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Le Luci Migliori per Coltivare Cannabis per i Principianti
Coltivare cannabis per i principianti può essere complicato, dato che ci sono tanti fattori da tenere a mente. Uno dei più importanti è senz'altro la luce. In particolare, dovrete scegliere la luce ideale per la vostra varietà e per lo spazio di coltura, e far funzionare quelle luci ad intervalli regolari. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Indice:
- Perché le luci sono importanti nella coltivazione della cannabis?
- Qual è il tipo migliore di luci di coltura per i principianti?
- Di che dimensioni vi occorrono le luci di coltura per la cannabis?
- Quanto costano le luci di coltura?
- Accessori per l'illuminazione adatti per i principianti
- Di quanta luce hanno bisogno le piante di cannabis coltivate indoor?
- Non dimenticate di regolare le vostre luci di coltura
Coi semi pronti da far germogliare, i vasi pronti per essere riempiti e la vostra camera di coltura pronta per una lunga e soddisfacente stagione, anche voi vi sentite probabilmente pronti per coltivare cannabis. Vi manca soltanto un'altra componente vitale: le luci!
Potrebbe sembrare che si possa usare qualsiasi tipo di luci di coltura ed ottenere risultati accettabili, ma la verità è tutt'altra. Luci differenti sono calibrate per piante e spazi di coltura differenti. Alcune potrebbero non dare luce sufficiente, causando avvizzimento e scarso sviluppo, mentre altre generano troppo calore e provocano bruciature. Altre ancora potrebbero andare benissimo per supportare la crescita, ma costituiscono un salasso economico in termini di efficienza energetica.
Può occorrere un certo tempo per cercare le informazioni sul giusto tipo di luci per la cannabis, specialmente se non si ha molta esperienza di coltivazione. Ma per vostra fortuna ci siamo sobbarcati il lavoro più pesante, e siamo felici di accompagnarvi alla scoperta delle luci di coltura perfette per i principianti.
Perché le Luci Sono Importanti nella Coltivazione della Cannabis?
La luce è vitale per la fotosintesi, e dunque essenziale per la crescita di quasi tutte le piante. Ma il modo specifico in cui la cannabis riceve la luce è di particolare importanza.
Per esempio, la cannabis fotoperiodica (cannabis non autofiorente) cresce meglio se riceve una determinata quantità di ore di luce al giorno, solitamente 16 o più, durante la fase vegetativa della crescita. Una volta che le piante hanno raggiunto la fase di fioritura, l'esposizione alla luce deve essere modificata e portata a circa 12 ore al giorno. Questo naturalmente corrisponde al cambiamento delle ore di luce solare che si verifica in primavera, estate e autunno.
Con quel segnale esterno, le piante di cannabis femmine (che non sono state fecondate) sanno che devono cominciare a orientare i loro sforzi verso la produzione di fiori carichi di resina. Ma se quel segnale non lo ricevono, non sapranno come distribuire l'energia che assorbono dal sole e i vostri raccolti saranno più piccoli di quanto avrebbero potuto essere.
Se invece state coltivando le vostre piante d'erba indoor, è vitale che vi assicuriate che le vostre luci di coltura non solo simulino l'apporto energetico del sole, ma le illuminino anche con la stessa cadenza.
Qual È il Tipo Migliore di Luci di Coltura per i Principianti?
Vista l'importanza delle luci nel processo di coltivazione, i principianti dovrebbero fare attenzione a procurarsi delle luci che non solo aiutino ad ottenere buoni rendimenti, ma facciano anche risparmiare loro del denaro. Dopotutto, avviare un'operazione di coltura domestica può essere dispendioso, anche se viene fatto su piccola scala.
E dunque, quali luci sono in grado di svolgere questo compito? Ebbene, in giro se ne trovano tantissime che danno ottimi risultati e tantissime altre che vi faranno risparmiare soldi, ma le uniche che bilanciano in egual misura efficacia e potenza sono le lampade equipaggiate con LED, ovvero diodi a emissione di luce.
I Vantaggi dei LED per Chi Coltiva Cannabis per la Prima Volta
Come abbiamo appena detto, i vantaggi di cui possono approfittare i principianti che optano per i LED sono parecchi. Qui di seguito li analizzeremo in dettaglio.
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I LED Funzionano Senza Surriscaldarsi, Nonostante l'Elevata Produzione di Energia
Con i LED, a seconda di quelli che sceglierete, potete ottenere dei livelli di produzione di energia comparabili alle lampade HID, ma con molto meno calore! Grazie all'efficacia del sistema, di cui parleremo in seguito, tutta l'energia che assorbe viene diretta a centinaia di piccole luci. In questo modo ne viene sprecata molta meno.
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Meno Calore Significa un Consumo d'Acqua Ridotto
Ricordatevi di controllare la densità dei nutrienti con il vostro misuratore EC. Utilizzando il misuratore EC in più punti (drenaggio, serbatoi principali, ecc.), potete ottimizzare l'apporto di sostanze nutritive alle vostre piante.
Ad esempio, accade spesso che una lettura EC sia elevata semplicemente perché l’evaporazione dell’acqua sta aumentando, con conseguente maggiore concentrazione di nutrienti nella soluzione. Questo fenomeno può quindi essere corretto aggiungendo acqua
Se gestite un sistema idroponico senza substrato, anche il vostro programma di irrigazione dovrebbe essere modificato, poiché le lampade a LED causano una minore evaporazione Grazie al calore ridotto al minimo nella camera di coltura, potete aspettarvi anche che l'acqua che date alle vostre piante duri di più di quanto farebbe normalmente. Poiché non dovrete fare i conti con una rapida evaporazione, non soltanto diminuirà la cadenza della somministrazione d'acqua, ma questa avrà anche maggior efficacia.
Se non altro, l'unica cosa di cui dovrete preoccuparvi se coltivate usando i LED è un'innaffiatura eccessiva.
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Un Minor Consumo d'Acqua Comporta a Sua Volta un Minor Utilizzo di Nutrienti
Dato che molti coltivatori aggiungono nell'acqua i nutrienti per la pianta, un minor utilizzo d'acqua comporta anche un minor consumo di nutrienti. Ancora una volta, questo si deve al fatto che le piante saranno in grado di fare un uso più efficace dell'acqua e dei nutrienti.
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I LED Consentono un'Elevata Intensità della Luce
La bassa produzione di calore dei LED permette di beneficiare di un ulteriore vantaggio: la possibilità di offrire alle vostre piante un'intensità più elevata della luce. Perché è proprio l'intensità del calore, piuttosto che l'intensità della luce, che è responsabile delle bruciature alle piante. Ma se le piante possono godere di una luce più intensa, senza aver da preoccuparsi del calore, allora sono anche in grado di assorbire molta più energia.
Ed una maggiore e migliore energia significa maggiori rese.”
L’intensità della luce per le piante di cannabis è misurata nei valori PPFD e DLI (per quanto riguarda i parametri della luce).
PPFD = densità di flusso dei fotoni fotosintetici
DLI = integrale della luce giornaliera
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I LED Sono Complessivamente Più Efficienti sul Piano Energetico
Infine, grazie al fatto che meno energia viene sprecata generando calore, le lampade LED rappresentano l'opzione più efficace dal punto di vista energetico. Oltretutto, non vi occorrerà un sistema di ventilazione o di raffreddamento tanto potente per gestire il calore, quello di cui avreste bisogno se usaste lampade HID invece, perciò di conseguenza consumerete ancora meno energia.
Di Che Dimensioni Vi Occorrono le Luci di Coltura per la Cannabis?
Il seguente elemento a cui dovete pensare sono le dimensioni delle luci che dovreste utilizzare. Ora, questo dipenderà dall'energia effettivamente prodotta dai vostri LED (che può variare), oltre che dalla qualità della vostra lampada, ma ci sono delle buone regole generali che potete seguire come punto di partenza.
In pratica, se avete una lampada di qualità decente, dovreste fare in modo di procurarvi una luce che dia una copertura di 538W per m² di spazio di coltura. Se state coltivando in uno spazio di 2 metri quadrati, avrete bisogno di una lampada LED da 1250W. Questo non è un calcolo esatto, naturalmente, e dovrete in ogni caso verificare le specifiche tecniche della vostra lampada e dello spazio di coltura. Dovreste anche consultare la guida del fabbricante e vedere che descrizione dà delle prestazioni del prodotto.
Quanto Costano le Luci di Coltura?
Ma parlando di scelta di lampade, quanto ci si dovrebbe aspettare di spendere per una lampada di coltura? Be', restando in tema di LED, troverete una gran varietà di prezzi.
Potete trovare certe lampade che sono più economiche della grande maggioranza, con prezzi ben al di sotto dei 100 €, ma spesso queste sono di bassa qualità e si bruciano facilmente. Si trovano comunque anche tante luci LED di buona qualità, alcune delle quali possono durare fino a dieci anni. Dovrete però aspettarvi di spendere un bel po', a volte sui 1000 o 2000 €, per le opzioni migliori e di maggiori dimensioni.
Oltre a questo, dovrete anche considerare quanto vi costerà far funzionare la lampada una volta che l'avrete installata. Le lampade più economiche non consumano molta energia, ma neppure vi danno una luce particolarmente potente, cosicché finite per spendere di più, in un certo senso, dato che vi perdete una resa ottimale.
Le luci di migliore qualità potrebbero essere più costose in un primo tempo, ma sarete certi che le vostre piante stiano ricevendo una luce abbondante, che saranno in grado di trasformare in grosse quantità di fiori. E non dovrete nemmeno preoccuparvi del costo aggiuntivo relativo all'utilizzo di molteplici luci più deboli o di minor qualità.
In ogni caso, luci più potenti richiedono naturalmente più energia per funzionare, e lampade particolarmente potenti emetteranno abbastanza luce da richiedere un sistema di raffreddamento e ventilazione. Il che, ovviamente, genera una bolletta della luce notevolmente più alta che negli altri casi.
Accessori per l'Illuminazione Adatti per i Principianti
Ora che vi siete fatti un'idea più precisa del tipo di lampada che vi prenderete, è il momento di pensare a quali accessori avrete bisogno di installare e a fare in modo che funzionino in maniera efficace.
Corde Regolabili per Appendere le Luci
Prima di far decollare la vostra coltura, bisognerà che facciate decollare anche le vostre luci. Per questa necessità, vi converrà cercare delle corde regolabili per appendere le vostre luci al soffitto (della camera di coltura).
Un sistema di corde regolabili è particolarmente utile, poiché consente di regolare l'intensità della luce ricevuta dalle piante di cannabis a seconda della fase di crescita e sviluppo. Se le vostre piante hanno bisogno di maggior illuminazione, potete abbassare le luci verso di loro e poi rialzarle nel caso si scaldassero troppo.
Timer Wi-Fi
La temporizzazione è un'altra incombenza notevole relativa alle luci di coltura, e a volte non si è sicuri di poter accenderle e spegnerle al momento giusto. Se il resto del processo di coltura comincia a diventare un peso troppo grande, considerate la possibilità di procurarvi un timer collegato al Wi-Fi in modo da poter accendere e spegnere le luci a cadenze precise.
Come spiegheremo più in dettaglio fra breve, questo tipo di timer è particolarmente utile quando, nel corso della crescita, avrete bisogno di modificare gli intervalli di luce fra la fase vegetativa e quella di fioritura. Non ci sarà più da preoccuparsi di dimenticare gli orari per le luci quando ci penserà il vostro timer a ricordarsene! Se non riuscite a trovare un timer collegabile al Wi-Fi, prendete in considerazione l’utilizzo di un timer normale, poiché sarà molto utile anche questo!
Di Quanta Luce Hanno Bisogno le Piante di Cannabis Coltivate Indoor?
Le esigenze variano a seconda che stiate coltivando varietà fotoperiodiche femminizzate o varietà autofiorenti, e le distingueremo di conseguenza.
Varietà Femminizzate
Se state coltivando una varietà fotoperiodica femminizzata, dovrete modificare gli intervalli di luce a seconda della fase del suo sviluppo.
Durante la fase vegetativa, avranno bisogno di 16–20 ore di luce al giorno. Le notti brevi segnalano alla pianta che deve dedicare il suo impegno a crescere in altezza e aprire le foglie, cosa che in seguito consentirà un maggior assorbimento di energia.
Infine, quando è giunto per loro il momento di entrare nella fase di fioritura, dovreste modificare gli intervalli in modo che ricevano giusto 12 ore di luce al giorno. Percependo che le notti si sono allungate (simulando il cambio di stagione), la pianta coglie il segnale e sposta l'obiettivo dei suoi sforzi dallo sviluppo del fogliame alla produzione di cime.
Varietà Autofiorenti
Se però state coltivando una varietà autofiorente, gli intervalli di luce sono tutta un'altra faccenda (e anche molto più semplice).
Il loro nome deriva appunto dal fatto che non si basano su segnali di luce per cominciare a fiorire (a differenza delle varietà fotoperiodiche). Questo accade invece automaticamente dopo alcune settimane di processo vegetativo! In considerazione di questo, molti coltivatori lasciano le piante sotto le luci per 24 ore al giorno, senza mai spegnere le lampade.
Altri obiettano però che questo sia eccessivo per le piante, e le espongono invece a cicli di luce di 18–22 ore al giorno. Facendo così, le piante riescono a compiere una buona parte della loro crescita quando cessano di assorbire energia. Con lo spegnere le luci, ovviamente, si arresta il processo di assorbimento e si dà loro il segnale di concentrarsi sulla crescita. In questo modo, le piante hanno luce sufficiente per sviluppare buoni risultati, senza che la vostra bolletta vada alle stelle per l'uso ininterrotto delle luci.
Non Dimenticate di Regolare le Vostre Luci di Coltura
Prima di lasciarvi, vogliamo sottolineare il fatto che le piante fotoperiodiche cresceranno rigogliose solo se esposte agli intervalli di luce appropriati per le fasi vegetativa e di fioritura. Per aiutare in quest'impresa, molti fabbricanti di lampade LED le dotano di un interruttore, pulsante, ecc., che vi permette di passare da una modalità all'altra a seconda della fase.
Oltre a fare quel passaggio, fate anche attenzione a sollevare le luci in proporzione all'altezza verticale delle piante. Anche se queste lampade non generano molto calore, meglio evitare il rischio di bruciare le vostre preziose piante.
A parte questo, pensate soprattutto a godervela!