Guida alla coltivazione della cannabis di Royal Queen Seeds
- Coltivare cannabis passo a passo
- Le basi della coltivazione della cannabis
- Scegliere i semi
- Come far germogliare i semi
- Fase vegetativa della cannabis
- Fase di fioritura della cannabis
- Come raccogliere la cannabis
- Trimming, essiccazione e concia
- Scegliere vasi e substrato
-
Coltivare indoor
- Una Panoramica Completa sulla Coltivazione di Cannabis Indoor
- Consigli sulla Coltivazione della Cannabis: Come Impostare le Luci di Coltivazione Indoor
- Quante Piante di Cannabis Posso Coltivare per Metro Quadrato?
- Coltivare Cannabis Indoor: Umidità Relativa e Temperatura
- Guida per la coltivazione idroponica di cannabis
- Micro-Coltivazione: Produrre Cannabis di Qualità in Spazi Piccoli
- Coltivare outdoor
-
Come coltivare cannabis autofiorente
- Scoprite Come Coltivare Autofiorenti: Guida Settimana Per Settimana
- Massimizzare Le Rese Con Varietà Di Cannabis Autofiorenti
- Il Miglior Terriccio Per Coltivare La Cannabis Autofiorente
- Il Piano d'Illuminazione Perfetto per la Cannabis Autofiorente
- Consigli per Coltivare Cannabis Autofiorente Indoor
- Consigli Per Coltivare Cannabis Autofiorente All'Aperto
-
pH e sostanze nutritive per cannabis
- Cos'è il pH e Come Influisce sulle Piante di Cannabis
- Nutrienti della Cannabis: Come, Quando e Perché Nutrire le Piante
- Fertilizzanti RQS: I migliori concimi per cannabis
- Cannabis & Qualità dell'Acqua Parte 2: PPM & EC
- Melassa: Un Eccellente Integratore per le Piante di Cannabis
- Come, quando e perché fare il « risciacquo » delle marihuana
- Risoluzione dei problemi: Sostanze nutritive
-
Risoluzione dei problemi: Coltivazione
- Germinazione Semi di Cannabis: Guida alla Risoluzione di Problemi
- Proteggere le piante di cannabis dal pythium (marciume radicale)
- Cosa Fare Quando le Piante di Cannabis Crescono Lentamente
- Prevenire e Correggere lo Stretching delle Piantine di Cannabis
- Come Rimediare ad un'Irrigazione Eccessiva o Insufficiente
- Riconoscere la Cannabis Maschio, Femmina ed Ermafrodita
- Identificare e trattare le comuni malattie della cannabis
- Come Recuperare Le Piante Malate Di Cannabis
- Come Evitare la Muffa Quando Si Fa Seccare e Conciare l'Erba
- Come Prevenire e Trattare le Foglie di Cannabis Secche e Friabili
- Cosa Può Dirvi una Foglia di Marijuana
- Ingiallimento Fogliare delle Piante di Cannabis
-
Report di coltivazione di varietà di cannabis
- Report di coltivazione della HulkBerry Automatic
- Report di coltivazione della Blue Cheese Auto
- Report di coltivazione della Purple Punch Automatic
- Report di coltivazione della Triple G Automatic
- Report di coltivazione della Do-Si-Dos Automatic
- Report di coltivazione della Green Gelato Automatic
- Report di coltivazione della Haze Berry Automatic
- Report di coltivazione della Purple Queen Automatic
- Report di coltivazione della Cookies Gelato Automatic
- Report di coltivazione della Sherbet Queen Automatic
- Report di Coltivazione della Sweet Skunk Automatic
- Report di coltivazione della Medusa F1
- Training delle piante di cannabis
-
Consigli sulla coltivazione della cannabis
- Anatomia Della Pianta Di Cannabis
- Come si conservano i semi
- Di Quanta Luce Solare Ha Bisogno La Cannabis Per Crescere All'Aperto?
- Come controllare e prevenire l'allungamento nelle piante di cannabis
- Come e Quando Trapiantare le Tue Piante di Cannabis
- Le mie piante di cannabis stanno crescendo molto alte: Cosa fare?
- Devo Preoccuparmi Se I Rami Di Cannabis Diventano Rossi O Viola?
- Cosa Fare Quando la Cannabis Coltivata Indoor Non Fiorisce
- Come Proteggere le Piante di Cannabis dallo Stress da Calore
- Come Capire Se Una Pianta Femmina È Stata Impollinata
- Coltivare cannabis terapeutica
- Lavaggio delle cime: Come pulire la cannabis nell'acqua
Cos'è il pH e Come Influisce sulle Piante di Cannabis
Indice:
- Cos’è il pH del suolo?
- Perché il pH è così importante quando si coltiva cannabis?
- Il miglior pH per coltivare cannabis
- Come testare il pH del suolo in una coltura di cannabis
- Domande e risposte: pH
- Misurare il pH con i kit a gocce
- Misurare il pH con i pH-metri digitali
- Come regolare il pH durante la coltivazione della cannabis
- Come correggere il pH nelle colture di cannabis (nel terreno e negli impianti idroponici)
- Cannabis e pH — conclusioni
Sebbene possa essere un argomento difficile da assimilare e da capire fino in fondo, conoscere il pH del suolo è la chiave per coltivare piante di cannabis sane. In questo articolo, illustreremo tutto ciò che c’è da sapere sul pH del suolo e su come regolarlo correttamente nelle colture di cannabis.
Cos’è il pH del Suolo?
Il pH è una scala di misura utilizzata per definire quanto sia acida o alcalina una sostanza. La scala del pH va da 1 a 14, dove il 7 è indice di una soluzione neutra (il pH dell’acqua pura). Se il pH è più basso di 7, la sostanza è considerata acida (pensate all'aceto o al succo di limone). Se invece è superiore a 7, la sostanza è alcalina, come nel caso di saponi, candeggina e ammoniaca.
In termini più scientifici, il livello di pH ha a che fare con la concentrazione degli ioni idrogeno presenti, nel nostro caso, nell’acqua d'irrigazione. Il pH è definito come una scala logaritmica in base 10 (decimale), il che significa che l’acqua con pH 6 è 10 volte più acida dell’acqua con pH 7.
Qui di seguito vi riportiamo un grafico dei diversi livelli di pH di alcune sostanze comuni:
1.0 - Acido delle batterie |
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2.0 - Succo di limone e aceto |
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3.0 - Succo d’arancia e soda |
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4.0 - Passata di pomodoro |
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5.0 - Caffè nero e banane |
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6.0 - Urina e latte |
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7.0 - Acqua pura, non di rubinetto o in bottiglia (il pH dell’acqua corrente o in bottiglia può variare notevolmente) |
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8.0 - Acqua di mare e uova |
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9.0 - Bicarbonato di sodio |
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10.0 - Latte di magnesia e acqua del Gran Lago Salato dello Utah |
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Perché il pH È Così Importante Quando si Coltiva Cannabis?
Adesso sapete cos’è il pH. Ma in un substrato di coltura, qual è il suo impatto sulla crescita e sulla salute delle vostre piante?
Come già saprete, tutte le piante richiedono nutrienti per crescere forti e sane: i macronutrienti azoto, fosforo e potassio, nonché i micronutrienti e i minerali tra cui calcio, magnesio, ferro, rame e molto altro ancora. Quando le piante non riescono ad accedere a questi nutrienti, possono insorgere carenze ed altri gravi problemi di salute.
Il problema con le piante di cannabis è che riescono ad assorbire i nutrienti solo entro un piccolo intervallo di pH, compreso tra circa 6 e 7 nelle colture in terra.
Quando il pH è inferiore o superiore a questo intervallo, le piante non riescono ad assorbire nutrienti (nonostante siano presenti) e vanno incontro a carenze nutrizionali causate dal cosiddetto “blocco dei nutrienti”.
Laddove la cannabis cresce spontanea in natura, il terreno tende ad essere leggermente acido. Quindi, anche le piante di cannabis nostrane preferiscono un ambiente leggermente acido. Tuttavia, anche il modo in cui coltivate la cannabis gioca un ruolo nel livello di pH ottimale per le vostre piante. La cannabis coltivata idroponicamente o senza suolo ha bisogno di un pH ancora più basso di quello di una coltivazione in terra.
I Vantaggi di Mantenere il pH su Valori Ottimali
I vantaggi di controllare e mantenere il pH su valori ottimali nelle colture di cannabis sono piuttosto evidenti. Avrete piante più sane, che mostreranno una crescita più vigorosa e, di conseguenza, daranno raccolti migliori. Inoltre, vi assicurerete che il tempo e i soldi spesi per concimare le piante saranno ben ripagati.
Se controllerete regolarmente il pH del vostro substrato di coltura, le vostre piante saranno in grado di assorbire tutte le sostanze nutritive apportate con i fertilizzanti. Riuscirete anche a rilevare in anticipo eventuali squilibri di pH, riducendo al minimo il rischio di incorrere in carenze nutritive in un secondo momento (ne parleremo più avanti).
Il Problema degli Squilibri del pH
Gli squilibri del pH sono una delle cause più comuni di carenze nutritive nelle piante di cannabis. Come accennato in precedenza, le piante di cannabis possono assorbire determinati nutrienti solo in un piccolo intervallo di pH. Se il pH del vostro substrato si sposta al di sotto o al di sopra di questo intervallo ideale, le vostre piante non saranno più in grado di assorbire i nutrienti apportati con i fertilizzanti ed inizieranno a mostrare segni di carenze nutrizionali.
Comprensione e Prevenzione del Blocco dei Nutrienti
Il “blocco dei nutrienti” si verifica quando le piante di cannabis non possono più assorbire le sostanze nutritive dal terreno o dai fertilizzanti usati per concimarle. Una delle cause principali del blocco dei nutrienti è il pH sbilanciato, ma può anche essere causato dall’accumulo di sali vicino alla zona delle radici a seguito della concimazione con fertilizzanti minerali (che tendono ad avere un alto contenuto di sali).
Il Miglior pH per Coltivare Cannabis
Ne abbiamo già parlato, ma il miglior pH per la coltivazione della cannabis rientra in un intervallo molto ristretto. Quindi, all’interno di questo intervallo, c’è un valore ottimale a cui dovremmo puntare? E quel valore può cambiare a seconda del nostro metodo di coltivazione? Approfondiamo questo argomento.
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Intervallo di pH per le Colture in Suolo: 6,0–7,0
Se coltivate in terra, il livello di pH ottimale per la zona delle radici è compreso tra 6,0 e 7,0. Tuttavia, all’interno di questo intervallo, non esiste un valore prefissato “migliore” o “peggiore”. Piuttosto, consentire piccole fluttuazioni naturali all’interno di questo intervallo può contribuire a supportare l’assorbimento ottimale dei nutrienti.
Quindi, mentre lo regolate, provate a rilevare ogni volta letture leggermente diverse. Ad esempio, in un’irrigazione potreste regolare il pH su 6,2 e in quella successiva su 6,6. Finché rimane entro 6,0–7,0, non dovreste avere alcun problema. Il terreno è anche più tollerante alle oscillazioni di pH, ma solo all'interno di questo intervallo otterrete i migliori risultati.
Se coltivate in modo esclusivamente biologico, senza apportare fertilizzanti minerali, il pH sarà un problema minore. Se usate un terreno con ammendanti naturali o un compost ricco di materia organica, i microrganismi presenti lavoreranno per rendere i nutrienti più disponibili alle radici. Tuttavia, la maggior parte dei coltivatori che usano le tipiche miscele di terriccio universale e fertilizzanti minerali dovrà inevitabilmente fare i conti con il pH.
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Passate al Biologico e Dimenticatevi di Misurare il pH
Alla RQS, siamo grandi sostenitori della coltivazione biologica, non solo perché fornisce un prodotto di gran lunga superiore, ma perché elimina un po’ di scocciature legate alla coltivazione, soprattutto quando si tratta di pH.
Sebbene l’uso di fertilizzanti chimici possa sembrare semplice, saper concimare correttamente una pianta di cannabis con concimi minerali liquidi può richiedere del tempo e della pratica. I fertilizzanti organici, invece, promuovono in modo naturale la salute delle piante, supportando lo sviluppo di una vita microbica sana all’interno del substrato.
L’uso di concimi naturali come il compost, vermicompost e farina di ossa crea un terreno fertile per batteri e funghi benefici che mantengono le condizioni ottimali del terreno. Quindi, nella maggior parte dei casi, non è necessario monitorare il pH del terreno con la stessa attenzione richiesta da una coltura concimata con prodotti minerali.
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Intervallo di pH per le Colture Idroponiche e Senza Suolo: 5,5–6,5
La questione delle colture idroponiche e senza suolo è del tutto diversa quando si tratta di pH. Se coltivate senza suolo, ad esempio in fibra di cocco, il livello ottimale della zona radicale dovrebbe essere leggermente inferiore a quello del suolo, tra 5,5 e 6,5. Lo stesso vale per tutti i metodi idroponici.
Anche in questi casi, è altrettanto importante lasciare che i livelli di pH fluttuino leggermente nell’intervallo ottimale per supportare l’assorbimento di tutte le sostanze nutritive. Ad esempio, nelle colture idroponiche, calcio e magnesio vengono assorbiti principalmente a livelli di pH superiori a 6, mentre altre sostanze nutritive come il manganese preferiscono un pH leggermente inferiore.
Inoltre, in un impianto idroponico, questo non dovrebbe essere un problema, poiché i livelli di pH tendono a fluttuare leggermente e in modo naturale ad ogni concimazione. Dovrete intervenire per correggere il pH solo se i suoi valori usciranno dall’intervallo ottimale 5,5–6,5.
Quando si coltiva in fibra di cocco, perlite o idroponica, sarete voi a dover somministrare i nutrienti direttamente alla zona radicale attraverso l’acqua, generando enormi fluttuazioni di pH con molti più rischi rispetto al terreno. I substrati inerti usati nelle colture idroponiche e senza suolo trattengono semplicemente l’acqua e forniscono supporto alle radici. Quindi, quando somministrate sostanze nutritive, fate attenzione a non sovraconcimare le vostre piante.
Come Testare il pH del Suolo in una Coltura di Cannabis
Gestire i livelli di pH significa testare l’acqua o la soluzione nutritiva e regolarla di conseguenza. Può sembrare complicato, ma in realtà non lo è.
Per testare il pH, potete usare un pH-metro digitale o un kit a gocce per misurare il pH. Qui, ci sono opinioni discordanti su quale metodo sia “migliore”. Alcuni preferiscono i pH-metri digitali, perché sono precisi e facili da leggere, mentre altri optano per i kit a gocce perché sono semplicissimi da usare e non richiedono calibrazioni. Provateli entrambi e decidete voi qual è il migliore per voi.
pH e Cannabis — FAQ
Analizziamo alcune delle domande più frequenti sul pH nelle colture di cannabis. Non esitate a consultare queste FAQ in caso di problemi di pH nelle vostre colture.
Domande e Risposte: pH
- ? Devo Testare il pH della Soluzione Prima o Dopo Aver Aggiunto i Fertilizzanti?
- Il pH dev’essere sempre misurato dopo aver aggiunto qualsiasi fertilizzante o ammendante, poiché cambieranno il valore del pH della vostra acqua. Dopo aver mescolato la sostanza nutritiva, usate un pH-metro o un kit a gocce per testarne il livello.
Se state coltivando idroponicamente, analizzate un campione d’acqua del vostro serbatoio pochi minuti dopo aver aggiunto i fertilizzanti. - ? Devo Misurare il pH del Deflusso Dopo Aver Concimato le Mie Piante?
- Sì. Ricordatevi sempre di testare il pH del deflusso della soluzione con cui concimate, in quanto questo vi darà un’idea più precisa del pH del vostro substrato.
- ? Quanto Devo Essere Preciso con i Livelli di pH Quando Coltivo Cannabis?
- Non fatevi prendere dal panico se i vostri concimi sono leggermente al di sotto o al di sopra delle condizioni ottimali appena menzionate. Intervenite solo se le fluttuazioni di pH sono importanti, in quanto potrebbero inibire la capacità delle vostre piante di assorbire le sostanze nutritive.
Misurare il pH con i Kit a Gocce
I kit a gocce per misurare il pH contengono normalmente una provetta, un flacone di soluzione per l’analisi ed una tabella del pH con codici cromatici. Testare il pH del terreno con questi kit è semplicissimo:
1. Preparate la soluzione concimante come siete soliti fare e mescolatela delicatamente. Fate attenzione a non ossigenarla eccessivamente, in quanto potreste compromettere la lettura del pH.
2. Riempite a metà la provetta con la vostra soluzione concimante ed aggiungete 3 gocce di liquido per l’analisi.
3. Agitate delicatamente la provetta per mescolare la soluzione e testate il pH del vostro fertilizzante.
4. Usate la tabella cromatica per leggere il pH della soluzione e, se necessario, usate dei prodotti specifici per aumentare/abbassare il pH fino a bilanciarlo.
5. Ripetete questo processo con il deflusso dopo aver concimato. Se la lettura del pH dal vostro deflusso è nettamente inferiore o superiore a quella del fertilizzante e rientra in una zona a rischio (inferiore a 5 o superiore a 7), potrebbe essere necessario regolare il pH del terreno.
Misurare il pH con i pH-Metri Digitali
Misurare il pH con un pH-metro digitale (come il nostro misuratore di pH) non potrebbe essere più semplice. Dopo aver calibrato il dispositivo, inseritelo semplicemente nella soluzione concimante, nel deflusso e nel terreno per ottenere una lettura accurata del pH della vostra coltura.
Come Regolare il pH Durante la Coltivazione della Cannabis
Se il pH del fertilizzante, del terreno o dell’acqua fosse considerevolmente al di fuori dell'intervallo ottimale, dovrete regolarlo rapidamente. Questo può essere fatto usando i prodotti “pH up” e “pH down”, che potete acquistare in qualsiasi grow shop. Se il pH è troppo alto, dovrete ovviamente aggiungere un prodotto “ph down”, e viceversa.
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Usare Prodotti pH Down
L'acqua del rubinetto tende ad avere un pH alcalino e, nella maggior parte dei casi, vi ritroverete ad abbassare il pH piuttosto che aumentarlo. Per farlo, aggiungete piccole quantità di un prodotto “pH down” (ce ne sono di diverse marche sul mercato) alla vostra soluzione di acqua o fertilizzanti, mescolate e testate di nuovo il pH. Ripetete il processo finché i livelli di pH non saranno corretti.
-
Usare Prodotti pH Up
Il procedimento per aumentare il pH dell’acqua o della soluzione nutritiva è identico a quello per abbassarlo. Aggiungete semplicemente piccole quantità di “pH up” alle vostre soluzioni nutritive o all’acqua finché le letture del pH non saranno alla pari.
-
Metodi Alternativi per Abbassare o Alzare il pH Durante la Coltivazione della Cannabis
Oltre ad utilizzare i regolatori di pH, potete anche abbassare o aumentare il pH del vostro substrato usando una varietà di prodotti naturali. Letame, compost, vermicompost, tè di compost, aghi di pino e trucioli di legno aiutano ad abbassare delicatamente il pH del terreno con il passare del tempo.
E, sebbene questi prodotti tendano ad impiegare più tempo per avere effetto, aiuteranno anche a stabilire una vita microbica sana intorno alle radici, che promuoverà una crescita sana delle piante e le proteggerà da agenti patogeni e parassiti.
Anche il succo di limone e l’aceto sono molto efficaci nell’abbassare il pH. Ricordatevi solo di diluirli in acqua per evitare di abbassare troppo il pH e/o danneggiare le radici delle piante.
Il prodotto più usato per aumentare il pH del suolo è la calce o calce dolomitica, che si trova in polvere, pellet o in forma idrata. In alternativa, vi consigliamo di usare la cenere di legno, che aiuta ad aumentare il pH più gradualmente e, allo stesso tempo, fornisce al terreno potassio, calcio ed altri micronutrienti.
Come Correggere il pH nelle Colture di Cannabis (nel Terreno e negli Impianti Idroponici)
- Testate sempre il pH del terreno o del serbatoio prima di apportare modifiche.
- Se il pH è troppo alto (troppo alcalino), vi consigliamo di aggiungere piccole quantità di succo di limone o aceto nell’acqua di irrigazione (se coltivate in terra). Per ottenere i migliori risultati, diluite il succo o l’aceto in almeno 5–10 parti d’acqua, applicatelo gradualmente e continuate a testare il pH fino a raggiungere un livello adeguato. Se coltivate idroponicamente, vi consigliamo di aggiungere piccole quantità di “pH down” (1–2ml) al serbatoio fino a quando non otterrete una lettura di pH corretta.
- Se il vostro pH è troppo basso (troppo acido), vi consigliamo di utilizzare un prodotto liquido a base di calce dolomitica per aumentare il pH del terreno. Se avete bisogno di una soluzione rapida, potete anche provare ad aumentare il pH aggiungendo bicarbonato di sodio all’acqua, ma la maggior parte dei coltivatori ritiene che i risultati siano di breve durata e, alla fine, preferisce usare la calce dolomitica, che dà risultati più stabili. Nelle colture idroponiche, consigliamo di usare una soluzione naturale “pH up” per regolare i livelli di pH.
Cannabis e pH — Conclusioni
Il monitoraggio e la regolazione del pH del terreno o del serbatoio sono dei passaggi chiave per coltivare piante di cannabis sane da cui ottenere raccolti di qualità. Se avete dei suggerimenti per regolare il pH di una coltura di cannabis, condivideteli nel riquadro dei commenti!
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