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Come la cannabis influisce sui cinque sensi
L'erba aumenta i sensi? Che la cannabis renda più saporiti i cibi e più bella la musica è ormai risaputo, ma a quanto pare i composti della cannabis interagiscono con i recettori vicini o all’interno di tutti i nostri organi sensoriali. Ecco cosa dice la scienza sull'azione del THC e degli altri cannabinoidi su gusto, vista, olfatto, udito e tatto.
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Se avete già provato la cannabis, saprete con quale intensità può influenzare il modo in cui percepiamo il mondo che ci circonda. La maggior parte delle persone richiede solo pochi tiri per iniziare a notare questi cambiamenti. Quella canzone che avete ascoltato centinaia di volte prende improvvisamente nuove sfumature. L'armonia di un brano musicale, a cui prima non avevate mai prestato molta attenzione, prende repentinamente il sopravvento. La cannabis aggiunge anche un senso di maggiore profondità a paesaggi, tramonti e zone boschive, conferendo a tutto un’estetica più nitida, quasi ad alta definizione (almeno per alcune persone). Ovviamente, non si può parlare di cannabis e sensi senza toccare il gusto. Non solo la marijuana ha la capacità di stimolare la fame chimica e la voglia di aprire continuamente il frigorifero, ma stuzzica le papille gustative a tal punto che anche lo snack più banale può sembrare un raffinato piatto di alta cucina.
Quindi, in che modo esattamente la cannabis influenza i sensi dell’essere umano? Perché l’erba condiziona il modo in cui percepiamo immagini, suoni e sapori? Continuate a leggere per conoscere gli elementi di base dei sensi umani e la potenziale influenza della pianta di cannabis su ciascuno di essi.
L’importanza dei sensi
I nostri sensi ci permettono di percepire il mondo che ci circonda. Gli organi di senso trasmettono i segnali provenienti dalle fonti esterne e li inviano al cervello attraverso il sistema nervoso. Qui, il nostro computer biologico usa questi segnali per costruire un’immagine di ciò che ci circonda. I nostri sensi ci aiutano a svolgere le attività quotidiane, dall’uso di una tastiera o di un fornello alla guida di un veicolo e alla conversazione con gli altri. Fondamentalmente, i nostri sensi ci permettono di sopravvivere. Senza di loro, non potremmo rilevare il pericolo, procurarci il cibo e riprodurci.
Gli esseri umani possiedono cinque sensi primari sotto forma di gusto, tatto, udito, vista ed olfatto. Gli organi sensoriali che corrispondono a ciascuno di questi sensi (ad esempio i nostri occhi ci consentono di vedere e le nostre orecchie di sentire i suoni) servono come punti di osservazione del mondo esterno. Il nostro cervello è immerso nel liquido cerebrospinale protetto all'interno del cranio ed i nostri organi sensoriali trasmettono segnali al nostro sistema nervoso centrale. Questo meccanismo ci consente di reagire e di comportarci in modo diverso a seconda della situazione.
Ciascuno dei nostri organi sensoriali possiede cellule specializzate che aiutano a trasformare i segnali ambientali in informazioni elettriche trasmesse dal sistema nervoso. Ad esempio, quando la luce entra negli occhi e colpisce la retina, i fotorecettori convertono la luce in segnali elettrici. Quando si tratta di udito, il suono fa vibrare la coclea all'interno dell'orecchio, dove 25.000 terminazioni nervose trasformano le vibrazioni in segnali elettrici. Anche la nostra pelle ospita diversi tipi di cellule che rilevano stimoli diversi. I meccanocettori rispondono agli stimoli meccanici, i termocettori alla temperatura e i chemocettori alle sostanze chimiche.
I nostri sensi lavorano insieme o separatamente per informarci di minacce e fonti di ricompensa. Alcuni input, come rumori forti ed improvvisi o sapori sgradevoli, attivano risposte automatiche che ci proteggono dai potenziali pericoli. Tuttavia, stimoli esterni come un abbraccio o una carezza di un'altra persona o il sapore dolce sul palato suscitano sensazioni di piacere.
Come interagisce la cannabis con il nostro corpo?
I composti all’interno della cannabis interagiscono con il nostro corpo in un modo incredibilmente ampio, ma allo stesso tempo ben specifico. Attraverso il sistema endocannabinoide (SEC), i cannabinoidi come THC e CBD sono in grado di modificare l’attività cellulare legandosi direttamente ai recettori o alterando la funzione enzimatica. Il SEC “sorveglia” essenzialmente tutti gli altri sistemi del corpo umano (dal sistema nervoso al sistema muscolo-scheletrico) ed aiuta a mantenere queste aree in uno stato di equilibrio, noto come omeostasi.
I cannabinoidi endogeni creati dall’organismo (noti come endocannabinoidi) svolgono il ruolo di molecole di segnalazione (neurotrasmettitori) all’interno del SEC. Tuttavia, i cannabinoidi esterni condividono una struttura simile a tali composti e ciò consente loro di agire in modo simile (anche con maggiore impeto).
I componenti del SEC sono particolarmente abbondanti nel sistema nervoso centrale, dove aiutano a controllare il flusso dei neurotrasmettitori, l’umore, l’appetito e la memoria. In quanto parte onnipresente del nostro computer biologico, il SEC svolge anche un ruolo nella regolazione dell’elaborazione sensoriale[1] in aree che includono i sistemi olfattivo e visivo. Al di fuori del cervello, il SEC è anche presente nei nostri organi sensoriali. Si manifesta nella retina degli occhi, nel nucleo cocleare dell’orecchio[2] e nei recettori del gusto della lingua[3].
Dato che il SEC gioca un ruolo importante nel modo in cui percepiamo il mondo e che i cannabinoidi della pianta di cannabis sono in grado di modulare questo sistema, lo studio degli effetti della cannabis e dei suoi costituenti su ogni nostro senso e le implicazioni di tali risultati assume una connotazione sempre più interessante.
Come influisce la cannabis sui nostri sensi?
Quindi, in che modo esattamente la cannabis influenza i nostri sensi? E cosa succede a livello fisiologico affinché ciò si verifichi?
Gusto
La maggior parte dei consumatori di cannabis sarà d’accordo con noi quando diciamo che l’erba può migliorare il sapore del cibo. È in grado di elevare i sapori dei piatti dolci ad un nuovo livello ed aggiunge un tocco più interessante al più banale snack industriale. Anche del burro spalmato su una fetta di pane può rivelarsi un piatto talmente delizioso da soddisfare la fame chimica di un consumatore d’erba. Certo, il THC ha la capacità di stimolare la fame chimica, ma avere un palato più sensibile non deriva solo dall’appetito. Già nel 2009, i ricercatori del Monell Chemical Senses Centre in Giappone scoprirono che gli endocannabinoidi agiscono direttamente sui recettori del gusto della lingua in modo tale da esaltare i sapori dolci[4]. È interessante notare che il team di ricercatori scoprì che la somministrazione di endocannabinoidi non ebbe alcun impatto sulla percezione di altri sapori, come l’acido, il salato, l’amaro e l’umami.
Tatto
In quanto meccanocettori, le cellule Merkel svolgono un ruolo chiave quando si tratta della percezione tattile. Più specificamente, queste cellule sono essenziali per sentire un oggetto che sfiora leggermente la pelle e convertono gli stimoli esterni in segnali elettrici che vengono poi trasmessi dai neuroni della pelle. La ricerca sulla relazione tra SEC, cellule di Merkel e tatto è ancora scarsa, ma il sistema è indubbiamente presente all’interno della nostra pelle.
Pochissimi studi hanno esaminato come i cannabinoidi influenzino la sensazione del tatto. Finora, abbiamo solo dati soggettivi sull’argomento. Uno studio del 2019 pubblicato sul Journal of Sexual Medicine ha elaborato un sondaggio per raccogliere dati su come la cannabis possa alterare l’esperienza sessuale in uomini e donne. Un totale di 144 dei 199 partecipanti (74%) ha riferito che l’erba ha aumentato la loro sensibilità al tatto.
Udito
Quasi tutti i consumatori di cannabis concorderanno sul fatto che la musica migliori sotto gli effetti dell’erba. Ma avete mai sperimentato un udito intensificato dopo aver consumato della marijuana? La pianta di cannabis consente alle persone di cogliere i piccoli dettagli di una traccia musicale e tutto sembra più vibrante ed interessante. Tuttavia, il divertimento musicale generato dagli effetti della cannabis sembra dipendere, almeno in parte, dalla concentrazione di cannabinoidi. I ricercatori dell’University College di Londra hanno scoperto che la cannabis ad alto contenuto di THC attenua gli stimoli della musica nelle regioni del cervello associate alla ricompensa e alle emozioni. Tuttavia, l’aggiunta di CBD nell’esperimento sembra compensare questi effetti, confermando l’esistenza dell’effetto entourage.
Piuttosto che cambiare il modo in cui rileviamo il suono all’interno dell’orecchio, la cannabis sembra aumentare i cambiamenti neurochimici che si verificano quando ascoltiamo la musica. La musica che ci piace aumenta la dopamina[5] ed ecco spiegati gli effetti che sentiamo quando fumiamo cannabis[6].
Vista
La scienza che si occupa degli effetti della cannabis sulla vista è ancora agli inizi e i risultati sono inconcludenti, soprattutto rispetto al gusto. Un caso di studio eseguito nel 2004 e pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology suggerisce che il consumo di cannabis potrebbe aiutare a migliorare la visione notturna[7]. Tuttavia, i ricercatori dell’Università di Granada sono riusciti ad ottenere scoperte scientificamente più solide[8]. Secondo i risultati ottenuti, la cannabis potrebbe alterare in modo significativo l’acuità visiva, la sensibilità al contrasto, la visione tridimensionale e la capacità degli occhi di mettere a fuoco.
Olfatto
Avete mai notato delle alterazioni nel vostro olfatto dopo aver fumato una canna o un bong? Anche in questo caso la ricerca rimane inconcludente ed i risultati variano tra soggetti animali ed umani. Studi sugli animali hanno dimostrato che la somministrazione di cannabis potrebbe aumentare la percezione degli odori[9] e, successivamente, aumentare l’assunzione di cibo. Tuttavia, le prove sull’uomo raccontano una storia ben diversa. Uno studio pubblicato sulla rivista British Journal of Clinical Pharmacology somministrò 20mg di THC per via orale a quindici volontari sani. I ricercatori identificarono una riduzione delle funzioni olfattive[10] a seguito della dose somministrata.
La cannabis può aumentare i nostri sensi?
La cannabis sembra capace di aumentare il nostro apprezzamento verso i cibi dolci e la percezione della musica che amiamo (quand'è presente anche una quantità sufficiente di CBD). Tuttavia, le ricerche scientifiche finora condotte mostrano che l’erba potrebbe invece ridurre l’acuità visiva ed olfattiva, almeno a breve termine. Inoltre, è ancora troppo presto per trarre conclusione sugli effetti della cannabis sul tatto, in quanto gli studi sono insufficienti. Nel complesso, la cannabis non ha la capacità di aumentare tutti i nostri sensi. Tuttavia, può sicuramente aiutare ad apprezzare di più ciò che le canzoni ed i cibi preferiti hanno da offrire.
- Frontiers | Cannabinoids Regulate Sensory Processing in Early Olfactory and Visual Neural Circuits | Frontiers in Neural Circuits https://www.frontiersin.org
- The Endocannabinoid System in the Cochlear Nucleus and Its Implications for Tinnitus Treatment | SpringerLink https://link.springer.com
- Endocannabinoids act directly on tongue taste receptors https://www.sciencedaily.com
- https://www.sciencedaily.com
- Dopamine modulates the reward experiences elicited by music https://www.pnas.org
- The effects of Δ9-tetrahydrocannabinol on the dopamine system - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Cannabis improves night vision: a case study of dark adaptometry and scotopic sensitivity in kif smokers of the Rif mountains of northern Morocco - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
- Smoking cannabis significantly impairs vision | EurekAlert! https://www.eurekalert.org
- Cannabinoid-Related Olfactory Neuroscience in Mice and Humans | Chemical Senses | Oxford Academic https://academic.oup.com
- Effects of 20 mg oral Δ9-tetrahydrocannabinol on the olfactory function of healthy volunteers - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov