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By Luke Sumpter Reviewed by: Carles Doménech


È assolutamente normale sentirsi agitati prima di finire sotto i ferri. Sebbene i chirurghi abbiano alle spalle lunghi anni di rigorosa formazione, la mente tende a valutare ogni possibile esito, inclusi i più improbabili. Spesso, i vantaggi della chirurgia superano i rischi, ma ciò non è sufficiente a calmare i nervi. Se siete dei fumatori abituali, la cannabis vi farà sentire più rilassati, ma fumare ganja prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico può comportare una serie di complicazioni.

Di seguito, esamineremo i rischi associati al consumo di cannabis, prima e dopo un'operazione chirurgica. Inoltre, cercheremo di capire se il CBD isolato rappresenti un rischio per chi deve subire un intervento.

Prepararsi all'operazione

Solo una persona davvero temeraria non percepirebbe paura, ansia e riluttanza prima di dirigersi verso la sala operatoria. In realtà, il periodo che precede l'operazione è caratterizzato soprattutto da un forte stress mentale. Molti trascorrono le giornate precedenti in preda al dolore causato da ernia del disco, ossa rotte o altri disturbi. Se assumete cannabis regolarmente, potreste aver voglia di usare l'erba per calmarvi durante questi momenti di apprensione.

Inalare o ingerire ganja prima di un'operazione chirurgica può comportare dei rischi. La sostanza può infatti alterare il meccanismo d'azione dell'anestetico, e aggravare il dolore dopo l'intervento.

In che modo l'assunzione di marijuana influisce su un'operazione chirurgica?

La cannabis influenza diversi apparati fisiologici. I cannabinoidi, come il THC, si legano ai recettori sparsi in tutto l'organismo, inclusi quelli nel sistema nervoso centrale. Tale meccanismo provoca variazioni fisiologiche, con conseguente aumento dei rischi associati all'intervento chirurgico. Nello specifico, la ganja potrebbe:

  • Desensibilizzare il corpo alle normali quantità di antidolorifici o anestetici
  • Aumentare il rischio di ostruzione delle vie aeree
  • Abbassare la pressione sanguigna ed aumentare il battito cardiaco
  • Aggravare il dolore percepito dopo l'operazione
In che modo l'assunzione di marijuana influisce su un'operazione chirurgica?
  • Tipologie di interventi chirurgici

Esistono diversi tipi di interventi, e i rischi legati al consumo di cannabis variano in base alle specifiche procedure. Gli interventi chirurgici più delicati, che salvano o migliorano la vita del paziente, richiedono la somministrazione di anestetici generali. Tali sostanze inducono uno stato di incoscienza. Le funzioni corporee, come la respirazione, rallentano e il paziente viene sottoposto a ventilazione meccanica, mentre i suoi parametri vitali vengono costantemente monitorati. La cannabis altera la pressione sanguigna e la reazione del corpo all'anestetico, aumentando ulteriormente i rischi associati alla procedura chirurgica.

Per altre tipologie di operazioni si utilizzano invece anestetici locali. Anziché rendere incosciente il paziente, questi farmaci inibiscono la sensibilità (inclusa la percezione del dolore) in una specifica area del corpo, lasciando il soggetto completamente sveglio. Gli anestetici locali vengono usati soprattutto durante gli interventi ambulatoriali che riguardano pelle e occhi e sono meno rischiosi, poiché permettono al paziente di respirare autonomamente, eliminando le potenziali complicazioni associate alla ventilazione meccanica.

L'assunzione di cannabis prima di un intervento ambulatoriale comporta meno rischi, ma è comunque essenziale che il medico venga informato in anticipo riguardo il recente consumo di marijuana. L'American Society of Anaesthesiologists ha pubblicato una lista intitolata: “Eight Things to Tell Your Physician Anaesthesiologist Before Surgery”[1]. (Otto Cose da Riferire al Medico Anestesista Prima di Sottoporsi ad un Intervento). Il fumo è alla seconda posizione, mentre il consumo di cannabis è la terza voce dell'elenco.

  • Dosaggio dell'anestetico

Il motivo principale per cui è importante informare il medico riguardo il consumo di cannabis è il dosaggio dell'anestetico. La quantità di cannabis assunta e la frequenza di assunzione possono influenzare l'azione dell'anestetico sull'organismo. La ganja provoca alterazioni nel sistema nervoso centrale. Questo significa che un consumatore di cannabis avrà bisogno di una dose di anestetico superiore, rispetto ad un non consumatore. Secondo alcune ricerche, chi assume cannabis quotidianamente e settimanalmente deve ricevere una dose tripla di propofol (un anestetico generale) prima di sottoporsi ad endoscopia[2].

Marijuana e intervento chirurgico: Prima, il giorno stesso e dopo

Se siete in attesa di sottoporvi ad intervento chirurgico programmato, vi raccomandiamo di interrompere il consumo di cannabis. In caso contrario, tenete presente che la scelta di consumare erba potrebbe influire sulla procedura chirurgica. Ricordate di comunicare al chirurgo che state assumendo cannabis, in modo che lo staff medico possa adottare le misure necessarie prima, durante e dopo l'operazione.

  • Uso di marijuana prima di un'operazione

L'assunzione di cannabis prima di un'operazione può aumentare il rischio di complicazioni. Sospendere il consumo di ganja—ipotesi aberrante per molti—può minimizzare il rischio di eventi avversi. La vaporizzazione riduce il rischio di danni ai polmoni, ma il fumo espone l'apparato respiratorio a numerose sostanze cancerogene ed altri componenti chimici che possono compromettere la funzionalità polmonare[3].

Una ridotta funzionalità polmonare causata dal fumo può prolungare la necessità di ventilazione meccanica a seguito di un'anestesia generale, ed aumentare il rischio di polmonite post-operatoria. In base al metodo di somministrazione della cannabis, i polmoni vengono esposti a sostanze cancerogene in misura variabile. Gli spinelli e i blunt contenenti tabacco risultano maggiormente nocivi. Il fumo emesso da bong e dab rig è leggermente più “pulito”, ma è comunque generato dalla combustione dell'erba. L'opzione migliore è la vaporizzazione, che riduce notevolmente l'esposizione a sostanze tossiche[4].

I consumatori di cannabis assidui possono inoltre sperimentare livelli di dolore più elevati a seguito di un'operazione chirurgica.

Gli studi scientifici stanno ancora esaminando gli effetti della cannabis sul dolore neuropatico cronico. Tuttavia, l'erba sembra capace di aggravare il dolore acuto post-operatorio. L'American Society of Anaesthesiologists ha analizzato i dati riguardanti diversi pazienti con fratture alle gambe. A quanto pare, chi consumava cannabis aveva bisogno di una quantità maggiore di anestetico, valutava il proprio dolore con un punteggio più elevato e doveva assumere il 58% di oppiacei in più rispetto a chi non utilizzava marijuana[5].

L'astensione dal consumo di cannabis prima di un intervento chirurgico riduce nettamente i rischi associati, e potrebbe attenuare il dolore dopo l'operazione. Ma, per quanto tempo è consigliabile restare lontano dalla propria scorta di cime? Purtroppo, le ricerche condotte in tale ambito sono limitate, quindi non è possibile fornire una risposta esaustiva. Ad ogni modo, già dopo due settimane di astensione dal fumo si può notare un miglioramento delle funzionalità polmonari. Quindi, prima si smette di fumare, meglio è.

Marijuana e intervento chirurgico: Prima, il giorno stesso e dopo
  • Uso di marijuana il giorno stesso dell'operazione

Tutti sanno che la cannabis favorisce il rilassamento e la distensione mentale. Qualcuno potrebbe essere tentato di accendere uno spinello proprio il giorno in cui è programmata l'operazione, ma i medici lo sconsigliano vivamente. Fumare poche ore prima di un intervento può aumentare il rischio di ostruzione delle vie aeree. Un caso pratico, pubblicato nella rivista Heliyon, descrive tale fenomeno verificatosi in un paziente che aveva fumato cannabis quattro ore prima di entrare in sala operatoria. Secondo l'articolo, è preferibile evitare di assumere cannabis nelle 72 ore che precedono un'operazione in anestesia totale[6].

È improbabile che chi conosce gli effetti degli edibili decida di addentare un brownie il giorno in cui è prevista l'operazione chirurgica. Questo metodo di assunzione della cannabis può notoriamente causare panicoe malessere psicologico—sensazioni poco auspicabili per chi deve sottoporsi ad un intervento! Inoltre, 

Inoltre, i chirurghi consigliano di restare a digiuno per almeno sei ore prima dell'operazione in modo da evitare l'ingresso di cibo nei polmoni in caso di vomito.

  • Uso di marijuana dopo un'operazione chirurgica

Difficilmente riuscirete a fumare uno spinello in reparto senza essere scoperti ed ingerire un edibile alla ganja in un letto di ospedale è totalmente contrario ai principi del “set” e “setting”. Ad ogni modo, dopo essere stati dimessi, spetta solo a voi decidere come comportarvi. Secondo alcune persone, la cannabis può alleviare il periodo di riabilitazione dopo l'intervento e ridurre l'utilizzo di medicinali antidolorifici che potrebbero creare dipendenza. Durante uno studio condotto nel 2006, i ricercatori hanno scoperto che alcuni pazienti trattati con estratto di cannabis per via orale dopo un'operazione chirurgica non richiedevano nessun farmaco antidolorifico aggiuntivo[7].

CBD prima e dopo un'operazione

Quindi, cosa possiamo dire del CBD? Agisce nel nostro corpo in modo diverso rispetto al THC e non provoca alcuno sballo. Allora perché non usare questo cannabinoide prima di un intervento chirurgico? Non così in fretta. Alcuni chirurghi consigliano ai pazienti di interrompere l’uso di CBD diversi giorni prima e dopo un intervento chirurgico, poiché i ricercatori stanno ancora cercando di capire se abbia o meno degli effetti anticoagulanti[8]. Inoltre, il CBD interagisce con diversi farmaci. Di conseguenza, chi assume CBD e deve sottoporsi ad un'operazione chirurgica, dovrebbe informare in anticipo il proprio medico.

Marijuana e recupero post-operatorio

Comprendiamo perfettamente che, dopo aver subito un'operazione, potreste aver voglia di assaporare qualche cima saporita. Tenete presente che il vostro corpo è stato appena sottoposto ad un forte trauma (anche se non ve ne rendete conto). Mentre siete in fase di guarigione, potete optare per metodi di somministrazione più delicati, come oli ed edibili in dosi ridotte. Se state assumendo dei farmaci (inclusi gli antidolorifici) o siete affetti da altre patologie pregresse, consultate il medico prima di usare CBD o cannabis dopo un intervento chirurgico per ridurre il rischio di reazioni avverse.

Disclaimer medicoQuesto contenuto è pubblicato solo a scopo informativo. I dati sono stati estratti e selezionati da fonti esterne. Royal Queen Seeds ed il personale associato non sono responsabili dell’uso o dell’interpretazione delle informazioni fornite.

External Resources:
  1. Eight Things to Tell Your Physician Anesthesiologist Before Surgery https://www.asahq.org
  2. High quantities: Evaluating the association between cannabis use and propofol anesthesia during endoscopy https://doi.org
  3. ACP Journals https://doi.org
  4. Levels of selected carcinogens and toxicants in vapour from electronic cigarettes https://doi.org
  5. Cannabis and Postoperative Pain https://www.asahq.org
  6. Redirecting https://doi.org
  7. A Multicenter Dose-escalation Study of the Analgesic and Adverse Effects of an Oral Cannabis Extract (Cannador) for Postoperative Pain Management | Anesthesiology | American Society of Anesthesiologists https://doi.org
  8. Anticoagulant effects of a Cannabis extract in an obese rat model - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
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