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Cloni di Cannabis e Ormoni Radicanti
Con le talee i coltivatori domestici possono conservare una particolare genetica e continuare a coltivare una specifica varietà di cannabis per lunghi periodi di tempo. Sono ideali anche quando si vuole coltivare un gran numero di piante. Gli ormoni radicanti svolgono un ruolo chiave nella clonazione. Scoprite qui il perché!
Indice:
La clonazione è sempre stata una questione piuttosto controversa tra i coltivatori di cannabis, dai principianti ai professionisti con alle spalle decenni di esperienza nella coltivazione indoor. I motivi per cui la clonazione può funzionare o fallire sono diversi. Vogliamo però essere chiari sin dall'inizio: la principale causa di morte tra i cloni di cannabis è il coltivatore. Sono quasi sempre gli errori del coltivatore a causare la morte delle talee.
Per radicare con successo una talea di cannabis bisogna essere disposti a sperimentare fino a scoprire la formula personalizzata più efficace per le proprie condizioni colturali. Prima di arrivarci, però, il tasso di mortalità tra i cloni può essere elevato. Non esiste una precisa strategia per clonare e radicare le talee. Tuttavia, indipendentemente dal metodo che adotterete, il carburante biologico per stimolare lo sviluppo delle radici sono gli ormoni radicanti.
Certo, è anche importante tagliare le porzioni di ramo con un angolo di 45 gradi con forbici, lamette di rasoio o bisturi. Tuttavia, senza una buona dose di ormone radicante e una mini serra dove far radicare i cloni, le probabilità di successo sono basse.
QUAL È IL MIGLIOR MODO PER RADICARE I CLONI?
Perfetto! Avete deciso di usare una lama affilata per realizzare un taglio pulito e vi siete già procurati una piccola serra. Probabilmente avete già qualche nozione di base sulla clonazione, ma con risultati non sempre soddisfacenti. Potete scegliere tre prodotti diversi per radicare. Esistono gli ormoni radicanti in gel, liquidi e in polvere. È sempre meglio affidarsi alle marche specializzate in cannabis. Se da una parte alcuni prodotti generici formulati per il giardinaggio funzionano bene, dall'altra ce ne sono altri che non danno buoni risultati. Per cui perché correre il rischio?!
Usare prodotti radicanti fatti in casa o generici venduti in un centro di giardinaggio è da dilettanti e non è mai raccomandato. Gli ormoni radicanti di alta qualità appositamente formulati per la cannabis sono economici e non costano più di 20€. Se volete ottenere solo i migliori risultati e ripetere più volte il procedimento, dovete sempre abbinare i migliori strumenti alle migliori tecniche. Dovrete inoltre provare e riprovare fino a quando non vi sentirete più sicuri. La migliore tecnica per radicare i cloni è quella che vi rende più a vostro agio, una volta dopo l'altra.
COSA SONO GLI ORMONI RADICANTI?
In generale, esistono cinque ormoni vegetali ufficialmente riconosciuti: auxine, acido abscissico, citochinine, etilene e giberelline. Quando si tratta di radicare una tale di cannabis, tutto dipende dal rapporto auxine:citochinine. In parole povere, le auxine sono il succo delle radici. Preparatevi ad acquisire alcune nozioni scientifiche: le due auxine naturali più importanti sono l'acido indolo-3-acetico o IAA e l'acido indolo-3-butirrico o IBA.
COME USARE I PRODOTTI CON ORMONI RADICANTI
Normalmente, i prodotti a base di ormoni radicanti contengono principalmente l'IBA o auxine sintetiche come la NAA (acido 1-naftalenacetico). Sul mercato si possono trovare diversi prodotti radicanti per cannabis estremamente efficaci, sia dal vostro grow shop di fiducia che online. Vediamo le tre forme di ormoni radicanti più comunemente usate dai coltivatori domestici.
CLONAZIONE CON ORMONI RADICANTI IN POLVERE
Gli ormoni radicanti in polvere sono molto apprezzati dai coltivatori commerciali e da quelli che pianificano colture di grandi dimensioni. Trattandosi di un prodotto in polvere, la sua durata di conservazione è nettamente superiore a qualsiasi altro prodotto radicante. Inoltre si può applicare su un gran numero di cloni usando piccole quantità di polvere. Dopo aver asportato una porzione di ramo bisogna coprire il taglio con la polvere. La maggior parte dei coltivatori versa la polvere in un tappo di bottiglia o una piccola tazzina, strofina l'estremità tagliata, toglie la polvere in eccesso e posiziona la talea dentro al substrato.
CLONAZIONE CON ORMONI RADICANTI LIQUIDI
La clonazione con ormoni radicanti in forma liquida è piuttosto versatile. Alcuni coltivatori preferiscono diluire alcuni ml di prodotto in acqua a pH 6,0 ed immergere dentro alla soluzione i substrati di radicazione come la fibra di cocco, i dischetti Jiffy o i cubetti di lana di roccia, in modo da stimolare lo sviluppo delle zone radicali. I coltivatori sono anche soliti immergere per 5 secondi la talea appena asportata in un tappo pieno di liquido radicante e, quindi, inserirla nel substrato colturale.
CLONAZIONE CON ORMONI RADICANTI IN GEL
La clonazione con gel radicanti è forse la forma più usata dai coltivatori domestici moderni. Anche in questo caso, il procedimento è quasi identico ai precedenti. Immergete l'estremità tagliata in una piccola tazzina con gel radicante, che dovrebbe sempre avere una consistenza appiccicosa per aderire perfettamente alla base del taglio e sulla parte inferiore del ramo. Il gel è molto facile da usare ed estremamente efficace, basta immergere e piantare il clone nel substrato.
COME STIMOLARE LO SVILUPPO DELLE RADICI DELLE GIOVANI PIANTINE
Alcuni coltivatori domestici mescolano i prodotti radicanti in polvere con miscele di terriccio per aumentare le concentrazioni di auxine nel substrato. Questa tecnica è più efficace quando i vasi delle giovani piantine sono piccoli. Tuttavia, quando iniziano la loro fase di crescita vegetativa, le piante devono essere trapiantate in un substrato povero di auxine o altrimenti lo sviluppo del fusto sarà stentato.
Altri coltivatori elaborano una soluzione leggera aggiungendo pochi ml di liquido radicante nell'acqua d'irrigazione, direttamente dopo il trapianto. In questo modo si riesce a stimolare lo sviluppo delle radici evitando che le auxine si accumulino nel substrato ed inibiscano in un secondo momento la crescita del gambo.
Tuttavia, è sempre meglio seguire i passaggi suggeriti dal produttore dell'agente radicante che userete per la clonazione. Se volete sperimentare ed utilizzare questi prodotti in modo diverso da quello suggerito, è meglio farlo solo su alcune piante per vedere come reagiscono ed evitare che facciano più male che bene.
CONDIZIONI AMBIENTALI
L'habitat ideale per i cloni di cannabis è un propagatore (micro-serra) con un programma d'illuminazione 18–6. Le lampadine CFL o LED sono le migliori soluzioni per la clonazione. Avrete principalmente bisogno di una luce con uno spettro luminoso blu, supportata da una piccola quantità di spettro rosso. Un'intensità luminosa PPFD di 60–250μmol/m²/s è ottimale per la clonazione. Evitate di tenere le luci accese per 24 ore di fila per accelerare le cose. I cloni eseguono la maggior parte del loro radicamento durante il ciclo di buio. Quindi, attenetevi al convenzionale ciclo di luce 18–6. È anche possibile posizionare il propagatore nella stessa stanza delle piante madri sfruttando il principale impianto di illuminazione. Tuttavia, si tratta di una soluzione di emergenza, poiché la temperatura per le piante madri è solitamente più alta di quella necessaria per un rapido radicamento delle talee.
Per assicurarsi la sopravvivenza della maggior parte dei cloni, bisogna mantenere le condizioni ambientali su livelli ottimali durante tutto il ciclo di clonazione. Cercate di mantenere l'umidità al 70–90% e la temperatura fino a 24°C. Tuttavia, la temperatura del terreno di coltura non deve superare i 22°C. Di tanto in tanto, potete nebulizzare le piante con acqua pura se l'umidità relativa dovesse scendere. Il successo del radicamento dei cloni può diventare all'ordine del giorno se riuscirete a controllare il clima e padroneggiare il vostro metodo di clonazione.
COMPOSTI RADICANTI NATURALI DA FARE IN CASA
In commercio si possono trovare diversi ormoni radicanti con cui favorire il sano attecchimento dei cloni.
Con la crescente richiesta di marijuana biologica di alta qualità, sarebbe logico che i coltivatori iniziassero ad avviare la vita delle loro piante con composti radicanti biologici fatti in casa. Ecco 6 metodi naturali ed artigianali per aiutare le talee a sviluppare le loro prime radici.
1. CANNELLA
La cannella non è un vero e proprio composto radicante, ma funge da agente antifungino naturale che impedisce ai patogeni di danneggiare le radici in via di sviluppo.
In un terreno di qualità ben lavorato, le talee possono sviluppare le radici senza necessità di composti radicanti. In questi casi, però, i tempi possono essere un po' più lunghi e la cannella potrebbe proteggere le giovani piante durante il processo di sviluppo delle nuove radici.
- Versate un po' di cannella in un piccolo contenitore.
- Immergete la talea nella cannella.
- Piantate normalmente.
2. MIELE
Il miele è un vecchio metodo per stimolare la radicazione delle talee. Contiene diverse vitamine ed enzimi benefici, ed è anche un efficace antibatterico e antifungino naturale. Come la cannella, il miele potrebbe non essere considerato un vero composto radicante, ma piuttosto un'arma di difesa per le giovani radici in crescita. È sottinteso che bisogna usare solo miele naturale. Fate attenzione, molte delle marche che trovate sugli scaffali di un supermercato contengono grandi quantità di sciroppo di zucchero. Accertatevi che il miele sia puro.
- Versate in un contenitore un po' di miele.
- Immergete il clone nel miele e lasciate gocciolare la parte in eccesso.
- Piantate normalmente.
3. INFUSO DI SALICE
Si tratta sicuramente del composto radicante più tradizionale, usato dai giardinieri da tempi immemori. L'infuso di salice contiene per natura l'acido indolbutirrico, uno stimolante della crescita. È per questo che un ramo di salice piantato direttamente in terra può sviluppare radici e crescere senza troppe difficoltà.
- Prima di tutto, cercate un salice e tagliate un piccolo mazzo di rami giovani, sufficienti per riempire 2 tazze. Non raccogliete i rami caduti, perché non contengono più il composto radicante. I rami con le dimensioni e lo spessore di una matita sono i migliori. Potete anche usare la corteccia del salice, ma dovrete raccoglierne 3 tazze data la minor concentrazione di acido indolbutirrico presente in questa parte della pianta.
- Tagliate i rami, o la corteccia, a pezzi piccoli e metteteli in un contenitore abbastanza capiente da contenere almeno 5 litri di liquido.
- Riempite una pentola grande con 3,7 litri d'acqua e portate ad ebollizione.
- Versate l'acqua bollente sopra i pezzi di salice e lasciate macerare per almeno 12 ore (preferibilmente 24 ore).
- Il vostro ormone radicante è ora pronto. Filtrate la soluzione in bottiglie di vetro pulite senza far passare frammenti nella miscela. Etichettate le bottiglie con la data e riponetele in frigo. Si conserveranno fino a 2 mesi.
- Una volta che sarete pronti per fare i cloni, versate un po' di questo tonico in un contenitore abbastanza grande da contenere le talee. Lasciatele riposare per alcune ore mentre l'acido indolbutirrico agisce con la sua magia radicante.
- Piantate normalmente.
4. ALOE VERA
L'aloe vera è una comune pianta grassa dai diversi usi. Molto apprezzata per alleviare le scottature ed eliminare le occhiaie, l'aloe è anche un utile aiuto naturale per i cloni, grazie al suo contenuto di acido salicilico, un altro stimolante della crescita. L'aloe può essere anche irrigata sulle piante mature per favorire una crescita generale più sana.
- Spezzate una foglia di aloe e spremete il suo succo appiccicoso in un contenitore pulito con acqua pura. Lasciate riposare fino a completa dissoluzione della sostanza appiccicosa. Le dimensioni del contenitore varieranno a seconda del numero di talee da radicare.
- Prendete le vostre talee ed inseritele nella soluzione di acqua e aloe. Lasciatele immerse per 24 ore. Noterete come il loro turgore aumenterà.
- Trascorse le 24 ore, rompete un'altra foglia di aloe ed inserite nella sua ferita il gambo di ogni talea. Scrollate la foglia di aloe per assicurarvi che il succo entri in contatto con il gambo. Questo passaggio ha l'ulteriore vantaggio di marcare leggermente il cambio esterno dove le nuove radici verranno incoraggiate a crescere.
- Piantate normalmente.
5. ACETO DI MELE
L'aceto di mele è un efficace stimolante per radicare cloni. Dev'essere diluito, altrimenti l'acidità potrebbe essere eccessiva e danneggiare i cloni man mano che i livelli di pH del substrato scendono.
- Diluite l'aceto di mele con acqua fresca. Mescolate bene un cucchiaino di aceto con 6 tazze d'acqua. Qualsiasi quantità superiore a questa sarà troppo acida.
- Immergete la talea nella miscela diluita.
- Piantate normalmente.
6. ASPIRINA
Le compresse di aspirina non rivestite possono diventare un valido agente radicante. Grazie al suo contenuto di acido salicilico, l'aspirina ha la capacità di far durare più a lungo i fiori tagliati quando viene diluita nell'acqua dei vasi. Segue lo stesso principio dell'infuso di salice per creare l'agente radicante. L'aspirina non è forse una sostanza 100% biologica, ma rimane comunque un'economica alternativa casalinga ai costosi composti radicanti venduti sul mercato.
- Acquistate una confezione di aspirine non rivestite. Non abbiamo bisogno di inutili additivi che potrebbero danneggiare le giovani piante.
- Sciogliete una compressa in un bicchiere d'acqua pulita. Muovete rapidamente fino a completa dissoluzione di tutti i residui.
- Immergete le talee nella soluzione e lasciate riposare per qualche ora.
- Piantate normalmente.