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Differenze tra vaporizzatori e vaporizzatori a penna per cannabis
State per acquistare il vostro primo vaporizzatore? O volete espandere la vostra collezione? In entrambi i casi, vi sarà utile svolgere delle ricerche prima di individuare il modello più idoneo alle vostre esigenze. Per aiutarvi a scegliere, nel presente articolo elencheremo le differenze tra i vaporizzatori e i vaporizzatori a penna.
Indice:
Negli ultimi anni, la vaporizzazione è diventata molto popolare tra i consumatori di cannabis di tutto il mondo. Questo metodo di somministrazione evita la combustione che normalmente si verifica avvicinando la fiamma all'estremità di uno spinello, o ad un braciere. Le basse temperature raggiunte durante la vaporizzazione consentono di preservare l'integrità di cannabinoidi, terpeni ed altre molecole della cannabis, riducendo il rilascio di sottoprodotti potenzialmente nocivi.
Nel complesso, la vaporizzazione permette di assumere marijuana in modo pratico, piacevole e personalizzabile. Moltissimi fan della cannabis hanno già adottato questo metodo ed in commercio sono ormai disponibili innumerevoli dispositivi e modelli differenti; di conseguenza, scegliere un vaporizzatore tra un assortimento così ampio può diventare arduo. Nei paragrafi successivi analizzeremo le differenze tra vaporizzatori e vaporizzatori a penna.
Vaporizzatori vs vaporizzatori a penna: Breve panoramica
Prima di addentrarci nei dettagli, esaminiamo le principali differenze tra i vaporizzatori ed i vaporizzatori a penna. Innanzitutto, entrambi i dispositivi sono in grado di vaporizzare, senza combustione, erbe essiccate, concentrati o e-liquid. Ad ogni modo, le due tipologie si differenziano per complessità, dimensioni e tipo di materiale vaporizzato.
Cominciamo dai vaporizzatori. Questo gruppo di dispositivi comprende un'ampia gamma di modelli. Alcuni sono grandi, altri più piccoli e portatili ed altri ancora hanno forme e dimensioni di una penna. Tuttavia, questi ultimi si distinguono dai vaporizzatori a penna poiché possono essere utilizzati con erbe essiccate, concentrati o entrambi, ma non con cartucce di e-liquid.
D'altro canto, nei vaporizzatori a penna la scelta delle dimensioni e del design è decisamente più limitata. Questi dispositivi sono compatti, eleganti ed hanno, per l'appunto, la forma di una classica penna. Alcuni modelli sono usa e getta e vanno smaltiti appena la cartuccia si esaurisce. Altri possono essere ricaricati o consentono all'utilizzatore di sostituire la cartuccia vuota.
I vaporizzatori a penna hanno un design molto più semplice e sono privi della funzionalità, degli schermi e dei comandi presenti invece nei vaporizzatori più costosi e sofisticati.
Vaporizzatori vs vaporizzatori a penna: I dettagli
Abbiamo appena elencato le prime differenze tra un vaporizzatore ed un vaporizzatore a penna. Di seguito scopriremo nel dettaglio le caratteristiche di ciascuna categoria. Terminata la lettura dell'articolo sarete in grado di individuare con precisione il dispositivo più adatto alle vostre esigenze.
Dimensioni
I vaporizzatori per erbe sono disponibili in tante forme e dimensioni diverse. Ad esempio, i modelli più voluminosi come il Volcano Hybrid della Storz & Bickel pesano poco meno di 2kg ed hanno un'altezza di circa 20cm. I modelli portatili, come il Pax 3, entrano nel palmo di una mano e possono essere inseriti comodamente in tasca. Per finire, i design come il DynaVap M Plus somigliano ad una penna, proprio come i vaporizzatori a penna, pesano appena 21g e sono lunghi solo 8,9cm.
I vaporizzatori a penna hanno dimensioni e forme pressoché uniformi. Sia i modelli monouso che quelli ricaricabili sono piccoli, leggeri e con un design minimalista. Ad esempio, il Vaporizzatore a Penna con CBD della RQS rispecchia i canoni standard della categoria. Composto da una scocca, una cartuccia ed un bocchino, è leggero ed estremamente facile da trasportare.
Impostazioni di temperatura
Un'altra importante differenza tra un vaporizzatore ed un vaporizzatore a penna riguarda il controllo della temperatura. I vaporizzatori da tavolo e portatili consentono di personalizzare diversi parametri, tra cui la temperatura di vaporizzazione. Oltre a rendere ogni boccata più vellutata o corposa, la regolazione della temperatura permette di rispettare il punto di ebollizione di specifici cannabinoidi e terpeni e, quindi, di modulare gli effetti psicoattivi. Alcuni modelli offrono una ristretta gamma di temperature predefinite, mentre altri, come il MIGHTY+, consentono di variare la temperatura con intervalli di +/- 1°C.
Oltre ad esibire un design più essenziale, i vaporizzatori a penna monouso e ricaricabili non sono dotati di comandi per regolare la temperatura. Sono infatti concepiti per vaporizzare cannabis in modo pratico e veloce, senza orpelli né personalizzazioni.
Sistemi di riscaldamento
Un altro elemento che differenzia i vaporizzatori per erbe essiccate dai vaporizzatori a penna è il sistema di riscaldamento. I vaporizzatori per erbe e concentrati sono dotati di riscaldamento a conduzione, a convezione o ibridi. Nel sistema a conduzione, l'elemento riscaldante entra a diretto contatto con l'erba (o il concentrato), mentre il sistema a convezione si avvale dell'aria calda per vaporizzare le sostanze racchiuse nella camera. Come si può facilmente intuire, i sistemi ibridi rappresentano una combinazione dei due metodi.
I vaporizzatori a penna, invece, trasformano il liquido in vapore utilizzando un sistema di riscaldamento a conduzione. La serpentina entra a contatto con l'e-liquid e, riscaldandosi, trasforma il fluido ricco di cannabinoidi in gas. Generalmente, questi dispositivi iniziano a produrre calore durante l'inalazione o quando viene premuto il pulsante di accensione.
Capienza
Esaminando le differenze tra vaporizzatori e vaporizzatori a penna, è opportuno considerare anche la capienza delle due tipologie. I vaporizzatori a penna, sia monouso che ricaricabili, hanno una capacità predeterminata, basata sulla dimensione della cartuccia integrata. Questi prodotti consentono di aspirare un determinato numero di boccate, dopodiché si esauriscono.
I vaporizzatori possiedono camere di diverse dimensioni, a seconda del modello, e possono ospitare una dose variabile di erbe o concentrati. Di solito, la loro capacità va da 0,1g ad un 1g, o anche oltre. La camera non deve necessariamente essere riempita fino all'orlo ad ogni uso, ma lo spazio a disposizione permette di scegliere liberamente il dosaggio.
Accessibilità
I vaporizzatori a penna possono essere acquistati anche nei dispensari. Nelle regioni in cui la cannabis è ancora illegale, come il Regno Unito, è possibile trovare penne che contengono esclusivamente CBD. Le cartucce e le penne monouso che contengono THC sono molto più difficili da reperire negli Stati che proibiscono l'uso di marijuana.
Viceversa, i vaporizzatori per erbe sono molto più facili da ricaricare. Molti consumatori hanno la fortuna di potersi rifornire presso i dispensari e coffeeshop locali. Tutti gli altri possono rivolgersi ai coltivatori o coltivare cannabis autonomamente.
Discrezione
Il livello di discrezione varia in base ai modelli di vaporizzatore. I dispositivi piccoli e minimali sono più facili da custodire in tasca e passano pressoché inosservati quando vengono utilizzati in pubblico.
Grazie alle dimensioni compatte ed al design essenziale, anche i vaporizzatori a penna risultano molto discreti. Tuttavia, entrambe le tipologie sprigionano fragranze intense che possono attirare l'attenzione. Se non volete attirare sguardi indiscreti, scegliete un'area isolata prima di iniziare ad aspirare boccate dal vostro vaporizzatore.
E a proposito di discrezione, alcune cartucce per vaporizzatori a penna hanno il vantaggio di contenere essenze che mascherano l'odore della cannabis. Di conseguenza, con questi dispositivi è possibile vaporizzare anche in luoghi affollati, senza insospettire i passanti.
Rapidità
Quindi, qual è la differenza tra un vaporizzatore ed un vaporizzatore a penna in termini di velocità? In questo ambito, i vaporizzatori a penna sono sicuramente vincenti. Questi modelli sono progettati per aspirare boccate immediate, senza dover impostare alcun parametro. Non avete nemmeno bisogno di ricaricarli.
Quando si utilizza un vaporizzatore per erbe, invece, è necessario introdurre l'erba o il concentrato nell'apposita camera di riscaldamento, impostare la temperatura ed attendere che il dispositivo si riscaldi.
Durata delle batterie
Di solito, i vaporizzatori a penna sono dotati di batterie più piccole, ma non possiedono schermi LED o altre funzionalità che possano consumare molta energia. In media, un vaporizzatore a penna con CBD può essere ricaricato nel giro di quattro ore, che corrispondono a circa due ore di utilizzo.
I vaporizzatori per erbe possiedono batterie con durata e prestazioni differenziate. Il Pax 3, ad esempio, è dotato di batteria da 3500mah, che si ricarica completamente nel giro di 100 minuti ed offre un'ora e mezza di utilizzo continuativo.
Pulizia
Quali sono le altre differenze tra un vaporizzatore ed un vaporizzatore a penna? Non possiamo astenerci dall'aggiungere la pulizia! I vaporizzatori a penna monouso non richiedono alcuna pulizia. Nei modelli ricaricabili, invece, è importante rimuovere ogni residuo dal punto di aggancio ogni volta che si sostituisce la cartuccia.
Dopo ogni utilizzo è consigliabile pulire il dispositivo per eliminare eventuali detriti, mentre una pulizia più approfondita ogni 1–2 settimane rimuoverà ogni accumulo di sporcizia, ottimizzando le prestazioni del vaporizzatore e prolungandone la durata.
Vaporizzatori vs vaporizzatori a penna: quale scegliere?
Dunque, quale delle due opzioni vi entusiasma di più? Amate la velocità, la semplicità ed il minimalismo dei vaporizzatori a penna? Oppure preferite avere a disposizione maggiori funzionalità ed impostazioni personalizzate? Se non avete ancora le idee chiare, provateli entrambi e scegliete quello più adatto alle vostre necessità!