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By Luke Sumpter


L'ambiente in cui avete organizzato la vostra coltivazione idroponica potrebbe sembrarvi un rifugio sicuro ed inattaccabile: avete il completo controllo del ciclo di illuminazione, della temperatura e potete regolare a vostro piacimento la somministrazione di sostanze nutritive. Ma non adagiatevi sugli allori. Anche chi coltiva con sistemi idroponici deve affrontare il problema dei parassiti. Gli insetti dannosi sono molto più diffusi negli spazi aperti, ma spesso strisciano, volano e si insinuano anche negli ambienti di coltivazione indoor. Nonostante l'impegno e le strategie per sigillare finestre, ventole ed altre possibili entrate, i parassiti possono penetrare all'interno attraverso numerosi vettori, tra cui attrezzature, indumenti e substrati di coltivazione.

Individuare ed eliminare i parassiti in una piantagione di cannabis idroponica

Dunque, contro quali minacce dovrete combattere? Avendone l'opportunità, diversi tipi di parassiti si precipiterebbero a masticare radici, steli e foglie della cannabis. Ma sei specie, in particolare, riescono a penetrare più facilmente negli spazi di coltivazione idroponica e a banchettare con le piante di cannabis.

Di seguito, scopriremo tutto ciò che c'è da sapere su queste creature, nonché come individuarle ed allontanarle dall'area di coltivazione.

Afidi

Questi minuscoli insetti succhiatori di linfa prendono di mira il floema, il sistema vascolare delle piante. Questo apparato ha il compito di distribuire acqua e sostanze nutritive in ogni parte della pianta. Gli afidi utilizzano il loro apparato boccale per penetrare nel tessuto vegetale ed aspirare il prezioso liquido.

Una manciata di afidi può nutrirsi della pianta senza danneggiarla in modo grave, ma questi insetti si moltiplicano velocemente. Riproducendosi in modo incontrollato, possono arrivare a prelevare tutta la linfa della pianta. Senza un'adeguata quantità di sostanze nutritive, le piante di cannabis coltivate in idroponica si indeboliscono e rallentano il loro sviluppo. Esistono circa 5.000 specie di afidi, ciascuna delle quali predilige un particolare genere di pianta. L'afide della canapa (Phorodon cannabis) ha appunto una passione sfrenata per la linfa della cannabis.

Afidi
Come individuare gli afidi

Gli afidi della cannabis sono tutt'altro che discreti: questi insetti lasciano infatti segni molto evidenti nei punti in cui aspirano la linfa della pianta. Ma forse il segnale più evidente è l'afide stesso! Gli afidi tendono a raggrupparsi sugli steli e sulle foglie, e soprattutto sulla parte inferiore delle foglie a ventaglio, per proteggersi dai raggi del sole.

Gli altri sintomi di un'infestazione di afidi includono:

  • Frammenti bianchi di pelle (muta) sulle foglie
  • Accumuli di linfa appiccicosa sulle foglie
  • Crescita rallentata
  • Foglie ingiallite
Come trattare gli afidi

Come intervenire per eliminare gli afidi dalla propria piantagione idroponica? Di seguito elenchiamo i metodi più efficaci:

  • Defogliare: Usate un paio di cesoie da potatura per tagliare e rimuovere i rami e le foglie più colpite dagli insetti
  • Insetticida biologico: Usate un insetticida organico, come Essentria IC3 e Spinosad, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
  • Olio di neem: Mescolate 1 cucchiaino di olio di neem e 4–5 gocce di tensioattivo in 1 litri di acqua calda, dopodiché spruzzate il liquido sulla pianta, usando un nebulizzatore.

Afidi delle radici

Gli afidi delle radici sono simili agli afidi che vivono in superficie. Anziché succhiare la linfa da foglie e steli, questi insetti colpiscono prevalentemente le radici. Tuttavia, il loro ciclo di vita inizia sulle parti aeree della pianta. Non appena le uova si schiudono, queste piccole creature si spostano verso il basso. Ebbene sì, gli afidi delle radici possono infestare anche le piante di cannabis coltivate con sistemi idroponici!

Afidi delle radici
Come individuare gli afidi delle radici

Gli afidi delle radici sono più semplici da individuare per chi coltiva con impianti idroponici. Mentre i coltivatori su terreno non possono scrutare nella rizosfera, chi coltiva in idroponica può facilmente osservare l'apparato radicale degli esemplari.

Ecco i segni di un'infestazione di afidi delle radici:

  • Minuscoli insetti di colore bianco sulle radici della pianta
  • Materiale bianco, simile a gesso, sulle radici
  • Crescita rallentata
  • Foglie appassite e perdita di vigore
Come trattare gli afidi delle radici

Per eliminare gli afidi delle radici da una piantagione coltivata in idroponica, fibra di cocco o lana di roccia, occorre agire con determinazione, ma anche con cautela:

  • Immersione depurativa: Riempite un secchio con una soluzione contenente sapone insetticida. Prelevate le piante tenendole per il vaso, ed immergete le radici prima nella soluzione e poi in un secchio di acqua pulita.
  • Pulizia: Dopo aver prelevato le piante, disinfettate accuratamente l'impianto idroponico con una soluzione di acqua ossigenata al 3%.

Tetranichidi (ragnetti rossi)

I ragni rossi proliferano spesso nelle piantagioni di cannabis coltivate con metodi idroponici. Nonostante il nome, si tratta in realtà di acari. Il termine “ragno” deriva dal fatto che questi insetti producono ragnatele per proteggere le loro colonie dai predatori. Queste microscopiche creature si posizionano sulla parte inferiore delle foglie, perforando il tessuto vegetale per nutrirsi delle cellule. Una colonia di ragni rossi di dimensioni notevoli può causare gravi danni alle piante.

Ragni rossi
Come individuare i ragni rossi

Per fortuna, i ragni rossi lasciano segni inconfondibili, quindi è molto facile individuarli tempestivamente.

Ecco cosa cercare:

  • Ragni rossi sulla pianta
  • Ragnatele
  • Uova, che hanno l'aspetto di piccoli granelli bianchi
  • Crescita rallentata
Come trattare i ragni rossi

Appena scoprite la presenza di ragni rossi, dovete intervenire subito! Seguite i consigli elencati qui sotto per debellare immediatamente l'infestazione:

  • Ridurre la temperatura: I ragnetti rossi amano il caldo, quindi cercate di mantenere una temperatura costante di 20 °C od inferiore[1] nel vostro spazio di coltivazione idroponica.
  • Potare: Eliminate foglie e rami ricoperti di ragnatele e uova, per evitare la proliferazione dei ragni rossi.
  • Insetti predatori: Introducete insetti benefici, come le coccinelle, nella vostra serra o politunnel idroponico (come è facile intuire, questa opzione è poco adatta agli spazi indoor).
  • Sapone insetticida: Applicate un sapone insetticida sulle aree colpite, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto.

Sciaridi

Sebbene agli occhi di chi coltiva cannabis idroponica possano rappresentare un problema, gli sciaridi svolgono un ruolo fondamentale nell'ecosistema. Questi insetti si nutrono infatti dei funghi presenti nel terreno, contribuiscono a decomporre il materiale organico e possono persino trasportare polline e spore fungine. Nonostante la loro importante funzione, le larve degli sciaridi hanno la pessima abitudine di danneggiare le radici della cannabis. Inoltre, gli esemplari adulti possono veicolare malattie, come lo “smorzamento” (“damping-off”), che distrugge le plantule.

Sciaridi
Come individuare gli sciaridi[

Un'infestazione di sciaridi può essere individuata piuttosto facilmente in una piantagione di cannabis idroponica.

Ecco i sintomi:

  • Sciaridi striscianti attorno all'apparato radicale
  • Vermi accanto alle radici
  • Foglie pallide, con macchie
  • Punte delle foglie di colore marrone
  • Piante mature appassite o flosce
  • Plantule collassate
Come trattare gli sciaridi

Come fare per allontanare gli sciaridi da un impianto idroponico? Di seguito indichiamo alcune opzioni:

  • Trappole adesive: Sistemate queste trappole nei pressi di secchi e cisterne dell'impianto idroponico.
  • Batteri benefici: Applicate una soluzione contenente Bacillus thuringiensis israelensis sull'apparato radicale, per eliminare gli sciaridi.

Mosche bianche

Anche le mosche bianche si nutrono di linfa e si posizionano sulla parte inferiore delle foglie. Dopo aver prelevato la linfa della pianta, producono una sostanza appiccicosa che, accumulandosi, attira altri parassiti e contribuisce alla formazione di muffa. Le mosche bianche possono penetrare attraverso le ventole o entrare semplicemente da porte o finestre aperte, per poi depositare gruppi di 30–40 uova sulle foglie delle piante di cannabis.

Mosche bianche
Come individuare le mosche bianche

Come gli afidi, anche le mosche bianche perforano il tessuto vegetale della cannabis ed aspirano la linfa, provocando una serie di sintomi analoghi.

I principali segnali di un'infestazione di mosche bianche sono:

  • Presenza di mosche bianche attorno alla chioma delle piante
  • Gruppi di uova bianche sulla parte inferiore delle foglie
  • Macchie bianche sulla parte superiore delle foglie a ventaglio
  • Ingiallimento delle foglie
  • Perdita di vigore
Come trattare le mosche bianche

Le mosche bianche stanno danneggiando le vostre piante di cannabis coltivate in idroponica? Seguite questi suggerimenti per sbarazzarvi rapidamente di questi insetti:

  • Insetti predatori: Le coccinelle si cibano di mosche bianche e possono quindi essere introdotte in serre e politunnel.
  • Strofinaccio: Se le mosche bianche hanno invaso solo una o due piante, usate uno strofinaccio umido per rimuovere le uova, gettandole lontano dall'area di coltivazione.
  • Olio di neem: Anche in questo caso, il buon vecchio olio di neem si dimostra un valido alleato; diluitelo ed applicatelo sulle piante usando un nebulizzatore.
  • Essentria IC3: Usate questo mix di oli per orticoltura seguendo le istruzioni sulla confezione, applicandolo quotidianamente fino alla completa scomparsa dell'infestazione.

Tripidi

I tripidi amano gli ambienti di coltivazione indoor. Le temperature miti, l'illuminazione costante e l'abbondanza di acqua negli impianti idroponici rappresentano un vero paradiso per queste creature. Sorpresa: i tripidi hanno anche un debole per la linfa della cannabis. Pensateci bene. Questa sostanza contiene tutto il nutrimento necessario per lo sviluppo di una pianta. Perché dovrebbero rinunciarvi?

Oltre a costituire una minaccia fisica diretta per le piante coltivate in idroponica, i tripidi possono trasportare virus pericolosi per le piante. È quindi fondamentale tenerli il più distante possibile dalla piantagione.

Tripidi
Come individuare i tripidi

Le vostre piante hanno un pessimo aspetto. Come fare per capire se si tratta di un'infestazione di tripidi? Ecco i segnali rivelatori:

  • Foglie distorte
  • Foglie incurvate, arrotolate o ripiegate
  • Macchie irregolari color bronzo e argento
  • Presenza dei tripidi stessi—piccoli insetti di colore giallo-bianco, con o senza ali, a seconda della fase di vita
Come trattare i tripidi

La piantagione è invasa dai tripidi? Non lasciate che questi insetti danneggino ulteriormente i vostri esemplari. Adottate queste misure per tenere sotto controllo l'infestazione e recuperare la vostra piantagione idroponica:

  • Trappole adesive: Appendete delle trappole adesive sul soffitto della vostra tenda per la coltivazione, lasciandole dondolare in prossimità della chioma.
  • Olio di neem: Applicate una soluzione di olio di neem diluita e lasciate agire questo portentoso olio vegetale.
  • Spray alternativi: I prodotti contenenti acidi grassi del piretro e oli vegetali sono altre ottime soluzioni per eliminare i tripidi.
  • Insetti predatori: Utilizzate acari predatori, come Amblyseius swirskii[2] e Neoseiulus cucumeris[3].

I parassiti minacciano la vostra piantagione idroponica? — Passate al contrattacco!

Ecco fatto: a questo punto avrete acquisito tutte le nozioni utili per difendere le vostre piante di cannabis coltivate in idroponica dai sei parassiti più temibili. Ricordate: solo perché state coltivando in un ambiente confortevole indoor, non significa che gli insetti dannosi non possano entrare. Cercate di mantenere l'area di coltivazione sempre pulita e ordinata, e controllare regolarmente sia gli esemplari che l'impianto idroponico. Individuando tempestivamente i segnali di un'infestazione, avrete maggiori possibilità di salvare le vostre preziose piante.

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Questo contenuto è solo per scopi didattici. Le informazioni fornite sono state tratte da fonti esterne.

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