 ore di luce al giorno.
  • Risparmiare soldi: Lasciare accese le lampade di coltivazione per 18–24 ore per alcuni mesi può alzare notevolmente la bolletta della luce. Se volete coltivare le autofiorenti con un budget limitato, potreste adottare il ciclo di luce di 12 ore.
E PER QUANTO RIGUARDA IL CICLO DI LUCE 12/12?

ADOTTARE IL SOG CON LE AUTOFIORENTI

Il SOG, o Sea Of Green, è una tecnica di “training” finalizzata ad aumentare le rese produttive. Invece di far diventare le piante il più grandi possibile, il SOG consiste nel far crescere a distanza ravvicinata un gran numero di piante di piccole dimensioni per formare una chioma uniforme, massimizzando così l’esposizione alla luce e lo spazio.

Il SOG è una straordinaria tecnica da adottare con le autofiorenti perché sfrutta la naturale statura più contenuta di queste varietà.

Sebbene ogni coltivatore abbia la propria versione di SOG, la maggior parte coltiva dalle 4 alle 16 piante per m², a seconda di quanto lascerà crescere le piante.

In base alle dimensioni delle specifiche varietà da coltivare, vi consigliamo di usare vasi da 7–10l e di coltivare tra le 4 e le 6 piante per m². In questo modo, dovreste riuscire a sfruttare al massimo gli spazi e l’illuminazione, fornendo allo stesso tempo alle piante un flusso d’aria sufficiente per evitare i problemi di muffa. Se decidete di coltivare più piante per m², ricordatevi di usare vasi più piccoli per controllarne le dimensioni ed evitare il sovraffollamento della grow room.

UNA BREVE NOTA SULLO SPETTRO LUMINOSO

L’uso del giusto spettro luminoso è estremamente importante per coltivare qualsiasi tipo di pianta di cannabis, comprese le autofiorenti. Tuttavia, queste ultime hanno cicli di vita così brevi che bisogna cercare di massimizzare la qualità della luce, dei fertilizzanti e del terreno.

Come ricorderete dalle lezioni di scienza, se fate passare un raggio di luce bianca in un prisma di vetro, la luce verrà scomposta in diversi spettri cromatici. Le piante, che dipendono dalla luce per la loro fotosintesi, rispondono in modo diverso a questi differenti spettri. Come per le varietà di cannabis fotoperiodiche, vi consigliamo di attenervi ai seguenti spettri luminosi:

  • Lampadina a luce blu (6500K) durante la fase vegetativa: Gli spettri di luce blu hanno dimostrato di stimolare la crescita vegetativa, aiutando le piante di cannabis a crescere più basse e tozze e riducendo al minimo l’allungamento.
Lampadina a luce blu (6500K) durante la fase vegetativa
  • Lampadina a luce rossa (2700K) durante la fioritura: Gli spettri di luce rossa sono ideali per la fioritura perché stimolano la produzione di cime e spingono le piante ad allungarsi leggermente, incoraggiandole a produrre infiorescenze più grandi e compatte.
Lampadina a luce rossa (2700K) durante la fioritura

ALTRI CONSIGLI PER COLTIVARE AUTOFIORENTI DI OTTIMA QUALITÀ

Se siete nuovi nel mondo delle autofiorenti, seguite questi semplici consigli per ottenere il meglio dai vostri raccolti:

  • Scegliete le autofiorenti più produttive: Non tutte le autofiorenti sono uguali in termini di produttività. Assicuratevi quindi di scegliere le varietà più produttive se date importanza all'aspetto quantitativo dei vostri raccolti.
  • Piantate nel vaso definitivo: Il travaso è sempre una fonte di stress per le piante di cannabis. Siccome le autofiorenti possono passare dalla semina al raccolto in appena 8 settimane, è meglio evitare questo tipo di stress e piantare direttamente i semi nei loro vasi finali.
  • Usare un substrato di coltura arioso e soffice: Aiuta a stimolare la crescita delle radici e delle foglie.
  • Adottare l’LST: Se volete applicare qualche tecnica di “training” alle vostre autofiorenti, usate solo quelle a basso stress, anche conosciute come LST. Le tecniche ad alto stress, come il Fimming, la cimatura e il Supercropping, finiranno per fare più male che bene.

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