The RQS Blog

.


By Luke Sumpter Reviewed by: Carles Doménech


Sebbene la medicina basata su prove non abbia ancora trovato una cura definitiva per l'artrite, esistono trattamenti che aiutano a rallentare la progressione della malattia. I trattamenti precoci, come la promozione di uno stile di vita più sano, sono particolarmente efficaci, ma spesso non sono sufficienti. Quindi, dove potremmo collocare la cannabis nelle terapie per trattare le artriti? Analizzeremo dettagliatamente le diverse tipologie di artrite, e scopriremo in che modo i cannabinoidi come THC e CBD potrebbero rivelarsi utili.

Cos'è l'artrite?

In una prospettiva più ampia, l’artrite (o tecnicamente le artropatie) descrive una serie di condizioni infiammatorie e non infiammatorie che coinvolgono la funzione e la dolorabilità di una o più articolazioni. Sebbene questi disturbi siano principalmente associati al processo di invecchiamento, anche i giovani possono sperimentarli. Ecco le nozioni chiave[1] per comprendere meglio le malattie reumatiche:

  • Colpisce molte persone: Ben 54,4 milioni di persone negli Stati Uniti hanno ricevuto una diagnosi di artrite, e si stima che oltre 40 milioni[2] di persone in Europa soffrano di osteoartrite.
  • Colpisce più le donne che gli uomini: L'artrite si manifesta con maggior frequenza nelle donne, ma gli esperti non sono ancora riusciti a capire perché.
  • La mancanza di attività fisica può favorire la comparsa della malattia: Alcune forme di artrite colpiscono maggiormente i soggetti sedentari, rispetto a coloro che seguono le raccomandazioni sull'attività fisica.

L'artrite esercita un enorme impatto sul singolo malato e sull'intera società. Pertanto, non c'è da meravigliarsi che gli scienziati stiano cercando nuove soluzioni per trattare questa condizione, migliorare la qualità di vita dei pazienti e ridurre il numero di malati. Tuttavia, dal momento che esistono varie tipologie di artrite, ed un ampio assortimento di sintomi correlati, spesso risulta difficile predisporre un adeguato trattamento.

Tipi di artrite

Alcune delle forme di artrite più comuni includono:

Osteoartrite (o artrosi) Malattia infiammatoria scatenata da una reazione anomala del sistema immunitario che attacca le cellule sane nelle articolazioni e, infine, in altre parti del corpo.
Artrite reumatoide (AR) Malattia infiammatoria nella quale il sistema immunitario attacca le cellule sane dell'organismo
Gotta Dolore intenso e gonfiore, causati dall'accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni
Lupus Patologia autoimmune indotta da cause sconosciute che colpisce articolazioni, pelle, reni e molti altri organi.
Artrite psoriasica Forma di artrite che colpisce i soggetti affetti da psoriasi cutanea
Sindrome del tunnel carpale indotta dall'artrite Artrite e sindrome del tunnel carpale sono due patologie differenti. L'artrite può però aumentare il rischio che un individuo contragga la sindrome del tunnel carpale.

Fondamentalmente, esistono due forme di artrite: degenerativa ed infiammatoria. L’artrite degenerativa comporta la rottura dei tessuti connettivi e ammortizzanti nelle articolazioni, con conseguente erosione e rimodellamento delle ossa.

L'artrite infiammatoria non è causata dal naturale processo di usura. Questa condizione si verifica invece quando il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule sane, portando ad una potenziale erosione articolare. Tenendo a mente queste due forme, scopriamo i sintomi e le diagnosi di ciascuna.

  • Artrosi o Osteoartrite

L'artrosi è una forma di artropatia degenerativa che si verifica quando la cartilagine (il tessuto connettivo solido e scivoloso presente tra le articolazioni) inizia a deteriorarsi. Man mano che la cartilagine si usura, la superficie dell'osso resta esposta e l'attrito aumenta. Con il passare del tempo, questa malattia può causare erosione e deformazione delle ossa, infiammazione delle articolazioni e persino danni ai legamenti.

I sintomi di osteoartrite includono:

Dolore cronico Rigidità
Disabilità Riduzione della flessibilità
Sensazione di fastidio Gonfiore (Sinovite)
Formazione di speroni ossei
  • Artrite reumatoide

L'artrite reumatoide rientra nella categoria dell'artrite infiammatoria. Essendo una patologia autoimmune, deriva da un malfunzionamento del sistema immunitario, il quale inizia ad attaccare le cellule sane dell'organismo. A  differenza dell’usura meccanica dell’osteoartrosi, nell’artrite reumatoide le cellule immunitarie attaccano il rivestimento delle articolazioni, provocando l’erosione ossea ed una grave deformità articolare. In alcune persone, il sistema immunitario potrebbe iniziare ad attaccare altre parti del corpo oltre le articolazioni, come pelle, occhi, polmoni e persino cuore.

I sintomi dell'artrite reumatoide includono:

Forte dolore e articolazioni Rigidità articolare
Stanchezza Febbre
Perdita di appetito

• Sindrome del tunnel carpale indotta da artrite

Sindrome del tunnel carpale indotta da artrite: Questo nervo sensoriale e motorio parte dalla parte superiore della colonna vertebrale e corre lungo la parte anteriore del braccio interno e dell'avambraccio, terminando sul lato palmare di pollice e dita (con l'eccezione del dito medio). Prima di entrare nella mano, questo nervo passa attraverso il tunnel carpale, uno stretto passaggio circondato da ossa e tessuto connettivo. Sebbene non costituisca una vera e propria artrite, le infiammazioni, le deformità o la crescita eccessiva degli speroni ossei causati dalle artropatie possono causare il restringimento del tunnel carpale e la pressione sul nervo mediano. Questi sono i sintomi della sindrome del tunnel carpale:

Dolore Intorpidimento
Formicolio Riduzione della forza di presa

Artrite e reumatismi sono la stessa cosa?

Non proprio. Artrite è il nome greco generico per indicare un'artropatia e, letteralmente, significa “infiammazione delle articolazioni”. Ciò si riferisce specificamente all'infiammazione cronica o acuta insieme ai danni strutturali e ai dolori articolari. Al contrario, reumatismi è un termine antiquato che descrive qualsiasi malattia delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini, dei legamenti e di altri tessuti fibrosi.

La cannabis può ridurre dolori dell'artrite e infiammazione?

La cannabis potrebbe contribuire a trattare l'artrite?

Ovviamente, la scoperta di nuovi trattamenti potrebbe alleviare le sofferenze di milioni di persone. Quindi, in che modo la cannabis potrebbe aiutare a trattare questa patologia? Ebbene, la ricerca in corso (vedi sotto) mostra che la cannabis potrebbe svolgere un ruolo contro queste malattie influenzando uno dei sistemi più importanti del corpo umano.

  • Introduzione al sistema endocannabinoide

Per capire in che modo la cannabis è connessa ai sintomi dell'artrite, dobbiamo illustrare brevemente il sistema endocannabinoide (SEC). Questa rete intercellulare aiuta a regolare diversi processi nel corpo umano, dall'appetito e l'umore al rimodellamento osseo e alla modulazione dei recettori dei neurotrasmettitori. I componenti di questo sistema esistono nella stragrande maggioranza dei tessuti, compreso il sistema nervoso, il sistema riproduttivo, lo scheletro, il tratto digestivo e il tessuto connettivo.

Ma quale funzione svolge, esattamente? Ebbene, il SEC aiuta l'organismo a mantenere il naturale equilibrio, detto anche omeostasi. Evita quindi gli stati di inerzia o iperattività, permettendo agli altri sistemi di svolgere le proprie funzioni in modo efficiente. Il sistema endocannabinoide “classico” è costituito da due recettori principali: il recettore dei cannabinoidi 1 (CB1) e il recettore dei cannabinoidi 2 (CB2). Include anche molecole di segnalazione note come endocannabinoidi e cinque enzimi correlati.

Le ricerche sul SEC hanno evidenziato molti altri elementi, tra cui recettori TRPV1 PPAR, ed altri recettori GPR, nonché un ampio assortimento di molecole di segnalazione. Insieme, questi componenti appartengano al cosiddetto sistema endocannabinoide “espanso”, meglio noto come endocannabinoidoma[3].

Gli scienziati stanno cercando di stabilire in che modo il SEC possa essere coinvolto nell'insorgenza e nello sviluppo dell'artrite. Ad esempio, i ricercatori dell'Università di Edimburgo ipotizzano un forte legame tra osteoartrite e componenti del SEC rinvenuti nel tessuto sinoviale e nei fluidi che circondano le articolazioni.

Effettuando test su cavie animali, il team ha scoperto che i ratti con carenza di recettori CB2 mostravano un deterioramento della cartilagine maggiore di circa il 40%. La somministrazione di un cannabinoide sintetico ha inibito notevolmente la progressione della malattia nei ratti giovani, con livelli di CB2 normali. Negli animali che presentavano una carenza di questi recettori non è stato riscontrato alcun mutamento.

Questi risultati avvalorano il concetto di carenza clinica di endocannabinoidi (CECD), una teoria elaborata dal Dr Ethan Russo, specializzato in ricerche sulla cannabis. Secondo tale ipotesi, la carenza di endocannabinoidi, enzimi o recettori cannabinoidi potrebbe influenzare il SEC. Dal momento che questo sistema ricopre un ruolo essenziale nell'organismo umano, una carenza dei suoi componenti potrebbe causare diversi disturbi e malattie.

THC vs CBD per l'artrite

La pianta di cannabis produce oltre 100 cannabinoidi diversi, i quali, proprio come gli endocannabinoidi del corpo umano, possono interagire con i recettori del SEC. Ciò significa che le sostanze fitochimiche della cannabis possono avere un impatto diretto su uno dei sistemi regolatori più importanti del corpo umano, ma quali benefici comporta per coloro che soffrono di artrite? Ebbene, gli studi hanno recentemente esplorato il ruolo del SEC come bersaglio terapeutico in queste patologie.

THC e CBD sono i due cannabinoidi maggiormente presenti nelle varietà di cannabis moderne. Queste molecole interagiscono con il SEC in modi differenti. Il THC si lega direttamente ai recettori CB1 e CB2. Produce effetti psicoattivi attivando principalmente i recettori CB1 nel sistema nervoso centrale, portando ad un maggiore rilascio di neurotrasmettitori.

Al contrario, il CBD ha una bassa affinità per entrambi questi siti recettoriali. Tuttavia, questo cannabinoide aumenta i livelli di endocannabinoidi interagendo con enzimi chiave. Il CBD si lega anche al recettore TRPV1, coinvolto nella percezione del dolore. Nei paragrafi successivi esamineremo gli studi scientifici relativi al potenziale impatto dei due cannabinoidi sull'artrite.

THC vs CBD per l'artrite
  • THC ed artrite

Al momento, nessuno studio sull’uomo ha esplorato il ruolo del THC nei pazienti affetti da artrite. Tuttavia, i risultati di studi condotti su altre patologie potrebbero rivelarsi utili per scoprire nuove terapie contro l'artrite. Attualmente, i ricercatori stanno esplorando parallelamente gli effetti della cannabis ad alto contenuto di THC[4] sul dolore neuropatico, sulla qualità del sonno e sul dolore infiammatorio.

Il THC potrebbe anche influenzare positivamente alcuni dei problemi psicologici di cui soffrono i pazienti affetti da artrite. Molti malati manifestano disturbi dell'umore a causa del dolore persistente e della ridotta mobilità. Il THC provoca un aumento acuto dei livelli di dopamina[5] (un neurotrasmettitore associato all'umore) e potrebbe offrire importanti benefici a numerosi pazienti affetti da artrite.

  • CBD e artrite

Ancora una volta, la mancanza di studi clinici non ha permesso di confermare i potenziali benefici del CBD contro l’artrite. Tuttavia, i test su cavie animali offrono qualche indizio riguardo l'effetto di questo cannabinoide sul nostro organismo. I ricercatori stanno cercando di capire in che modo il CBD sia connesso a dolore ed infiammazione[6] negli animali.

Il CBD mostra una scarsa affinità nei confronti dei recettori CB1 e CB2, ma può ostacolare l'azione degli enzimi del SEC. L'enzima idrolasi delle ammidi degli acidi grassi (FAAH) ha il compito di scomporre numerosi endocannabinoidi. I ricercatori stanno attualmente esplorando come l’inibizione degli enzimi FAAH potrebbe aumentare i livelli di endocannabinoidi[7], riducendo di conseguenza dolori ed l’infiammazione.

Oli, spray o creme per l'artrite?

Dopo aver scoperto in che modo i cannabinoidi possono incidere sull'artrite, i ricercatori stanno studiando il modo migliore per usare queste sostanze fitochimiche a tale scopo.

I pazienti che scelgono di utilizzare la cannabis per gestire l'artrite, spesso si domandano: “Come posso usare l'olio di CBD per l'artrite?”, oppure “Dovrei applicare una crema al CBD per trattare il dolore dell'artrite?”. Al momento non è possibile rispondere a tali quesiti. Possiamo solo augurarci che, in futuro, gli scienziati scoprano metodi efficaci per usare la ganja come trattamento contro l'artrite.

I consumatori di cannabis possono assumere gli oli per via orale o sublinguale. In caso di somministrazione per via orale, i cannabinoidi come THC e CBD dovranno attraversare l'apparato digerente ed il fegato li convertirà in diversi metaboliti prima di diffondersi in tutto il corpo. Una volta giunti al fegato, saranno trasformati in nuovi metaboliti, prima di diffondersi nel resto dell'organismo. La somministrazione per via sublinguale (sotto la lingua) introduce i cannabinoidi direttamente nel flusso sanguigno, generando effetti rapidi.

Gli spray e le formule per uso cutaneo possono essere applicati direttamente sulle articolazioni malate, offrendo un sollievo localizzato. Gli spray applicati sulla pelle non garantiscono un alto tasso di assorbimento, poiché i cannabinoidi applicati esternamente agiscono soprattutto sulle cellule cutanee. Tuttavia, i cerotti transdermici potrebbero rappresentare un'ulteriore forma topica con una maggiore efficacia al momento di raggiungere i vasi sanguigni che circondano l'articolazione.

Oli, spray o creme per l'artrite?

La cannabis può essere usata in piena sicurezza per trattare l'artrite?

Secondo gli studi su esseri umani, gli effetti collaterali del THC includono una riduzione delle capacità cognitive[8], mentre gli effetti collaterali del CBD sono principalmente bocca secca, diarrea, inappetenza, sonnolenza e stanchezza.

In genere, la cannabis ha un profilo di sicurezza con pochi effetti collaterali. Tuttavia, il THC può causare disagio psicologico in alcune persone. Questo può creare problemi alle persone predisposte a patologie mentali. Per quanto riguarda il CBD, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che il cannabinoide è generalmente ben tollerato dall'organismo ed esibisce un buon profilo di sicurezza[9].

Reinquadrare la cannabis: Una prospettiva nuova su un'erba antica

Secondo i centri per la prevenzione ed il controllo delle malattie (un'agenzia federale degli Stati Uniti), poco meno della metà degli adulti di età pari o superiore a 65 anni soffre di qualche tipo di artrite clinicamente diagnosticata. Ma più della metà degli adulti negli USA affetti da questa patologia è in età lavorativa (18–64)[10]. Nell'insieme, l'età media dei pazienti che usano cannabis terapeutica nel Paese si aggira intorno ai 45 anni[11]. Questi risultati suggeriscono che gli anziani (più esposti a forme di artrite più gravi a causa delle lesioni accumulate negli anni) sono meno propensi a provare la cannabis terapeutica per alleviare i sintomi.

Ciò potrebbe essere parzialmente spiegato dallo stigma sociale che ancora oggi grava sulla cannabis. Nonostante le generazioni più giovani vedano la pianta in un'ottica differente, le generazioni precedenti risentono ancora fortemente dei residui di una propaganda che risale ai tempi della guerra alla droga di Nixon e all'era della cosiddetta “Reefer Madness”. I progressi scientifici e legislativi stanno però contribuendo a modificare le opinioni all'interno delle frange di popolazione di età più avanzata. Nel 2007, soltanto lo 0,4% degli adulti di età pari o maggiore a 65 anni faceva uso di cannabis. Questa cifra è salita al 2,9% nel 2015[12].

Studi in corso stanno esaminando i composti presenti nella cannabis, inclusi i cannabinoidi (ed eventuali terpeni e flavonoidi) per i loro effetti su disturbi che comportano dolore, infiammazione, deterioramento articolare ed altri sintomi che influenzano la qualità della vita degli anziani.

L'idea di fumare cannabis dissuade molti pazienti anziani dal provare l'erba. Tuttavia, le alternative al fumo potrebbero attrarli maggiormente al consumo. Gli edibili accuratamente dosati e gli oli e gli estratti sapientemente formulati (o anche i vaporizzatori ad alta tecnologia) possono offrire i potenziali benefici della cannabis senza alcuna combustione.

Le linee guida per un consumo responsabile della cannabis sono anch'essi in corso di sviluppo, con la speranza di allontanare la cannabis dallo stereotipo dello “sballone pigro ed irresponsabile”. Attualmente, i Principi del Consumo Responsabile della Cannabis, pubblicati dalla National Organization for the Reform of Marijuana Laws (NORML, organizzazione americana per la riforma della legislazione sulla cannabis), aiutano a tratteggiare un identikit differente dei cittadini che fanno uso di cannabis. I principi comprendono:

  • Solo adulti
  • Non guidare dopo aver fumato
  • Fare attenzione al prossimo
  • Evitare gli abusi
  • Rispettare i diritti altrui
La cannabis può ridurre dolori dell'artrite e infiammazione?

Cannabis per l'artrite: un futuro promettente?

Sfortunatamente, chi soffre di artrite dovrà attendere a lungo prima di ottenere prove scientifiche reali ed inconfutabili. È necessario svolgere indagini accurate su esseri umani per determinare gli effetti della cannabis sui sintomi dell'artrite. Ad ogni modo, il coinvolgimento del SEC in questa patologia dimostra che la cannabis sia un'opzione terapeutica promettente. Se tutto va per il verso giusto, in futuro gli scienziati individueranno i cannabinoidi più efficaci per il trattamento dell'artrite e i metodi di somministrazione capaci di offrire maggior sollievo.

External Resources:
  1. Arthritis-Related Statistics | Data and Statistics | Arthritis | CDC https://www.cdc.gov
  2. Osteoarthritis in Europe: impact on health status, work productivity and use of pharmacotherapies in five European countries | Rheumatology | Oxford Academic https://academic.oup.com
  3. (PDF) Endocannabinoidome https://www.researchgate.net
  4. Cannabis and joints: scientific evidence for the alleviation of osteoarthritis pain by cannabinoids - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
  5. The effects of Δ9-tetrahydrocannabinol on the dopamine system https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  6. CBD for Arthritis Pain: What You Should Know https://www.arthritis.org
  7. Cannabinoid-based drugs targeting CB1 and TRPV1, the sympathetic nervous system, and arthritis | Arthritis Research & Therapy | Full Text https://arthritis-research.biomedcentral.com
  8. Cannabis and joints: scientific evidence for the alleviation of osteoarthritis pain by cannabinoids - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
  9. World Health Organization Reports CBD Oil Is Generally Safe https://www.rtor.org
  10. https://www.cdc.gov/chronicdisease/resources/publications/factsheets/arthritis.htm?CDCAArefVal=https%3A%2F%2Fwww.cdc.gov%2Fchronicdisease%2Fresources%2Fpublications%2Faag%2Farthritis.htm
  11. https://jcannabisresearch.biomedcentral.com/articles/10.1186/s42238-020-00038-w
  12. https://www.royalqueenseeds.com/blog-why-is-there-social-stigma-surrounding-medical-cannabis-n1365
Liberatoria:
Questo contenuto è solo per scopi didattici. Le informazioni fornite sono state tratte da fonti esterne.

Hai più di 18 anni?

I contenuti di RoyalQueenSeeds.com sono adatti solo ad un'utenza adulta e nel rispetto delle leggi locali.

Assicurati di avere un'età consentita dalle leggi vigenti nel tuo paese.

Cliccando su ENTRA, dichiari
di avere
più di 18 anni.