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By Max Sargent


In breve:

  • Gli endofiti sono presenti in ogni parte dell'anatomia della pianta di cannabis.
  • Formano relazioni simbiotiche reciprocamente vantaggiose.
  • Gli endofiti possono migliorare la resa finale delle tue coltivazioni di cannabis.
  • I metodi di agricoltura biologica promuovono la crescita degli endofiti.

Le piante ospitano vita non solo sulla loro superficie, ma anche al loro interno. La maggior parte delle persone sa che gli animali hanno un microbioma intestinale, ma pochi sanno che anche le piante ospitano ecosistemi interni simili.

In questo articolo analizzeremo gli endofiti della cannabis, i microrganismi che vivono all'interno delle piante di marijuana.

Un diagramma di una pianta di cannabis circondata da tre cerchi che mostrano i benefici degli endofiti: vivono all'interno delle piante, abitano tutte le parti della pianta e aumentano il rendimento della cannabis. Una lente d'ingrandimento evidenzia gli endofiti all'interno della pianta.

Paradigma dell'olobionte

Per gran parte del periodo dominato dalla “scienza moderna” (e forse anche prima), gli organismi viventi sono stati considerati come entità isolate e distinte. Una persona è una persona, un batterio è un batterio, una pianta è una pianta e così via. Tuttavia, il paradigma dell'olobionte mette in discussione questa visione. Per quanto riguarda le piante, le definisce come comunità interconnesse, composte dagli organismi che vivono su di esse, al loro interno e nel terreno circostante, con cui instaurano relazioni simbiotiche.

In definitiva, questo paradigma vede le piante come parte di un sistema più ampio che include il microbioma ad esse associato.

  • Il microbioma e la salute delle piante

Il microbioma delle piante e della maggior parte degli organismi più grandi include batteri, funghi, virus ed altri microrganismi. Anche se molti di noi sono stati abituati a pensare ai microrganismi come patogeni dannosi, non è affatto così. In realtà, un microbioma diversificato contribuisce alla salute e alla resilienza delle piante. I microrganismi aiutano a regolare i cicli dei nutrienti, a difendersi dai patogeni e ad ottimizzare le interazioni ambientali.

Prendiamo ad esempio il terreno. Se il terreno è sterile, i patogeni possono proliferare senza ostacoli. Al contrario, un terreno ricco di vita microbica rimane in equilibrio: i patogeni possono essere presenti, ma non riescono a moltiplicarsi in modo incontrollato.

Cosa sono gli endofiti della cannabis?

Gli endofiti sono microrganismi che vivono all'interno dei tessuti delle piante, instaurando relazioni simbiotiche, neutre o talvolta parassitarie. Sono organismi separati dalla pianta, ma vivono al suo interno e dipendono da essa.

Presenti in tutte le specie vegetali, gli endofiti sono una parte fondamentale dell'ecosistema interno di una pianta. Includono tutti i tipi di specie ed instaurano relazioni simbiotiche con le piante per scambiare nutrienti e segnali biochimici, spesso in modo reciprocamente vantaggioso.

Dal punto di vista etimologico, “endo” proviene dal greco e si traduce con “dentro”, mentre “fita” si riferisce al regno vegetale. Quindi, il termine endofita può essere interpretato come “dentro la pianta”.

  • Come entrano gli endofiti nelle piante di cannabis?

A seconda della specie, gli endofiti adottano vari stratagemmi per introdursi all’interno delle piante di cannabis. Ciò significa che sono presenti in tutte le fasi della vita di una pianta.

I principali metodi di trasmissione includono:

  • Trasmissione verticale: Alcune piante madri trasmettono gli endofiti alle generazioni successive tramite semi o polline. Ciò garantisce che le nuove generazioni ereditino microrganismi benefici.
  • Colonizzazione delle radici: Gli endofiti entrano anche attraverso il sistema radicale, interagendo con il terreno e la rizosfera.
  • Parti aeree: I microrganismi possono penetrare attraverso foglie, rami e fiori sfruttando aperture microscopiche.

Uno sguardo agli endofiti presenti nelle piante di cannabis

Le piante di cannabis ospitano diversi endofiti distribuiti nei vari tessuti della loro anatomia. Scopriamo insieme dove si trovano questi endofiti e quali specie possono essere presenti.

  • Infiorescenze

Le cime ospitano una vasta gamma di microrganismi, alcuni dei quali benefici. Le comunità microbiche presenti sulle infiorescenze possono influenzare il profilo chimico della pianta, inclusi terpeni e cannabinoidi. Le specie includono:

Pantoea sp. Bacillus licheniformis Bacillus sp. Penicillium copticola
  • Tricomi

Addentrandoci ulteriormente, scopriamo che gli endofiti non si limitano a colonizzare l'interno delle infiorescenze della cannabis, ma sono presenti anche nei tricomi che le ricoprono. Si ritiene che gli endofiti azotofissatori presenti nelle cellule dei tricomi contribuiscano ai cicli dei nutrienti e possano incidere sulla produzione dei cannabinoidi.

  • Semi

I semi fungono da vettori per la trasmissione degli endofiti, rappresentando un meccanismo cruciale per il loro trasferimento alle generazioni future. Le specie presenti nei semi di cannabis includono:

Brevibacterium sp. Aureobasidium sp. Cladosparium sp.
  • Foglie

Alcuni endofiti presenti nelle foglie potrebbero aumentare l’efficienza della fotosintesi e contribuire a combattere le malattie fogliari. Gli endofiti delle foglie di cannabis includono:

Pseudomonas sp. Cochliobolus sp. Alternaria sp.
  • Piccioli

I piccioli sono i piccoli steli che collegano le foglie ai loro rami. Si pensa che i microrganismi nei piccioli facilitino il trasporto dei nutrienti tra foglie e rami, il che è essenziale per la vitalità della pianta. Le specie che vivono nel microbioma del picciolo includono:

Acinetobacter sp. Agrobacterium sp. Enterococcus sp.
  • Rami

I rami contengono endofiti che aiutano a rafforzare la loro integrità strutturale e forniscono anche una certa protezione contro alcuni patogeni. Gli endofiti dei rami includono:

Alternaria sp. Schizophyllum sp. Aspergillus flavus
  • Radici

Il legame simbiotico tra le radici e i microrganismi è uno degli aspetti della pianta di cannabis più studiati e meglio compresi. Gli endofiti delle radici sono fondamentali nel ciclo della rizofagia, dove le piante ottengono nutrienti dai microrganismi in cambio degli zuccheri che producono. Gli endofiti delle radici includono:

Proteobacteria Chryseobacterium Pseudomonas sp.

I benefici degli endofiti per le piante di cannabis

Esistono molteplici meccanismi attraverso cui gli endofiti apportano benefici alle piante di cannabis e la loro azione sinergica può contribuire a migliorare la salute, la potenza e la produttività delle piante. Quindi, vale la pena sapere che esistono!

  • Crescita delle piante

Alcuni endofiti possono stimolare la produzione di ormoni della crescita delle piante come auxine e citochinine. Ciò porta all'allungamento e alla ramificazione delle radici, migliorando così l'assorbimento dei nutrienti e la crescita complessiva.

  • Assorbimento dei nutrienti

Come accennato in precedenza, l'assorbimento dei nutrienti può migliorare grazie agli endofiti che vivono nelle radici. I microrganismi forniscono alle piante forme più accessibili di nutrienti essenziali, come azoto e fosforo, migliorando di conseguenza l'assorbimento dei nutrienti. Lavorano anche in simbiosi con la pianta per riciclare i nutrienti nel terreno.

  • Resistenza alle malattie

Come accennato, la presenza di un ecosistema diversificato crea un ambiente competitivo, ostacolando la riproduzione incontrollata dei patogeni e preservando l’equilibrio necessario alla salute delle piante. Ciò riduce il rischio di malattie ed infezioni. Inoltre, alcuni producono persino composti antimicrobici che proteggono la pianta dall'interno.

  • Modulazione dei metaboliti secondari

Influenzando la biosintesi di cannabinoidi e terpeni, gli endofiti sono in grado di influenzare l'aroma, il sapore e la potenza di una pianta. Siamo ancora lontani dal capire come sfruttarli per modulare deliberatamente il sapore e gli effetti del raccolto, ma il solo pensiero che questo sia possibile apre scenari entusiasmanti.

  • Rese migliori

Considerando tutti questi fattori, avremo inevitabilmente piante più sane, meglio nutrite e con una crescita più rapida. Questo si traduce, in ultima analisi, in rese elevate di cime di alta qualità, che è ciò che molti di noi desiderano.

Un diagramma di una pianta di marijuana circondata da quattro cerchi che mostrano i benefici degli endofiti: crescita più rapida, migliore assorbimento dei nutrienti, resistenza alle malattie e aumento della produzione di composti medicinali.

Come sfruttare il potere degli endofiti quando si coltiva cannabis

Il potenziale degli endofiti di influenzare positivamente sia il processo di coltivazione sia la qualità del prodotto finale potrebbe spingerti a chiederti come incrementare la loro presenza nel tuo raccolto. Spesso, il modo migliore è lasciare che la natura trovi il suo equilibrio, ma a volte questo richiede più attenzione del previsto. Ecco alcuni consigli da seguire.

  • Non sterilizzare i semi

Innanzitutto, non sterilizzare i semi di cannabis. Questo passaggio ucciderà i microrganismi benefici che vivono sulla loro superficie, interrompendo la trasmissione verticale iniziale. Preservare la trasmissione naturale dalla pianta madre alla piantina è un modo semplice per garantire alle tue piante la loro dose iniziale di endofiti.

  • Adotta pratiche rigenerative

Le pratiche agricole rigenerative garantiscono una vita brulicante all'interno dell'ecosistema locale e questo porterà inevitabilmente alla presenza di endofiti. Le pratiche rigenerative includono l'agricoltura no-till (senza aratura), la pacciamatura ed il compostaggio.

Anche le colture di copertura favoriscono la salute del suolo e forniscono un habitat per i microrganismi benefici e, quindi, possono migliorare il raccolto.

  • Applica direttamente gli endofiti

Puoi anche applicare direttamente gli endofiti per risultati più rapidi. Tale strategia si dimostra particolarmente efficace nelle coltivazioni indoor, dove è possibile ottimizzare le condizioni ambientali per promuovere la loro crescita. Utilizza inoculanti microbici come batteri dell'acido lattico (LAB) ed alghe per introdurre microrganismi benefici direttamente nelle piante.

Il futuro degli endofiti nella coltivazione della cannabis

La ricerca sugli endofiti della cannabis è ancora nelle fasi iniziali, ma il potenziale è enorme. E questo non vale solo per la coltivazione della cannabis, ma per tutte le colture. Non solo potremmo fumare erba di migliore qualità grazie agli endofiti, ma potremmo anche mangiare cibo più sano!

Per quanto riguarda la cannabis, potremmo mappare specifici microbiomi su determinate varietà per sfruttare al meglio i genotipi, migliorandone ulteriormente le qualità. Oppure, si potrebbero sviluppare trattamenti biologici a base di endofiti per combattere parassiti e malattie, ottenendo piante più sane senza danneggiare l’ambiente. Con la giusta determinazione, le possibilità sono infinite.

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