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CBD, serotonina ed ansia
In quanto consumatori di cannabis, a qualcuno di noi è capitato di percepire dei miglioramenti dell'umore o un certo grado di rilassatezza con delle cultivar specifiche. Ma oggigiorno gli scienziati stanno iniziando ed esplorare vari composti della pianta di cannabis per i loro effetti su depressione ed ansia, e pare che la serotonina possa svolgere un ruolo di primo piano.
CHE COS'È LA SEROTONINA?
Il corpo umano impiega neurotrasmettitori per eseguire varie funzioni. Questi messaggeri chimici sono gli strumenti principali della comunicazione neurale nel sistema nervoso centrale. La serotonina è uno di questi neurotrasmettitori ed è presente nel cervello, nell'intestino e nelle ossa. Fra le sue varie funzioni c'è quella di regolare umore, nausea, appetito, salute delle ossa, sonno, emozioni e perfino le funzioni sessuali. La quantità maggiore di serotonina si trova nel tratto gastrointestinale.
La serotonina viene prodotta, attraverso un processo di trasformazione in due fasi, a partire dall'amminoacido essenziale triptofano. Il triptofano si può trovare in alimenti comuni come formaggio, carni rosse e noci. Una carenza di questo amminoacido nella nostra dieta potrebbe ridurre i livelli di serotonina. Questo potrebbe a sua volta essere associato ad ansia, depressione ed altri disturbi dell'umore. È a causa di fattori come questo che la nostra dieta è tanto strettamente legata al nostro umore e alle nostre emozioni.
COME INTERAGISCE LA CANNABIS CON LA SEROTONINA?
La relazione fra cannabis e serotonina è molto interessante. I cannabinoidi potrebbero stimolare certi recettori della serotonina e potenzialmente inibirne altri [1].
Questo porta alla conclusione che i cannabinoidi potrebbero incrementare i livelli di serotonina (e di altri neurotrasmettitori) in determinate condizioni e ridurli in altre. L'emicrania, per esempio, è un disturbo correlato a un calo dei livelli di serotonina nel cervello[2]. In questa situazione, l'attivazione di recettori di neurotrasmettitori inibitori della ricaptazione potrebbe costituire parte della soluzione. Quando si consuma THC, si attivano i recettori della serotonina, mentre se ne inibisce la ricaptazione[3]. Degli studi hanno persino osservato che certe varietà di cannabis potrebbero potenzialmente avere un effetto sull'emicrania[4].
Una volta che si riconosce l'importanza della serotonina per l'umore e per vari disturbi e l'impatto della cannabis sui livelli di serotonina, è facile capire perché le molecole derivate dalla cannabis vengano studiate in rapporto a certe patologie mentali e neurologiche.
COME LA CANNABIS POTREBBE AIUTARE
Nel 2016 venne eseguito uno studio[5] nel quale a dei ratti venivano somministrate diverse sostanze chimiche che imitano l'endocannabinoide anandamide. La parte interessante fu che, quando i ricercatori bloccarono artificialmente i recettori della serotonina, i potenziali effetti antidepressivi di queste sostanze non erano più osservabili. Questo contribuisce a suggerire che i cannabinoidi ed il sistema serotoninergico siano di fatto legati.
Lo stesso studio[6] mostrava anche come l'aumento dei livelli di endocannabinoidi nell'organismo rendesse potenzialmente più efficaci gli antidepressivi
Questo studio aveva anche scoperto che il blocco dei recettori CB1 impediva completamente il funzionamento degli antidepressivi.
Questi risultati dimostrano come gli endocannabinoidi e i sistemi serotoninici lavorino insieme per aiutarci a raggiungere l'omeostasi. E dimostrano anche che se si riusciranno a sviluppare dei farmaci, questi due sistemi dovranno essere stimolati in modo equilibrato e in modo che si supportino l’uno con l'altro. Quindi possiamo dire che la cannabis sia il futuro degli antidepressivi?
MARIJUANA ED ANSIA
Mettendo a confronto i livelli d'ansia di 50 individui che fumavano cannabis regolarmente con quelli di altri 50 che non fumavano per niente, uno studio[7] ha mostrato dei risultati interessanti. I pazienti che fumavano marijuana sperimentavano livelli d'ansia potenzialmente più bassi di coloro che non fumavano. Un articolo[8] del 2012 esaminava molteplici studi che analizzavano il CBD come farmaco ansiolitico. Questa ricerca ha svolto un ruolo pionieristico nel campo della scienza del CBD, ma sono necessari molti più studi per determinare l'impatto del CBD sui nostri stati psicologici e fisici.
Prima di lanciarsi nell'uso di cannabis per scopi olistici, è importante sapere cosa si sta facendo. Bisognerebbe sempre consultare un medico prima di assumere qualsiasi sostanza per finalità potenzialmente terapeutiche. Nonostante in certi posti la cannabis venga prescritta come trattamento per depressione/ansia, questa relazione fra la pianta e i disturbi è di fatto attualmente sotto studio e sono necessarie molte più ricerche.
Se si decide di consumare cannabis in un quadro associato all'ansia, è essenziale prestare attenzione ai livelli di THC e CBD in ciascuna varietà. Va sottolineato che ogni varietà ha effetti differenti su differenti persone. Dato il profilo non inebriante del CBD, le varietà con puro CBD (senza THC), a dominanza di CBD o con rapporto equilibrato di THC:CBD, potrebbero in teoria essere più adeguate per esercitare un effetto omeostatico.
Per esempio, Euphoria, Painkiller XL e Stress Killer sono tre varietà ricche di CBD, con in più un contenuto moderato di THC. Le prime due hanno il 9% di THC e Stress Killer ne contiene l'11%.
Come molti altri interrogativi scientifici riguardanti la cannabis, sono necessarie molte più ricerche per poter fornire con sicurezza dei consigli sull'uso di cannabis come trattamento su diversi disturbi psicologici. È tuttavia incoraggiante il fatto che la cannabis sia composta di numerose sostanze chimiche, alcune delle quali sembrano interagire con la serotonina. Di certo, in futuro vedremo questa relazione arricchirsi ulteriormente.
- Descending serotonergic and noradrenergic systems do not regulate the antipruritic effects of cannabinoids https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Serotonin and migraine: biology and clinical implications https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
- Serotonin Syndrome versus Cannabis Toxicity in the Emergency Department https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Patterns of medicinal cannabis use, strain analysis, and substitution effect among patients with migraine https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- The fatty acid amide hydrolase inhibitor URB597 modulates serotonin-dependent emotional behaviour http://www.europeanneuropsychopharmacology.com
- Involvement of endocannabinoids in antidepressant and anti-compulsive effect of fluoxetine in mice http://www.sciencedirect.com
- Antianxiety effect of cannabis: involvement of central benzodiazepine receptors https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Cannabidiol, a Cannabis sativa constituent, as an anxiolytic drug https://www.ncbi.nlm.nih.gov