Guida alla coltivazione della cannabis di Royal Queen Seeds

By Luke Sumpter


Hai iniziato a coltivare ganja con grandi aspettative. Ora, uno degli esemplari ha assunto un aspetto malandato. Forse ti stai chiedendo: “Perché la mia pianta di ganja sta morendo?”.

Ma soprattutto, come intervenire? Prima di tutto, non farti prendere dal panico! Gli ostacoli sono una componente inevitabile del processo di coltivazione. Dopo aver riacquistato la calma e preso atto della situazione, è il momento di risolvere il problema. Una pianta di marijuana può apparire malata per diversi motivi e per ogni causa esiste un'apposita soluzione. Di seguito, ti spiegheremo dettagliatamente come recuperare una pianta di ganja, concentrandoci su 8 passaggi essenziali.

Riportare in vita una pianta di ganja morente

Per determinare le cause del malessere della pianta, e quindi risolvere il problema, consigliamo di tenere un diario della cannabis. Annotando regolarmente le tue osservazioni, riuscirai a collegare i sintomi alle cause, giungendo rapidamente alla soluzione. Usa questo semplice strumento per registrare i dati relativi alla crescita e al comportamento degli esemplari settimana dopo settimana, e per prendere nota di eventuali sintomi, parassiti o possibili carenze.

Detto questo, procediamo ad elencare i passaggi per individuare e recuperare una pianta di marijuana malata. Alla fine di questa guida, avrai acquisito tutte le informazioni necessarie per risanare un esemplare morente.

Fase 1: Analizzare i sintomi

Le piante di cannabis stressate o malate esibiscono un'ampia gamma di sintomi.

La velocità con cui un sintomo appare è di per sé significativo. È apparso tutto nel giro di poche ore, o i sintomi si sono aggravati con il passare del tempo?

Qui sotto indichiamo i primi sintomi sviluppati dalle piante di cannabis malate e alcuni metodi semplici e veloci per risolverli.

  • Foglie ingiallite

Le foglie ingiallite possono emergere per svariate ragioni, ad esempio errori nella somministrazione di acqua, sostanze nutritive o illuminazione.

Irrigazione eccessiva

I coltivatori principianti tendono a preoccuparsi eccessivamente per le proprie piante. Nel tentativo di soddisfare ogni loro necessità, potrebbero annaffiarle troppo spesso, saturando il substrato ad ogni irrigazione. Ciò può soffocare le radici e renderle suscettibili all'attacco di patogeni e a malattie come il marciume radicale.

Foglie ingiallite

Irrigazione insufficiente

L'irrigazione insufficiente riflette un problema totalmente opposto, poiché deriva principalmente dalla negligenza. Spesso le piante si disidratano quando il coltivatore si assenta per lunghi periodi o durante forti ondate di calore. In condizioni di caldo estremo, la mancata somministrazione di acqua per uno o due giorni può avere ripercussioni devastanti sulla salute di una pianta.

Foglie ingiallite

Carenza di azoto

Questo macronutriente essenziale è un componente chiave degli amminoacidi (elementi costitutivi delle proteine), ed una parte importante della molecola clorofilla, il pigmento responsabile della fotosintesi. La mancanza di questa molecola, causata da concimazione inadeguata, può provocare una carenza di azoto, e il conseguente ingiallimento delle foglie. Questo antiestetico colore appare inizialmente nella parte bassa della pianta e si diffonde progressivamente verso l'alto.

Fortunatamente, hai molte fonti di azoto a tua disposizione. Inizia applicando uno spray fogliare liquido a base di alghe seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Successivamente, somministra le Easy Grow Booster Tablets, che apporteranno una dose bilanciata di sostanze nutritive per tutta la durata della fase vegetativa.

Foglie ingiallite

Bruciatura da nutrienti

La bruciatura da nutrienti è causata da una somministrazione eccessiva di sostanze nutritive. Se lo scarso nutrimento può provocare carenze, un eccesso può generare effetti tossici, con conseguente colorazione verde scuro delle foglie e sfumature gialle/marroni sulle punte.

Questo problema si verifica quando i coltivatori somministrano le formule nutritive in concentrazioni superiori rispetto alle dosi raccomandate o applicano compost non adeguatamente degradato nelle loro aiuole outdoor.

Per risolvere una bruciatura da nutrienti, dovrai risciacquare il terreno immediatamente, usando acqua a pH bilanciato. Interrompi la somministrazione di nutrimento fino alla remissione dei sintomi, in modo che l'esemplare esaurisca le sostanze in eccesso. Dopodiché, dovrai rivalutare il tuo programma di alimentazione. Segui le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto per evitare di ripetere lo stesso sbaglio. Se sono state proprio le istruzioni ad indurti in errore, dimezza le dosi raccomandate.

Foglie ingiallite
  • Allungamento

L'allungamento (o “stretching”) può rendere le piante di cannabis strutturalmente instabili ed aumentare il rischio di ribaltamento. Anche se alcune varietà tendono a crescere maggiormente in verticale rispetto ad altre, questo sintomo deriva principalmente da fattori ambientali. Se le plantule stanno diventando delle “spilungone”, o gli esemplari in fase vegetativa iniziano ad allungarsi eccessivamente, probabilmente è necessario cambiare la disposizione delle lampade.

La mancata esposizione alla luce induce le piante a crescere verticalmente, nel disperato tentativo di raggiungere la fonte luminosa.

Anche il calore eccessivo può rendere le piante estremamente affusolate. Ti consigliamo di installare un termo-igrometro nella tua grow-room: si tratta di uno strumento molto utile, in grado di misurare sia la temperatura che il tasso di umidità nella stanza. L'obiettivo è mantenere la temperatura a 19–20°C durante il giorno, e a 13°C di notte. Utilizza le ventole per regolare questi parametri o, in condizioni estreme, un condizionatore.

Tieni presente che molte varietà di cannabis attraversano una fase di allungamento nelle prime settimane di fioritura, durante le quali aumentano notevolmente di volume. Ciò non rappresenta uno svantaggio, ma gli esemplari già molto alti durante la fase vegetativa hanno maggior probabilità di ribaltarsi all'inizio della fioritura. In questi casi, è importante preparare delle strutture di supporto da applicare all'occorrenza.

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  • Crescita interrotta

Un'interruzione della crescita può far apparire malate le piante e compromettere i rendimenti finali. Lo sviluppo di una pianta può subire rallentamenti o interruzioni per diverse ragioni. Ecco come intervenire rapidamente in ogni circostanza:

Mancanza di nutrimento In questo caso, emergono anche altri segni di carenza nutritiva. Applica dosi regolari di Easy Boost e aggiungi funghi micorrizici nell'annaffiatura.
Carenza di calcio Una carenza di questa sostanza può causare un'interruzione della crescita. Potresti notare anche una perdita di pigmento e un arricciamento nelle foglie più giovani. Applica un integratore di Calcio e Magnesio, seguendo le istruzioni del produttore.
Illuminazione inadeguata Durante la fase vegetativa, sottoponi le piante ad un ciclo di illuminazione composto da 18 ore di luce e 6 ore di oscurità. Assicurati che le lampade indoor siano installate e posizionate correttamente.
Stress da travaso Limita il numero di travasi durante il ciclo di crescita di una pianta. Idealmente, dovresti trasferire le plantule sane direttamente nel loro contenitore finale, sufficientemente spazioso.
Crescita interrotta
  • Cime non completamente sviluppate

I fiori piccoli, inconsistenti e sottosviluppati, chiamati anche “cime popcorn”, sono tutt'altro che piacevoli alla vista. Segui i consigli elencati di seguito per evitare di ottenere cime popcorn:

Defogliare La defogliazione migliora l'esposizione alla luce e la ventilazione delle cime, che altrimenti resterebbero oscurate dalla folta chioma della pianta.
Alimentare correttamente È importante mantenere le piante ben nutrite, somministrando una formula contenente dosi elevate di potassio e fosforo, appositamente ideata per la fase di fioritura, come le Easy Bloom Booster Tablets.
Allontanare i parassiti Lo stress causato da un attacco parassitario può indurre la pianta a produrre cime di scarsa qualità. Adotta delle tecniche di lotta biologica per tenere sotto controllo gli agenti patogeni.
Cime non completamente sviluppate
  • Foglie incurvate verso l'alto

Hai notato delle foglie incurvate verso l'alto nei tuoi esemplari di cannabis? Questa condizione è chiamata “canoeing” da alcuni coltivatori, poiché le foglie assumono la forma concava, tipica di una canoa.

Le temperature troppo elevate, o eccessivamente rigide, possono indurre le foglie ad incurvarsi verso l'alto e rallentare lo sviluppo dell'intera pianta. Cerca di mantenere temperature di 22–28°C durante la fase vegetativa, e di 20–26°C durante la fioritura.

Foglie incurvate verso l'alto
  • Oidio

Le macchie bianche sulle foglie a ventaglio e sulle foglie adiacenti alle cime indicano la presenza di oidio, una malattia fungina che, negli stadi più avanzati, può causare seri danni alle piante. I sintomi di questa patologia includono crescita rallentata, foglie distorte ed infezioni nei tessuti appena formati. Per estirpare questa muffa prima che devasti la piantagione, hai a disposizione le seguenti opzioni:

  • Pulire regolarmente le foglie con un tovagliolo di carta inumidito
  • Applicare uno spray fogliare a base di olio di neem
  • Mescolare 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio in 4,5 litri di acqua, e nebulizzare sulle foglie la soluzione ottenuta
Oidio

Fase 2: Analizzare il calendario delle irrigazioni

Sia la somministrazione eccessiva di acqua che l'irrigazione insufficiente possono donare alle piante un aspetto malato ed agonizzante. Tuttavia, esistono diverse strategie per rianimare gli esemplari.

  • Aggiorna regolarmente il tuo diario

Annotando su un diario tutte le operazioni relative alla coltivazione della cannabis, potrai monitorare anche la somministrazione dell'acqua. Registrando di volta in volta la quantità d'acqua fornita, riuscirai ad individuare il fabbisogno ideale per gli esemplari. Se le piante mostrano sintomi di irrigazione eccessiva o insufficiente, dovrai variare la quantità d'acqua o la frequenza di somministrazione.

  • Come recuperare una pianta annaffiata eccessivamente

I principali sintomi di un'irrigazione eccessiva comprendono:

Foglie cadenti Crescita rallentata
Foglie ingiallite

Innanzitutto, cerca di migliorare il drenaggio del substrato. Elimina l'eventuale acqua stagnante dai sottovasi. Sistema il vaso su uno strato di ghiaia o argilla espansa, in modo che l'acqua in eccesso possa defluire dal fondo del recipiente.

Dopodiché, smetti di annaffiare eccessivamente le piante! Consulta il tuo diario per individuare gli errori commessi. Prendi nota del tempo impiegato dalle piante per raggiungere tale stato.

Puoi anche pesare i vasi quando sono completamente asciutti e subito dopo aver somministrato acqua, per valutare all'occorrenza il grado di saturazione del substrato. Annota le cifre sul diario ed usale per capire quando effettuare la successiva irrigazione.

Come recuperare una pianta annaffiata eccessivamente
  • Come recuperare una pianta disidratata

Le piante disidratate assumono un aspetto malandato, ma possono essere recuperate facilmente se la carenza d'acqua viene individuata subito. Ecco i sintomi di un'irrigazione insufficiente:

Suolo estremamente arido Foglie avvizzite
Foglie secche, friabili

Anche in questo caso, la soluzione è piuttosto ovvia: le piante hanno bisogno di più acqua! Controlla il diario, e pianifica un paio di irrigazioni aggiuntive nell'arco della settimana. Inizia saturando completamente il substrato, in modo che il 15% dell'acqua fuoriesca dal fondo del vaso. Successivamente, usa il “test del dito” per determinare le irrigazioni future. Se non hai tempo di seguire uno schema di irrigazione costante, puoi installare un sistema di irrigazione a goccia per mantenere le piante idratate.

Se gli esemplari continuano a mostrare segni di disidratazione, dovrai rivalutare le dimensioni dei vasi. Le piante mature, collocate in vasi troppo piccoli, tendono ad assorbire l'acqua molto rapidamente. Se il problema persiste, trasferisci gli esemplari in recipienti più ampi.

Come recuperare una pianta disidratata

Fase 3: Analizzare l'alimentazione

Per crescere sane e forti, le piante di cannabis hanno bisogno di determinate quantità di macro e micronutrienti. Tuttavia, un eccesso o una scarsità di sostanze nutritive possono provocare intossicazioni o carenze. Se gli esemplari sviluppano sintomi riconducibili a tali condizioni, dovrai rivalutare il tuo piano di alimentazione.

  • Consulta regolarmente il diario

Se stai già annotando in un diario le tue operazioni di coltivazione, puoi semplicemente recuperare i dati registrati in precedenza relativi alle dosi ed ai tempi di somministrazione. Hai effettuato qualche modifica nel programma di alimentazione? Hai dimenticato una somministrazione?

  • Controlla le proporzioni di azoto-fosforo-potassio (NPK)

Se il piano di alimentazione sembra corretto, controlla i prodotti che stai utilizzando, assicurandoti che soddisfino le esigenze delle tue piante. La cannabis ha bisogno di diverse sostanze nutritive per mantenersi in buona salute, ma le più importanti in assoluto sono i 3 macronutrienti NPK: azoto (N), fosforo (P) e potassio (K).

È necessario fornire agli esemplari specifiche quantità di macronutrienti a seconda della fase di sviluppo. Le piante avranno bisogno di dosi elevate di azoto per supportare la crescita delle foglie durante la fase vegetativa e grandi quantità di fosforo e potassio per favorire lo sviluppo dei fiori.

Ad ogni modo, i sintomi di carenza possono emergere anche quando tutte le sostanze nutritive vengono somministrate correttamente. Il cosiddetto blocco dei nutrienti si verifica quando il pH del terreno diventa eccessivamente acido o alcalino ed impedisce alle radici di assimilare le molecole nutritive essenziali.

I sintomi di blocco delle sostanze nutritive sono simili a quelli di una normale carenza. Le piante assumono una colorazione gialla o marrone, e le foglie tendono ad incurvarsi verso l'alto. Per determinare la causa del problema, è necessario utilizzare un misuratore di pH. Analizza il tuo substrato con questo dispositivo, e somministra un prodotto per regolare il pH, in modo che il valore rientri nell'intervallo tra 6,0 e 6,5.

  • Come risolvere una concimazione eccessiva

L'eccessiva somministrazione di fertilizzante può causare una bruciatura da nutrienti nelle piante. Dal momento che l'azoto è uno degli ingredienti principali nei prodotti fertilizzanti, la bruciatura da nutrienti spesso si manifesta sotto forma di intossicazione da azoto. I sintomi di questa condizione comprendono:

Foglie di un verde molto scuro Punte delle foglie piegate
Steli o rami color rosso scuro o viola Estremità dei calici ingiallite o decomposte

Come primo intervento, è necessario ridurre immediatamente la somministrazione di sostanze nutritive. Dopodiché, risciacquare il substrato con acqua a pH bilanciato, per rimuovere i sali in eccesso, ed aggiungere un apposito detergente enzimatico. In seguito, ti consigliamo di usare un misuratore di residuo fisso (TDS), per calcolare le parti per milione (PPM) nell'acqua che defluisce sul fondo del vaso dopo l'irrigazione ed evitare eccessive somministrazioni di fertilizzante.

Come risolvere una concimazione eccessiva

Fase 4: Analizza il substrato di coltivazione

Se le tue piante appaiono malate, dovrai controllare attentamente il substrato di coltivazione. I sintomi di una carenza nutritiva, e di un'irrigazione eccessiva, possono essere causati anche da un terreno di scarsa qualità.

Alcuni terricci e compost sono formulati per specifiche tipologie di piante. Assicurati di non acquistare per errore una confezione di substrato a pH acido!

Altri substrati e compost sono semplicemente scadenti. Quelli troppo compatti impediscono alle radici di espandersi e penetrare in profondità. Inoltre, riducono il drenaggio e la ventilazione, aumentando il rischio di muffa e infezioni parassitarie. Se il tuo compost sembra eccessivamente compatto, prova a trasferire le piante in un substrato di qualità superiore.

Se stai travasando una varietà fotoperiodica nel tentativo di recuperarla, puoi creare un super suolo con le tue mani per riportarla in vita. Se si tratta di una varietà autofiorente, dovrai seguire un approccio diverso. Le autofiorenti hanno infatti bisogno di minime quantità di sostanze nutritive. Segui la nostra ricetta per creare un terriccio adatto alle autofiorenti, contenente un mix di torba, compost, perlite e vermiculite.

Se hai spazio a disposizione nel tuo giardino, il compostaggio rappresenta una soluzione ideale per riciclare gli scarti vegetali e gli avanzi di cibo. Nel giro di qualche mese, potrai trasformare questi resti organici in un terriccio altamente nutritivo per migliorare la fertilità del substrato di coltivazione. Se non possiedi un giardino, puoi sistemare un piccolo bidone sotto il lavandino e trasformare residui di cibo, bustine del tè e gusci d'uovo in vermicompost da somministrare come integratore nutritivo alle piante affette da carenze.

  • Attenzione all'Aminopyralid

Hai scelto il miglior compost possibile, con una perfetta proporzione di NPK per la fase vegetativa, ricco di materiale organico per nutrire i microrganismi benefici e perlite per una ventilazione ottimale. Tuttavia, le tue piante sembrano ancora malate. Se hai controllato il livello di pH e stai somministrando correttamente acqua e sostanze nutritive, potresti avere a che fare con un nemico invisibile.

L'Aminopyralid, noto anche come AP, distrugge le speranze di migliaia di coltivatori ogni anno. Questo erbicida attraversa l'apparato digerente di mucche e cavalli e spesso finisce per contaminare il compost. Se le piante hanno un aspetto ingiallito, decadente, con foglie deformi, potrebbere essere colpa dell'AP.

Per evitare questa situazione, contatta il tuo fornitore di compost, chiedendo informazioni sulla provenienza del letame e se esso viene analizzato per verificare la presenza di AP. Meglio ancora, inizia a creare una pila di compost da solo, per eliminare qualsiasi rischio. Fortunatamente, i microbi scompongono l'AP nel giro di un anno. Inoltre, l'erbicida non attacca le graminacee. Comincia quindi a piantare un po' di granturco ed utilizza il substrato come d'abitudine nella stagione successiva.

Attenzione all'Aminopyralid

Fase 5: Analizzare l'ambiente

Diversi fattori ambientali possono influire sulla salute delle piante. La cannabis predilige specifici intervalli di temperatura e livelli di umidità. Quando tali parametri fluttuano, gli esemplari possono ammalarsi o ridurre la loro capacità produttiva. Puoi usare un termo-igrometro digitale all'interno del tuo spazio di coltivazione, per misurare contemporaneamente temperatura ed umidità.

  • Umidità

L'umidità relativa (RH) si riferisce alla quantità d'acqua presente nell'aria ad una determinata temperatura. I livelli di umidità eccessivi favoriscono lo sviluppo di funghi e muffe, che si propagano facilmente tra i fiori di cannabis umidi e ricchi di resina. Per evitare tali malattie, e i relativi sintomi, cerca di mantenere i seguenti tassi di umidità relativa:

Plantule e cloni: 65–70%
Fase vegetativa: 40–70%
Fase di fioritura: 40–50%

In ambienti indoor, puoi controllare il livello di umidità usando ventole, umidificatori e deumidificatori. Anche se non puoi controllare le condizioni climatiche outdoor, puoi comunque regolare il tasso di umidità all'interno di serre e polytunnel, applicando le stesse tecniche usate negli spazi indoor.

  • Temperatura

Le piante di cannabis offrono prestazioni migliori se coltivate a determinati intervalli di temperatura. Un ambiente troppo caldo, o troppo freddo, può causare stress e rallentare la crescita degli esemplari. Di seguito indichiamo le temperature diurne ideali:

Plantule e cloni: 20–25°C
Fase vegetativa: 22–28°C
Fase di fioritura: 20–26°C
  • Le piante possono riprendersi dallo stress da calore?

Le piante di cannabis esposte a temperature elevate per periodi prolungati, possono stressarsi enormemente. I sintomi dello stress da calore includono: crescita rallentata, aspetto asciutto e raggrinzito e/o foglie arricciate. È possibile recuperare un esemplare stressato e regolare la temperatura all'interno della grow room seguendo queste procedure:

  • Sistemare ventole oscillanti nello spazio di coltivazione
  • Installare un impianto di aria condizionata
  • Installare un sistema di aspirazione
  • Spostare gli esemplari outdoor, in un angolo fresco, esposte ad una leggera brezza.

Per risparmiare tempo e fatica, puoi collegare le ventole o l'unità di aria condizionata ad un sensore per automatizzare il controllo della temperatura.

Le piante possono riprendersi dallo stress da calore?

Fase 6: Analizzare l'allestimento della grow room

Talvolta, per recuperare una pianta malata, è necessario modificare l'organizzazione dell'ambiente di coltivazione. Di seguito indichiamo i due problemi più comuni relativi all'attrezzatura.

  • Lampade

Le piante di cannabis hanno bisogno di luce per creare energia. In caso di inadeguata esposizione alla fonte luminosa, le loro prestazioni tendono a peggiorare rapidamente. Le piante molto alte e affusolate probabilmente non stanno ricevendo luce a sufficienza. Oltre a mantenere la giusta distanza dalle lampade (30–70cm per LED da 200–400W, e 50–80cm per LED da 450–600W), dovrai calcolare il numero di piante coltivabili nello spazio a tua disposizione.

120W ≈ 0.5m² ≈ 1 pianta
200W ≈ 0.8m² ≈ 2 piante
280W ≈ 1m² ≈ 4 piante
350W ≈ 1.5m² ≈ 6–8 piante

Rigenerazione

A volte, un eccesso di luce può causare problemi. Per simulare il cambiamento di stagione ed indurre la fioritura, dovrai mantenere le piante fotoperiodiche al buio per 12 ore al giorno. Se, durante questo periodo, gli esemplari vengono esposti alla luce, potrebbero ritornare in fase vegetativa—un evento che getta nello sconforto molti coltivatori. Dal momento che la rigenerazione accidentale può influire negativamente sul rendimento finale e stressare le piante, è essenziale prevenirla, chiudendo qualsiasi spiraglio e bloccando le infiltrazioni di luce.

  • Dimensione dei vasi

La dimensione del vaso può limitare le potenzialità di una pianta di cannabis. I contenitori piccoli ospiteranno esemplari piccoli. Inoltre, un vaso piccolo aumenta il rischio di disidratazione, poiché il substrato non riuscirà a mantenere un livello di umidità adeguato. Se le tue piante appaiono malandate, puoi rianimarle trasferendole in un vaso più spazioso.

Analizzare l'allestimento della grow room

Fase 7: Individuare parassiti sulle piante

Ovviamente, i parassiti sono una delle principali cause di malessere nelle piante. I sintomi di un'infestazione parassitaria sono molteplici, dalle lesioni sulle foglie all'ingiallimento, fino alla decomposizione.

  • Afidi

Gli afidi sono comuni parassiti della cannabis. Possono assorbire la linfa dalle foglie e riprodursi molto velocemente.

Afidi
Sintomi
  • Raggruppamenti di afidi nella parte inferiore delle foglie
  • Fuoriuscite di linfa
  • Foglie ingiallite e crescita rallentata
Soluzioni
  • Introdurre coccinelle nell'area di coltivazione
  • Applicare olio di neem
  • Applicare sapone insetticida
  • Minatori fogliari

I minatori fogliari sono minuscole creature capaci di scavare tunnel all'interno delle foglie di cannabis per cibarsi del tessuto vegetale.

Minatori fogliari
Sintomi
  • Scie bianche, ondulate, sulla superficie delle foglie
Soluzioni
  • Rimuovere le foglie colpite
  • Applicare olio di neem
  • Usare zanzariere outdoor
  • Introdurre vespe parassitoidi come strumento di lotta biologica
  • Sciaridi

Gli sciaridi sono piccoli moscerini, dalla vita breve, che colpiscono prevalentemente l'apparato radicale delle piante di cannabis.

Sciaridi
Sintomi
  • Foglie avvizzite e ingiallite
  • Crescita rallentata
  • Sintomi di carenze nutritive nonostante la corretta somministrazione di nutrimento
Soluzioni
  • Irrigare con minor frequenza
  • Appendere trappole adesive
  • Applicare olio di neem
  • Spargere farina fossile sul terreno
  • Introdurre batteri Bacillus thuringiensis
  • Ragni rossi

I ragni rossi si insediano sulla parte inferiore delle foglie, e perforano il tessuto vegetale per nutrirsi.

Ragni rossi
Sintomi
  • Uova visibili ad occhio nudo nella parte inferiore delle foglie
  • Foglie ingiallite
  • Cime sottosviluppate
Soluzioni
  • Annaffiare la chioma della pianta
  • Rimuovere le parti della pianta colpite dai parassiti
  • Spruzzare un sapone insetticida
  • Somministrare oli essenziali diluiti, come olio di rosmarino, eucalipto e menta piperita

Fase 8: Somministrare alle piante integratori e sostanze nutritive essenziali

A meno che le piante non mostrino sintomi di concimazione eccessiva, potrai applicare alcuni integratori per favorire lo sviluppo dopo un periodo di crescita rallentata.

Materiale
organico
In questa categoria rientrano il compost, il letame, il vermicompost ed il pacciame. Aggiungi queste sostanze nel terreno come nutrimento a rilascio graduale per i microrganismi benefici.
Melassa La melassa estratta dalla canna da zucchero è un'eccellente fonte di nutrimento per i microrganismi che vivono nel suolo. Alimentando queste creature, otterrai una popolazione stabile di microbi benefici per le tue piante.
Enzimi Queste minuscole proteine contribuiscono ad innescare numerose reazioni biologiche. Introducendo enzimi nel terreno, favorirai la crescita delle piante, aumenterai la loro produttività e migliorerai la salute delle radici.
Funghi micorrizici Queste specie di funghi simbiotici aderiscono alle radici delle piante, agevolando l'assorbimento delle sostanze nutritive presenti nel suolo. I funghi rendono gli esemplari più resistenti alle malattie e possono far tornare in forma le piante affette da carenze nutritive.
Rizobatteri Questi batteri entrano in simbiosi con l'apparato radicale della cannabis, contribuendo a ridurre il rischio di malattie. Inoltre, possono incrementare la produttività degli esemplari.

Le piante di ganja sembrano malate? Non perdere la speranza!

Insomma, credi che la tua pianta di marijuana stia morendo? Disperarsi non migliorerà certo le cose! Ora hai acquisito molte informazioni utili e sei pronto ad affrontare ogni sfida.

Utilizza le nozioni in questo articolo per recuperare una pianta malata. In questo modo, saprai come evitare situazioni analoghe in futuro e potrai gestire il problema con facilità, qualora si ripresenti. I coltivatori di cannabis sono molto protettivi nei confronti dei loro esemplari; conosciamo bene la delusione e lo sconforto che possono emergere in determinate circostanze. Ma, in realtà, un paio di foglie ingiallite e incurvate non rappresentano un pericolo per la tua piantagione!

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