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Cannabis idroponica: Indoor vs outdoor
Tutti abbiamo visto su internet quelle splendide foto di piante coltivate idroponicamente. Tuttavia, sono quasi sempre piante coltivate sotto potenti lampade e circondate da ventilatori ed altri dispositivi elettronici. Ma i coltivatori idroponici non si limitano a quattro mura. La cannabis può essere coltivata idroponicamente anche outdoor.
Indice:
- La differenza tra coltivazione idroponica e in terra
- Sistemi idroponici indoor vs outdoor
- Vantaggi e svantaggi delle coltivazioni idroponiche outdoor
- I migliori sistemi da usare nelle coltivazioni idroponiche outdoor
- Suggerimenti per la creazione di un fiorente sistema idroponico outdoor
- Siete pronti per coltivare outdoor idroponicamente
La coltivazione idroponica offre una serie di potenziali vantaggi. Grazie a questa tecnica, le piante crescono più velocemente e producono di più, l’acqua viene usata in modo più efficiente e si ha un maggiore controllo sulla concimazione. Sebbene molti coltivatori idroponici scelgano di coltivare indoor, è anche possibile farlo outdoor. Esattamente come le piante coltivate in terra, anche le piante idroponiche crescono bene all’aria aperta sotto il sole.
Tuttavia, ci sono alcune cose che dovete tenere in considerazione se desiderate ottenere i migliori risultati dalle vostre coltivazioni idroponiche outdoor.
La differenza tra coltivazione idroponica e in terra
Prima di approfondire l’argomento principale, ricapitoliamo rapidamente le differenze tra una coltivazione in terra ed una idroponica.
A prescindere che vengano usati fertilizzanti naturali o sintetici, le piante coltivate in terra si affidano al substrato stesso per ricevere le sostanze nutritive di cui hanno bisogno. In altre parole, invece di concimare direttamente le piante, ciò che state facendo è alimentare il terreno.
Questo non è il caso della coltivazione idroponica. Qui le piante vengono concimate con fertilizzanti idrosolubili che entrano in contatto diretto con l’apparato radicale. Invece di espandere le radici nel suolo, le piante coltivate in modo idroponico hanno le loro radici sospese nell’acqua o nell’aria. Quelle permanentemente immerse nell’acqua ricevono ossigeno da piccoli dispositivi chiamati “pietre porose” (come quelle normalmente usate negli acquari), mentre le radici sospese nell’aria vengono concimate in modo intermittente utilizzando tecniche come il flusso e riflusso.
A prima vista, potrebbe sembrare che nelle coltivazioni idroponiche si usi una quantità d’acqua non necessaria, ma osservando il sistema più da vicino vi renderete conto che le tecniche idroponiche utilizzano effettivamente fino a dieci volte meno acqua[1] rispetto a quelle in terra. I sistemi idroponici come il DWC ed il Kratky immagazzinano la maggior parte dell’acqua necessaria per una singola coltivazione in un serbatoio, mentre altre tecniche come il DWC con ricircolo (RDWC) mantengono la soluzione concimante in costante movimento all’interno di un impianto di tubi. La coltivazione in terra richiede invece molta più acqua a causa del deflusso e dell’evaporazione.
La coltivazione idroponica ha una lunga storia ed il suo impiego risale a migliaia di anni fa. Oggi, gli agricoltori usano questa tecnica non solo per coltivare piante di cannabis, ma anche per diverse colture alimentari come cetrioli, verdure a foglia verde, fragole, erbe aromatiche e peperoni. Grazie alla possibilità di impilare i sistemi idroponici, i coltivatori di prodotti alimentari possono ottenere maggiori quantità di cibo utilizzando meno spazio, il tutto risparmiando enormi quantità d’acqua.
Sistemi idroponici indoor vs outdoor
Esattamente come la coltivazione in terra differisce da quella idroponica, anche la coltivazione indoor presenta alcune variabili che la distinguono da quella outdoor. Per darvi un’idea di cosa potete aspettarvi, nei seguenti paragrafi confronteremo il processo di coltivazione idroponica indoor con quello outdoor.
Costi
La coltivazione idroponica outdoor richiede un investimento iniziale inferiore, soprattutto se si acquistano impianti semplici. La maggior parte dei coltivatori idroponici indoor investe in grow box e lampade di alta qualità, il cui funzionamento può aumentare drasticamente le bollette della luce. Strumenti ed apparecchiature supplementari, come deumidificatori e ventole, saranno un’ulteriore spesa da sostenere.
Invece, i coltivatori idroponici outdoor hanno bisogno di pochissime attrezzature e qualsiasi dispositivo supplementare sarà superfluo. Tecniche come il metodo Kratky eludono anche la necessità di far funzionare delle pompe e, di conseguenza, non prevedono l'uso di elettricità.
Spazio
La coltivazione outdoor tende a fornire ai coltivatori più spazio (a seconda delle circostanze). Oltre a permettervi di coltivare più piante se lo desiderate, la maggiore superficie generalmente rende il processo di coltivazione più facile e divertente. Inoltre, aiuta a prevenire i problemi associati al sovraffollamento, come la muffa.
Ovviamente, più spazio significa anche che avrete più opzioni al momento di selezionare le varietà da coltivare. Potete optare per varietà piccole e compatte o piante sativa grandi come alberi. La maggior parte dei coltivatori indoor non ha invece spazio per far crescere piante troppo alte e, di conseguenza, la loro scelta è limitata.
Controllo
Sebbene la coltivazione outdoor abbia costi minori e maggiore spazio per le piante, il controllo è nettamente inferiore. I coltivatori indoor hanno il controllo quasi assoluto sulle condizioni di crescita delle piante, dalla circolazione dell’aria ed illuminazione alle temperature ed umidità. Invece, la coltivazione outdoor espone le piante alle intemperie. Pertanto, dovrete prepararvi ad affrontare le ondate di caldo, le piogge torrenziali ed i forti venti burrascosi.
Vantaggi e svantaggi delle coltivazioni idroponiche outdoor
Adesso conoscete le principali differenze tra la coltivazione idroponica indoor ed outdoor. Nei prossimi paragrafi ci concentreremo sulla coltivazione idroponica outdoor per definire i suoi principali vantaggi ed alcuni dei suoi aspetti negativi.
Vantaggi | Svantaggi |
Meno costosa | La minaccia del calore |
Un sistema che sfrutta la potenza del sole | Condizioni meteorologiche avverse |
Uso più efficiente dell’acqua | Parassiti |
Più spazio di lavoro | Mancanza di discrezione |
Molto indicata per le colture acquaponiche | Limitazioni stagionali |
Vantaggi della coltivazione idroponica outdoor
Vi state interessando alla coltivazione idroponica outdoor? Scoprite perché potrebbe essere la scelta giusta per voi.
Vantaggi |
Meno costosa |
Un sistema che sfrutta la potenza del sole |
Uso più efficiente dell’acqua |
Più spazio di lavoro |
Molto indicata per le colture acquaponiche |
- Meno costosa
Uno degli aspetti più interessanti della coltivazione idroponica outdoor sono i costi contenuti. Non solo risparmierete soldi a lungo termine, ma coltivando outdoor ottimizzerete anche i vostri risparmi. Pertanto, se state lavorando con un budget limitato o desiderate eliminare i costi dei grow box, delle lampade e dei dispositivi per controllare il clima, prendete in considerazione la coltivazione idroponica outdoor.
- Un sistema che sfrutta la potenza del sole
Coltivare outdoor significa poter sfruttare la migliore luce esistente: il sole. Questa gigantesca sfera di gas incandescenti fornisce tutte le lunghezze d’onda della luce di cui hanno bisogno le piante per crescere correttamente e lo fa gratuitamente. Inoltre, secondo alcune ricerche, l’esposizione ai raggi UV-B fungerebbe da fonte di stress abiotico che andrebbe ad aumentare i livelli di monoterpeni[2]. Tuttavia, la ricerca in questo settore rimane inconcludente quando si tratta di cannabis.
- Uso più efficiente dell’acqua
Per sua natura, la coltivazione idroponica fa uso di quantità minori d’acqua rispetto alla coltivazione in terra, ma potete risparmiare ancora di più coltivando outdoor. Installando grondaie e canalette d’acqua potrete raccogliere l’acqua piovana ed accumularla in un serbatoio. Se avete spazio sufficiente, potete anche scavare un piccolo stagno per lo stesso scopo. Ovviamente potete usare quest’acqua anche nelle colture indoor, ma in quelle outdoor significa avere nelle immediate vicinanze una fonte d’acqua gratuita con cui irrigare le piante.
- Più spazio di lavoro
Sebbene i balconi ed i piccoli cortili urbani offrano uno spazio simile a quello di un normale grow box, la maggior parte dei giardini suburbani e rurali ne hanno molto di più. Avendo a disposizione una maggiore quantità di spazio, potrete ottenere raccolti più abbondanti ed optare per genetiche di cannabis più alte e produttive. Avrete anche più spazio dove muovervi ed ispezionare ogni dettaglio delle vostre piante, facilitando la ricerca di eventuali parassiti e segni di carenze nutrizionali.
- Molto indicata per le colture acquaponiche
Come forma di coltura idroponica, i sistemi acquaponici presentano un serbatoio esterno con pesci vivi. I coltivatori nutrono i pesci e le loro deiezioni ricche di azoto vengono riutilizzate per concimare le piante di cannabis. Sebbene si possa adottare anche nelle colture indoor, la maggior parte delle persone preferisce non avere in casa delle vasche piene di pesci correndo il rischio di bagnare ovunque. Per questo motivo è una tecnica maggiormente impiegata outdoor!
Svantaggi della coltivazione idroponica outdoor
La coltivazione idroponica outdoor sembra una cosa fantastica, vero? Offre indubbiamente dei vantaggi, ma dovreste considerare i seguenti aspetti negativi prima di prendere una decisione.
Svantaggi |
La minaccia del calore |
Condizioni meteorologiche avverse |
Parassiti |
Mancanza di discrezione |
Limitazioni stagionali |
- La minaccia del calore
Il calore in eccesso può causare il riscaldamento dei serbatoi e della soluzione nutritiva in essi contenuta. Durante le ondate di calore particolarmente forti, la domanda di acqua aumenterà e la velocità e la qualità della crescita potrebbe diminuire.
- Condizioni meteorologiche avverse
Altre minacce meteorologiche, tra cui piogge torrenziali, ondate di freddo e venti forti, possono compromettere tutte le coltivazioni idroponiche outdoor. La pioggia in eccesso può inondare i serbatoi e diluire i nutrienti al loro interno, mentre le forti raffiche di vento possono danneggiare i gambi ed i rami delle piante.
- Parassiti
I parassiti della cannabis possono causare diversi problemi, da piccoli danni alla completa distruzione di una coltura outdoor. Dovete prendere le opportune misure per proteggere le vostre piante da lumache, minatori fogliari, afidi ed una lunga lista di creature ghiotte della vostra marijuana.
- Mancanza di discrezione
Le coltivazioni idroponiche outdoor possono attirare attenzioni indesiderate. Anche se le vostre piante non sono visibili, inizieranno ad emettere un potente aroma durante la fase di fioritura. Questo aspetto diventa ancora più rischioso nei Paesi dove la cannabis è ancora illegale.
- Limitazioni stagionali
A meno che non viviate ai tropici, non potete coltivare la marijuana outdoor con impianti idroponici tutto l’anno. La stagione colturale della vostra regione determinerà quando potrete piantare le vostre piante e quando raccoglierle. Informatevi sulle date delle ultime e delle prime gelate ed i periodi dell’anno migliori per seminare.
I migliori sistemi da usare nelle coltivazioni idroponiche outdoor
Ed ecco i pro ed i contro di un sistema idroponico outdoor. Se non vedete l’ora di provarlo, provate una delle possibili configurazioni proposte qui di seguito. Ci concentreremo principalmente sui sistemi che coinvolgono il minor numero di componenti più semplici da usare.
Deep Water Culture (DWC)
Questo impianto di coltivazione idroponica è semplice e coinvolge un unico serbatoio. Le piante di cannabis si trovano sospese sopra il serbatoio e le radici crescono nella soluzione nutritiva sottostante. Avrete bisogno di una pompa ad aria collegata alla corrente elettrica per alimentare la pietra porosa posizionata nel serbatoio, che manterrà le radici correttamente ossigenate. È possibile acquistare dei kit DWC già pronti all’uso o semplicemente costruirne uno utilizzando dei secchi, un trapano dotato di fresa a tazza ed un vaso a rete.
Metodo Kratky
Questo metodo è quasi identico al DWC, ma con una piccola modifica. Il sistema Kratky non fa uso di pietre porose o pompe ad aria e, di conseguenza, non ha bisogno di elettricità. Questa tecnica richiede poca manutenzione e rende la coltivazione idroponica ancora più economica. Man mano che le radici assorbono la soluzione nutritiva, il livello di quest’ultima diminuisce e la quantità d’aria nel serbatoio aumenta. A seconda delle dimensioni del contenitore, sarà necessario rabboccare di tanto in tanto la sostanza nutritiva sottostante man mano che le piante crescono.
Acquaponica
I sistemi acquaponici variano nella loro complessità ed aiutano ad avere un’esperienza di base con tecniche più semplici prima di fare il grande passo nel mondo idroponico. I sistemi di base sono costituiti da un letto di coltura che ospita le piante, un serbatoio esterno che ospita i pesci, una pompa ed una serie di tubi per trasportare le deiezioni ricche di ammoniaca rilasciate dai pesci. Nel complesso, la coltivazione acquaponica funge da eccellente sistema a circuito chiuso. Potete persino allevare dei pesci commestibili come fonte di proteina a chilometri zero.
Flusso e riflusso
Come suggerisce il nome, le radici delle piante vengono immerse da una soluzione nutritiva ad intervalli intermittenti. Sopra il serbatoio si troverà un letto che ospita le piante, le cui radici pendono in un contenitore vuoto pieno d’aria. Un timer elettrico darà l'impulso ad una pompa per inondare sistematicamente il letto in cui si trovano le piante e, successivamente, l’acqua immessa defluirà nuovamente nel serbatoio.
Suggerimenti per la creazione di un fiorente sistema idroponico outdoor
Tenendo presenti i vantaggi, gli svantaggi ed i singoli sistemi appena menzionati, ecco alcuni consigli utili per iniziare nel miglior modo possibile.
Scegliere saggiamente la posizione
Scegliete un punto che riceva almeno otto ore di luce solare diretta ogni giorno. Deve avere un buon flusso d’aria, senza esporre le piante a troppo vento durante le tempeste. E, ovviamente, dovete anche tenere conto della privacy. Una zona del giardino poco frequentata dai vicini ficcanaso sarà perfetta.
Strumenti da usare
Quale metodo stuzzica maggiormente la vostra fantasia? Avrete bisogno di semplici strumenti se optate per il DWC o il Kratky (facilmente reperibili in qualsiasi ferramenta). Tuttavia, se utilizzate pompe ad aria, dovrete avere una presa di corrente vicino alla vostra zona di coltivazione. Se avete optato per le sfide dell’acquaponica o del flusso e riflusso, dovrete trovare un negozio con attrezzature per l’idroponica, sia fisico che online, dove potrete acquistare tutti gli articoli specifici per questo tipo di coltivazione. Ah, e dovrete anche trovare dei pesci!
Fornire riparo
Lasciare le piante a crogiolarsi al sole aiuta indubbiamente ad accelerare la crescita nel giusto periodo dell’anno. Tuttavia, i forti venti e le temperature torride possono compromettere il loro sviluppo. Se vivete più a sud, prendete in considerazione l’acquisto preventivo di teli ombreggianti e paletti di legno per costruire una struttura protettiva dal caldo intenso. Se vivete in una regione ventosa, acquistate dei frangivento o posizionate la vostra installazione in un luogo riparato su più lati.
Mantenete fresca l’acqua
L’acqua calda del serbatoio può interrompere la crescita e stressare le piante. Adottate misure per mantenere l’acqua fresca e al riparo dalla luce solare diretta (se usate un serbatoio esterno). Se usate invece un unico impianto, considerate di interrare parzialmente i vostri vasi/secchi per isolarli.
Garantire un’adeguata circolazione dell’aria
Un punto ventilato aiuterà a rafforzare le piante durante le prime settimane di fase vegetativa e a tenere a bada la muffa durante le ultime settimane di fioritura. Sebbene troppo vento possa spezzare e “bruciare” le piante, potete utilizzare le misure sopra menzionate per ridurre al minimo i danni del vento. Quello di cui avete bisogno è una brezza costante, ma all'aperto può essere difficile da ottenere.
Tenere a bada i parassiti
I parassiti sono una delle maggiori minacce per le piante di cannabis coltivate outdoor. Ma non dovete bombardare il vostro giardino con pesticidi chimici. Ci sono molte opzioni di gestione integrata dei parassiti tra cui scegliere. Ad esempio, potete implementare controlli biologici come gli insetti predatori. Provate ad introdurre coccinelle se avete un problema di afidi o dei nematodi se i moscerini dei funghi diventano un problema. Le consociazioni di piante sono un altro magnifico modo per portare insetti benefici, mentre allo stesso tempo danno un aspetto grazioso alle colture ed offrono benefici ai terreni limitrofi.
Siete pronti per coltivare outdoor idroponicamente
A questo punto, dovreste essere in grado di prendere una decisione. Se pensate che la coltivazione idroponica outdoor possa funzionare per voi, perché non ci provate? Certo, ci sono alcuni aspetti negativi da considerare, ma i benefici sono nettamente superiori se vivete in zone con stagioni colturali relativamente lunghe, condizioni climatiche miti e leggi più clementi sulla coltivazione della cannabis. Non solo imparerete delle magnifiche tecniche di coltivazione, ma aiuterete le vostre piante a prosperare usando la natura come alleata. Preparatevi per raccogliere l’erba più potente, saporita ed ecosostenibile che abbiate mai fumato.
Buona coltivazione a tutti!
- Hydroponics: A Better Way to Grow Food https://www.nps.gov
- Cannabinoids and Terpenes: How Production of Photo-Protectants Can Be Manipulated to Enhance Cannabis sativa L. Phytochemistry https://www.frontiersin.org