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CBD e Malattia Degenerativa del Disco: Cosa C'è da Sapere
La discopatia degenerativa comprende una serie di fattori fisici e psicologici. Questo termine generico include diverse patologie della spina dorsale, dalla stenosi vertebrale alla sindrome delle faccette articolari. Gli studi mostrano che il CBD potrebbe contrastare i danni fisici e lo stress psicologico causati dalla condizione. Scopriamo come.
Indice:
- Un mondo afflitto dal mal di schiena — qual è il ruolo del cbd?
- Cos'è la malattia degenerativa del disco?
- Cause della discopatia degenerativa
- In che modo il cbd può essere utile in caso di discopatia degenerativa?
- Come utilizzare il cbd in caso di malattia degenerativa del disco?
- Il futuro per cbd e discopatia degenerativa
Il mal di schiena è un disturbo diffuso in tutto il mondo, ed una delle principali cause di disabilità e dolore cronico. Il mal di schiena è provocato da diverse condizioni nervose e muscolo-scheletriche, inclusa la malattia degenerativa del disco, o discopatia degenerativa. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, tutte queste condizioni influiscono sul benessere generale dell'individuo, sulla qualità della vita e persino sulle capacità lavorative.
Un Mondo Afflitto dal Mal di Schiena — Qual è il Ruolo del CBD?
Il mal di schiena può essere gestito in vari modi, ma solo alcuni di essi sono stati convalidati scientificamente o forniscono risultati effettivi. Mentre gli esperti sono ancora alla ricerca di una panacea per il mal di schiena, la cannabis potrebbe forse rappresentare una valida alternativa?
Gli esseri umani hanno utilizzato la cannabis per migliaia di anni, allo scopo di alleviare numerosi disturbi fisici e mentali. I fiori ricchi di resina, prodotti da questa pianta affascinante, contengono un'ampia gamma di composti fitochimici, tra cui oltre 100 cannabinoidi e 200 terpeni. Tra essi, il CBD—o cannabidiolo—è uno dei più conosciuti.
Il CBD offre già risultati promettenti in diversi ambiti clinici, ma la ricerca scientifica su questa molecola è ancora in fase embrionale. Gli studi sulla cannabis sono in continua evoluzione ma, ad oggi, cosa sappiamo esattamente riguardo gli effetti del CBD sulla discopatia degenerativa?
Cos'è la Malattia Degenerativa del Disco?
Più che essere una diagnosi specifica, la discopatia degenerativa comprende un insieme di condizioni, caratterizzate dal deterioramento dei dischi intervertebrali. Queste importanti strutture sono situate nelle principali aree della spina dorsale umana, ovvero nella regione cervicale (superiore), toracica (centrale) e lombare (inferiore). Nel complesso, tra le vertebre mobili della spina dorsale sono presenti 23 dischi. Tuttavia, prima di analizzare nel dettaglio questa patologia spinale, dobbiamo capire cosa sono esattamente i dischi intervertebrali.
Dischi Intervertebrali: Descrizione Anatomica
I dischi intervertebrali svolgono numerose ed importanti funzioni nella colonna vertebrale umana. Permettono infatti i movimenti tra ciascuna vertebra, senza compromettere la forza e la stabilità dell'intera spina dorsale. Inoltre, aiutano ad assorbire gli urti provocati dall'impatto sul terreno quando camminiamo, corriamo, saltiamo o svolgiamo altre attività.
Osservando i dischi intervertebrali da una prospettiva anatomica, possiamo notare che la loro struttura è piuttosto semplice. Essi sono infatti composti da tre parti distinte:
- Nucleo polposo: È situato al centro del disco ed è composto principalmente da acqua. Ha una consistenza gelatinosa e contiene anche diversi tipi di collagene. Il nucleo polposo consente il movimento nelle diverse direzioni e rappresenta l'area del disco intervertebrale resistente alla compressione.
- Anello fibroso: Questo robusto strato è composto da fibre di collagene. Forma un anello di tessuto connettivo che circonda il nucleo polposo e contribuisce a limitare i movimenti eccessivi in determinate direzioni. Invece di resistere alla compressione, l'anello fibroso si oppone alla tensione.
- Corpo vertebrale: I dischi intervertebrali sono posizionati tra le singole vertebre, allineate verticalmente una sull'altra a formare la spina dorsale. I corpi vertebrali sono tessuti connettivi specializzati situati tra ciascun disco, e fungono da collegamento tra le due strutture. Inoltre, distribuiscono le sostanze nutritive all'interno dei dischi, mantenendoli sani e solidi.
Condizioni Associate alla Malattia Degenerativa del Disco
Nella classificazione di discopatia degenerativa rientrano numerose patologie. Pur contraddistinte da specifici disturbi e sintomi, esse condividono un elemento comune: il graduale deterioramento e la disgregazione dei dischi intervertebrali. Tali condizioni includono:
- Radicolopatia lombare
- Osteoartrite
- Spondilosi
- Mielopatia
- Stenosi lombare
- Sindrome delle faccette articolari
Sintomi della Discopatia Degenerativa
I pazienti affetti da malattia degenerativa del disco possono sperimentare vari sintomi. Questi dipendono soprattutto dai fattori che scatenano la patologia, ma alcuni possono anche sovrapporsi. I sintomi più comuni sono:
- Dolore al momento di piegare o ruotare la spina dorsale
- Una sensazione di “cedimento” che indica instabilità spinale
- Tensione muscolare e spasmi
- Fitte o dolori lancinanti che si irradiano lungo gli arti superiori o inferiori
- Perdita di sensibilità, intorpidimento e formicolio
Cause della Discopatia Degenerativa
La malattia degenerativa del disco può manifestarsi attraverso specifici meccanismi, che variano dai fattori genetici a quelli ambientali, fino allo stile di vita. Di seguito esaminiamo i diversi fattori coinvolti in tale patologia.
Patrimonio Genetico
Gli scienziati hanno individuato i geni che predisporrebbero gli individui a sviluppare una discopatia degenerativa. Il polimorfismo dell'allele 5A è collegato ad un maggior rischio di degenerazione accelerata dei dischi intervertebrali, soprattutto quelli situati nella zona lombare.
Invecchiamento
Con il passare del tempo, la capacità del nostro corpo di guarire e rigenerarsi si riduce. Sebbene la senescenza cellulare e l'accumulo di collagene deteriorato possano contribuire alla degenerazione del disco, le cause specifiche non sono ancora state identificate con certezza. Ad ogni modo, sappiamo che la concentrazione di cellule all'interno dell'anello fibroso diminuisce man mano che invecchiamo. Inoltre, le cellule rimanenti perdono la loro abilità di dividersi e proliferare.
Carico Meccanico
L'esercizio fisico aiuta a preservare l'integrità di muscoli, ossa, ed altri tessuti. Tuttavia, gli sforzi eccessivi e ripetuti possono favorire il deterioramento. L'attività lavorativa, lo sport ed altre mansioni quotidiane che espongono la colonna vertebrale a sollecitazioni estreme possono aumentare il rischio di malattia degenerativa del disco.
Discopatia Degenerativa: Una Condizione Complessa in Cui Sono Coinvolti Fattori Biopsicosociali
Il corpo umano è molto complesso, pertanto la discopatia degenerativa non può essere considerata una patologia semplice. La risonanza magnetica mostra che, talvolta, alcuni individui con grave degenerazione del disco non avvertono dolore. Al contrario, soggetti con una degenerazione minima percepiscono un dolore acuto.
La scienza del dolore adotta un approccio biopsicosociale per il trattamento del mal di schiena. I fattori psicologici, come la catastrofizzazione e la paura di compiere determinati movimenti, possono amplificare la sensazione di dolore e limitare il successo degli interventi terapeutici.
In Che Modo il CBD Può Essere Utile in Caso di Discopatia Degenerativa?
In fase di riabilitazione, è essenziale che gli individui affetti da mal di schiena espongano il corpo a carichi graduali e svolgano un'attività fisica sana e adeguata. Tuttavia, in futuro, anche opzioni innovative come il CBD potrebbero rivelarsi utili per il trattamento del mal di schiena.
Potenziali Capacità di Ridurre i Danni ai Dischi Intervertebrali
Prima del 2014, gli studi su CBD e discopatia degenerativa erano molto limitati. Tutto è cambiato quando un team di ricercatori della University of São Paulo, in Brasile, ha deciso di esaminare gli effetti del CBD sulla degenerazione del disco[1]. Dopo aver creato un modello di discopatia degenerativa sui ratti, gli scienziati hanno somministrato diverse dosi di CBD ad un gruppo sperimentale.
Attraverso la risonanza magnetica, i ricercatori hanno osservato gli effetti del CBD rispettivamente due e quindici giorni dopo la somministrazione. Dopo aver acquisito le immagini, il team ha anche esaminato, tramite l'analisi istologica, i siti di lesione a livello cellulare. A quanto pare, il CBD è riuscito a ridurre notevolmente i danni ai dischi intervertebrali. Il cannabinoide ha prodotto effetti particolarmente rilevanti all'interno dell'anello fibroso. Le variazioni sul nucleo polposo sono state invece meno evidenti.
Il CBD Interagisce con il SEC e Aumenta il Livello di Anandamide
Ma in che modo il CBD esercita quest'azione positiva? Ebbene, la molecola influenza diversi meccanismi corporei, creando variazioni a livello fisiologico. Ad esempio, il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide (SEC). Il SEC è composto da due tipi di recettori—CB1 e CB2—situati in tutto l'organismo, e presenti in dosi particolarmente elevate nel sistema nervoso e immunitario.
Interagendo con questi recettori, il CBD potrebbe contribuire a ridurre i danni ai dischi intervertebrali. Tuttavia, la ricerca non ha ancora individuato recettori cannabinoidi nei dischi. Il CBD limita inoltre la decomposizione dell'endocannabinoide anandamide, prolungandone la permanenza nell'organismo. Questo endocannabinoide—chiamato anche “molecola della beatitudine”—esibisce proprietà antinfiammatorie e analgesiche, potenzialmente utili in caso di discopatia degenerativa.
Potenziale Capacità di Ridurre l'Infiammazione
Poiché la malattia degenerativa del disco comporta il rilascio di una raffica di molecole infiammatorie, gli scienziati che studiano la cannabis stanno cercando di verificare la potenziale azione antinfiammatoria del CBD. Uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista PLOS One si proponeva di scoprire se il cannabidiolo avesse degli effetti protettivi[2] contro la degenerazione del disco intervertebrale nei ratti.
Edit: Nonostante i loro rigorosi sforzi, il gruppo di ricerca ha richiesto ulteriori indagini sul meccanismo con cui il CBD potrebbe interagire con i segnali cellulari. Sono necessari anche degli studi clinici per determinare l'efficacia del cannabidiolo sulle persone che soffrono di questa patologia.
CBD per Sintomi Psicologici Associati alla Malattia Degenerativa del Disco
Il trattamento del mal di schiena richiede un approccio poliedrico. La terapia manuale, l'attività fisica per migliorare la resistenza e gli esercizi mirati svolgono un ruolo fondamentale. Tuttavia, lo stato psicologico influisce notevolmente sulla percezione del dolore e sulla capacità del soggetto di affrontare e gestire la patologia.
L'impatto della discopatia degenerativa e del dolore cronico sulla psiche umana può condurre a stati mentali negativi, come depressione, ansia e catastrofizzazione del dolore. Il CBD potrebbe alleviare i sintomi fisici della condizione, ma anche ridurre i disagi a livello psicologico.
I primi studi su CBD e stato mentale offrono risultati promettenti. Il cannabinoide interagisce con il sistema serotoninergico e ciò potrebbe modificare la reazione del cervello a questo neurotrasmettitore. Di conseguenza, si otterrebbe un profondo impatto sullo stato mentale. Inoltre, come accennato in precedenza, il CBD mantiene l'anandamide—molecola associata al buonumore—nello spazio sinaptico per un periodo di tempo prolungato[3].
Le indagini indicano anche che il CBD potrebbe attenuare i sintomi di stress[4]. A quanto pare, uno stress eccessivo potrebbe modificare il modo in cui percepiamo il dolore[5]. Questo stato psicologico può scaturire da condizioni di dolore cronico e innescare un circolo vizioso di sofferenza. Il CBD potrebbe alleviare i sintomi di stress e quindi variare la percezione del dolore e il suo impatto.
Come Utilizzare il CBD in Caso di Malattia Degenerativa del Disco?
Non esistono risposte dirette ed esaustive a tale quesito. Gli studi relativi agli effetti del CBD sulla discopatia degenerativa sono ancora molto limitati. Senza studi clinici da usare come base di partenza, nessuno può determinare la dose di CBD ottimale o il metodo di somministrazione più adatto per questa patologia.
L'impiego di CBD per gestire i sintomi della discopatia degenerativa resta ancora un approccio sperimentale. Tuttavia, per alcuni soggetti il cannabidiolo è utile sotto vari aspetti. Ovviamente, prima di assumere CBD è importante consultare il proprio medico di fiducia.
Quale Prodotto al CBD Scegliere?
Se decidete di usare il CBD, vi consigliamo di acquistare i migliori prodotti in commercio. Il mercato è ormai saturo e la qualità del CBD può variare ampiamente. Esistono molti prodotti controllati e certificati, mentre altri sono inaffidabili e di qualità scadente.
Al momento di scegliere un olio di CBD, consigliamo di controllare tre specifiche caratteristiche. Prima di tutto, cercate oli a spettro completo. Questi prodotti contengono tutti i composti fitochimici benefici della cannabis—e non soltanto il CBD. Cannabinoidi, terpeni e flavonoidi della pianta si combinano tra loro, creando una miscela sinergica[6] dagli effetti più marcati.
In secondo luogo, cercate i prodotti ottenuti tramite estrazione con CO₂ supercritica. Questo metodo sofisticato isola tutti i composti fitochimici utili, separandoli dal resto del materiale vegetale. Inoltre, l'estrazione con CO₂ elimina il rischio di residui chimici dannosi.
Per finire, raccomandiamo di acquistare prodotti testati da laboratori indipendenti. In questo modo, saprete con esattezza cosa contiene ogni flacone. Queste analisi garantiscono che il prodotto finale sia privo di agenti contaminanti e contenga livelli di THC inferiori ai limiti prestabiliti.
Il Futuro per CBD e Discopatia Degenerativa
La malattia degenerativa del disco resta una condizione complessa e controversa. Sappiamo che il dolore non è correlato all'estensione delle lesioni. Un individuo senza alcun danno fisico al disco potrebbe percepire dolore, mentre una persona senza dolore potrebbe avere dei dischi intervertebrali notevolmente danneggiati. Inoltre, chi soffre di dolore intenso può sviluppare stati mentali negativi, come la paura di compiere determinati movimenti e la catastrofizzazione del dolore.
Gli studi scientifici condotti finora non sono sufficienti per giungere a conclusioni definitive. Tuttavia, il cannabinoide offre risultati promettenti nell'ambito di un approccio olistico, che comprenda esercizio fisico e supporto psicologico. Ci auguriamo che le ricerche future possano rivelare gli effetti fisiologici del CBD su questa patologia, nonché le dosi e i metodi di somministrazione ideali.
- Protective Effects of Cannabidiol on Lesion-Induced Intervertebral Disc Degeneration https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Protective Effects of Cannabidiol on Lesion-Induced Intervertebral Disc Degeneration https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Cannabidiol enhances anandamide signaling and alleviates psychotic symptoms of schizophrenia https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Translational Investigation of the Therapeutic Potential of Cannabidiol (CBD): Toward a New Age https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Chronic Pain, Chronic Stress and Depression: Coincidence or Consequence? https://www.m-r-i.net
- Taming THC: potential cannabis synergy and phytocannabinoid-terpenoid entourage effects https://www.ncbi.nlm.nih.gov