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Cannabis e Qualità dell'Acqua Parte 3: Scelta di Una Fonte d'Acqua
Scegliere una fonte d'acqua è una decisione cruciale quando si coltiva cannabis. Alcune fonti come l'acqua piovana e i sistemi di filtrazione possono fornire acqua pura e incontaminata, anche se ad un certo prezzo. Tuttavia, nutrire le piante di cannabis con acqua distillata o del rubinetto potrebbe non essere la cosa peggiore.
Indice:
Tutti sanno che le piante amano l'acqua e la marijuana non fa eccezione! Quando si organizza una coltivazione di cannabis, la prima cosa da fare è individuare una fonte idrica. Per sceglierla, sarà necessario valutare la presenza di eventuali impurità, il contenuto di minerali ed il livello di pH.
La scelta della fonte d'acqua dipende anche da come e cosa si intende coltivare. In alcuni casi è possibile utilizzare acqua di bassa qualità, mentre in altri occorre scegliere un'acqua più pura.
Nel presente articolo esamineremo diverse fonti idriche, elencandone i pro e contro per chi desidera coltivare marijuana. Inoltre, cercheremo di capire quali sono le più adatte per specifici metodi di coltivazione.
Come trovare la perfetta fonte d'acqua per la propria coltivazione
Innanzitutto, prima di scegliere una fonte idrica, è importante sapere quali risorse si hanno a disposizione. Sarebbe meraviglioso avere una sorgente d'acqua nel proprio giardino. Ma pochi ce l'hanno. Molti non hanno neppure un giardino.
In secondo luogo, è fondamentale tenere conto delle proprie risorse finanziarie. Un filtro ad osmosi inversa è sicuramente utile, ma puoi permetterti di spendere 5.000 € per acquistarlo? Scegli sempre la fonte idrica più idonea e meno dispendiosa!
Infine, dovrai selezionare la fonte idrica in base al tuo ambiente di coltivazione. Un normale terriccio è generalmente robusto e in grado di assimilare diversi tipi di acqua, purché venga annaffiato correttamente. Un impianto idroponico, invece, sarà molto più sensibile agli agenti contaminanti e alle fluttuazioni dei livelli di pH o concime. Di conseguenza, richiederà l'utilizzo di acqua più pura.
Valutando attentamente i suddetti elementi, potrai scegliere la fonte d'acqua più adatta alla tua coltivazione.
Diverse fonti idriche per la coltivazione della cannabis
Molti di noi utilizzano l'acqua di rubinetto per svariati scopi e in modo automatico, senza quasi rendersene conto. Questa pratica fonte d'acqua pulita soddisfa molte delle nostre esigenze quotidiane, ma non sempre rappresenta la scelta migliore per chi coltiva cannabis.
Esistono diverse fonti da cui prelevare l'acqua per le piante di cannabis, ciascuna con specifici vantaggi e svantaggi.
Acqua piovana
L'acqua piovana è adatta per le piante di cannabis? Nella maggior parte dei casi, sì! Puoi raccoglierla posizionando un serbatoio o cisterna sul tetto o in un angolo del giardino. Si tratta di un metodo molto semplice e totalmente gratuito, inoltre la qualità dell'acqua piovana è generalmente ottima.
Se hai la possibilità di raccogliere l'acqua piovana, questa è l'opzione migliore. In fondo, da dove ricevono l'acqua le piante allo stato selvatico? Dalla pioggia!
Le gocce di pioggia, mentre si formano, tendono ad espellere qualsiasi impurità, quindi rappresentano una fonte d'acqua pura ed affidabile.
Vantaggi dell'acqua piovana per coltivare cannabis
- È molto pulita
- Ha un pH stabile a 7,0
- È gratuita
- È abbondante in molte regioni
- È facile da raccogliere (se si ha sufficiente spazio a disposizione)
Svantaggi dell'acqua piovana per coltivare cannabis
- Raccogliere l'acqua piovana può essere illegale in alcune zone
- La quantità di acqua piovana può essere insufficiente in alcune regioni
- Potrebbe essere necessario regolare il pH se si coltiva con sistemi idroponici
- È impossibile raccoglierla se non si ha spazio sufficiente
Come preparare l'acqua piovana prima di somministrarla alle piante di cannabis
L'acqua piovana è sostanzialmente già pronta all'uso. Tuttavia, se la cannabis viene coltivata con impianti idroponici, probabilmente sarà necessario regolare il pH. In questo caso, il pH ottimale sarà 6,0, un valore inferiore rispetto a quello naturale dell'acqua piovana.
A parte questa piccola correzione, l'acqua piovana non necessita di preparazione.
Più adatta per
L'acqua piovana è ideale per chi coltiva nel terreno con metodi biologici. Non richiede regolazioni e non danneggia i microrganismi benefici nel suolo. Inoltre, risulta ottima per chi coltiva con un budget limitato, anche se è necessario disporre di uno spazio adeguato in cui collocare la cisterna di raccolta.
Acqua di rubinetto
Nella maggior parte dei casi, l'acqua di rubinetto è la fonte idrica più pratica e semplice per coltivare cannabis. Non bisogna far altro che aprire il rubinetto! Inoltre, anche se non possiedi un contatore dell'acqua, la quantità d'acqua necessaria per coltivare cannabis costerà all'incirca quanto una normale fornitura idrica domestica. In questo senso, è praticamente gratuita.
Il principale svantaggio dell'acqua di rubinetto è che spesso ha un pH elevato e potrebbe contenere molecole nocive per le piante di cannabis, come ad esempio il cloro.
Vantaggi dell'acqua di rubinetto per coltivare cannabis
- È molto economica o pressoché gratuita
- È una fonte idrica estremamente pratica ed accessibile
- Solitamente è abbastanza pulita
Svantaggi dell'acqua di rubinetto per coltivare cannabis
- Di solito, ha un pH elevato
- Potrebbe contenere sostanze dannose come il cloro
- Potrebbe contenere dei minerali che alterano la concimazione
Come preparare l'acqua di rubinetto prima di somministrarla alle piante di cannabis
Se decidi di usare acqua di rubinetto, dovrai innanzitutto misurare il pH. Se è superiore a 7,0 (come accade spesso), utilizza un prodotto specifico per abbassarlo a circa 6,5. Se stai coltivando con metodi biologici, il pH elevato non costituisce un problema, poiché i batteri nel terreno aiuteranno le piante ad assorbire le sostanze nutritive.
Tuttavia, spesso l'acqua di rubinetto contiene cloro che può distruggere i batteri benefici presenti nel terreno. Quindi, se coltivi biologicamente, controlla che l'acqua non sia stata trattata con cloro. Se lo è, puoi comunque utilizzarla, dopo averla lasciata decantare in un recipiente aperto per almeno 24 ore. In questo lasso di tempo il cloro evaporerà e l'acqua sarà pronta per essere utilizzata.
Certe acque di rubinetto, specialmente in alcune città o zone ricche di calcare, contengono una gran quantità di minerali. In una coltivazione idroponica, ciò può interferire con l'assorbimento delle sostanze nutritive e causare una potenziale sovraconcimazione. Per le piante coltivate nel terreno, questo non rappresenta un problema. Con un misuratore della conducibilità elettrica puoi rilevare la presenza di minerali nell'acqua e valutare se è adatta per la tua coltivazione. Se la fonte idrica è ricca di minerali, non puoi fare molto per rimuoverli: dovrai semplicemente regolare di conseguenza la somministrazione del fertilizzante.
Più adatta per
L'acqua di rubinetto è molto versatile. Per quasi tutti i coltivatori, e in particolare per chi coltiva nel terreno, l'acqua di rubinetto è la scelta più semplice ed economica. È anche l'opzione consigliata per i principianti.
Acqua distillata
L'acqua distillata è pura al 100%. Non contiene minerali, sostanze estranee o batteri; la sua conducibilità elettrica è pari a 0. Per questo motivo, rappresenta la base perfetta per una coltivazione di cannabis. Ad essa potrai aggiungere i minerali e i nutrienti che preferisci, regolando il pH con facilità.
Tuttavia, per molti coltivatori l'acqua distillata risulta costosa e poco pratica. Inoltre, un valore di conduttività elettrica pari a 0 non è sempre vantaggioso. I minerali generalmente presenti in varie fonti idriche possono supportare lo sviluppo delle piante, e partire da zero può essere faticoso per chi non intende aggiungere personalmente piccole dosi di minerali nell'acqua.
Vantaggi dell'acqua distillata per coltivare cannabis
- È un ottimo punto di partenza per chi desidera regolare a proprio piacimento la quantità di minerali nell'acqua
- È ideale per i sistemi idroponici
- Permette di sapere con certezza cosa si somministra alle piante
Svantaggi dell'acqua distillata per coltivare cannabis
- È costosa
- È superflua nella maggior parte dei casi
- La totale assenza di minerali può risultare controproducente
- Spesso il pH deve essere regolato
Come preparare l'acqua distillata prima di somministrarla alle piante di cannabis
L'acqua distillata potrebbe avere un pH superiore a 7,0, pertanto sarà necessario misurarlo e, probabilmente, regolarlo. Inoltre, molti coltivatori aggiungono calcio e magnesio all'acqua distillata, in modo che la sua conduttività elettrica arrivi a 0,4.
A parte questo, l'acqua distillata non ha bisogno di altre preparazioni.
Più adatta per
L'acqua distillata è adatta solo per i coltivatori esperti che desiderano partire da zero ed aggiungere autonomamente ogni sostanza nutritiva (generalmente in una coltivazione idroponica). Per un principiante, l'utilizzo di acqua distillata può risultare controproducente e comporta solo uno spreco di denaro.
Acqua depurata con osmosi inversa
L'acqua depurata con osmosi inversa (OI) si ottiene convogliando l'acqua attraverso una membrana semipermeabile. In questo modo, l'acqua viene filtrata e perde gran parte delle sue impurità. Di conseguenza, l'acqua sottoposta ad osmosi inversa è molto pura, ma non quanto l'acqua distillata.
È possibile acquistare acqua ad osmosi inversa nei negozi specializzati, oppure installare un apposito filtro sul rubinetto di casa. Questi filtri durano diversi anni, ma sono piuttosto costosi.
Vantaggi dell'acqua ad osmosi inversa per coltivare cannabis
- È molto pura
- È facilmente accessibile dopo aver installato il filtro
- È ideale per gli impianti idroponici
- Ha un pH pari a 7,0
Svantaggi dell'acqua ad osmosi inversa per coltivare cannabis
- Comporta costi iniziali elevati per l'installazione del filtro
- È una soluzione eccessivamente costosa per i coltivatori amatoriali
Come preparare l'acqua ad osmosi inversa prima di somministrarla alle piante di cannabis
L'acqua sottoposta ad osmosi inversa ha un pH di circa 7,0, ideale per le piante coltivate nel terreno. Tuttavia, chi coltiva con sistemi idroponici dovrà utilizzare un apposito prodotto per abbassare il pH. Inoltre, in base al tipo di filtro, l'acqua potrebbe avere una conduttività elettrica inferiore a 0,4. Quindi, come nel caso dell'acqua distillata, è consigliabile aggiungere calcio e magnesio per innalzare questo valore.
Più adatta per
L'acqua depurata con osmosi inversa è ideale per i sistemi idroponici, poiché può essere prelevata direttamente dal rubinetto. È dunque molto più pratica dell'acqua distillata venduta in bottiglie. Questa opzione risulta altrettanto utile per chi coltiva su larga scala e necessita di grandi quantità d'acqua.
Acqua minerale in bottiglia
Alcuni coltivatori somministrano alle piante di cannabis acqua minerale in bottiglia. Questa opzione, oltre ad essere alquanto lussuosa, fornisce una buona dose di minerali e contiene minime quantità di sostanze nocive, come il cloro. Detto questo, è preferibile utilizzare acque in bottiglia con basso contenuto di minerali, altrimenti le piante potrebbero ricevere una dose eccessiva di queste sostanze.
Nel complesso, l'acqua minerale in bottiglia non è una soluzione ideale.
Vantaggi dell'acqua minerale per coltivare cannabis
- È pulita
- Offre una buona dose di minerali
- Ha un pH di circa 7,0
Svantaggi dell'acqua minerale per coltivare cannabis
- È costosa
- Comporta uno spreco di plastica/vetro
- Di solito non è necessaria
Come preparare l'acqua minerale prima di somministrarla alle piante di cannabis
La preparazione dipende dalla marca d'acqua utilizzata. Dovrai misurare i livelli di pH e conduttività elettrica, regolandoli all'occorrenza.
Più adatta per
L'acqua in bottiglia è una scelta adatta solo per chi non ha altre soluzioni. Qualsiasi altra fonte idrica adeguata rappresenta sicuramente un'opzione migliore rispetto all'utilizzo di centinaia di bottiglie di plastica o vetro. Ad ogni modo, l'acqua minerale è di buona qualità e la decisione finale spetta solo a te.
Acqua di pozzo o sorgente
Se hai un appezzamento di terra in cui è presente un pozzo o una sorgente, avrai a portata di mano una fonte d'acqua gratuita ed abbondante!
Le suddette fonti idriche rappresentano un'opzione ottimale, per chi ha la fortuna di potervi accedere. Ad ogni modo, la qualità di queste acque può variare ampiamente, in base alla zona in cui si trovano.
Vantaggi dell'acqua di pozzo o sorgente per coltivare cannabis
- È gratuita
- È facilmente accessibile
- È presente in abbondanza
- Solitamente è di buona qualità
Svantaggi dell'acqua di pozzo o sorgente per coltivare cannabis
- Opzione inattuabile se non si possiede un pozzo o una sorgente
- La qualità dell'acqua può variare e, in alcuni casi, rendere la fonte inutilizzabile
- Trattandosi di fonte proveniente dal sottosuolo, è ricca di minerali
- È generalmente inadatta per coltivazioni idroponiche
Come preparare l'acqua di pozzo o sorgente prima di somministrarla alle piante di cannabis
Questo dipende interamente dalla fonte idrica. L'acqua sotterranea spesso contiene un'elevata quantità di minerali, variabile da regione a regione così come il pH. Di conseguenza, sarà necessario raccogliere informazioni specifiche sulla qualità e la composizione dell'acqua.
Più adatta per
Se l'acqua del tuo pozzo o della sorgente è adatta per essere somministrata alle piante, avrai a disposizione una fonte idrica gratuita ed abbondante. Questa opzione è molto utile anche se decidi di coltivare un gran numero di piante. Invece, per chi coltiva con sistemi idroponici, l'acqua sorgiva potrebbe non essere adatta.
Acqua di fiume
Se nelle vicinanze di casa tua scorre un fiume, potresti prelevare l'acqua da lì. Ma attenzione: spesso i fiumi non sono particolarmente puliti e tendono ad accumulare tossine e concimi agricoli provenienti dai canali di scarico.
Di solito, i ruscelli di piccole dimensioni sono fonti idriche più adatte rispetto ai grandi fiumi. Inoltre, quelli situati ad alta quota generalmente forniscono un'acqua più pulita.
Vantaggi dell'acqua di fiume per coltivare cannabis
- È una fonte gratuita ed abbondante
Svantaggi dell'acqua di fiume per coltivare cannabis
- È accessibile a pochi
- Spesso l'acqua di fiume è contaminata
- I fertilizzanti agricoli presenti nell'acqua possono interferire con la normale concimazione
Come preparare l'acqua di fiume prima di somministrarla alle piante di cannabis
Se l'acqua del tuo fiume è pulita ed utilizzabile, probabilmente dovrai soltanto regolare il pH e misurare il contenuto di minerali. Ciò ti consentirà di calibrare al meglio la somministrazione di concime.
Più adatta per
Se non hai altra scelta, puoi usare acqua di fiume per la tua coltivazione, purché sia pulita. Questa opzione è adatta solo per chi ha accesso ad un fiume ad altitudini elevate e con acqua pulita.
Acqua del condizionatore
Può sembrare strano, ma anche l'acqua del condizionatore è una valida fonte idrica! L'acqua emessa dai condizionatori d'aria è sostanzialmente distillata, quindi molto pulita e con una bassa conduttività elettrica.
Vantaggi dell'acqua del condizionatore per coltivare cannabis
- È gratuita e facilmente accessibile
- È molto pulita
Svantaggi dell'acqua del condizionatore per coltivare cannabis
- È necessario avere un condizionatore d'aria
- Potrebbe non fornire una quantità d'acqua sufficiente per annaffiare le piante
- Spesso ha un pH superiore a 7,0
Come preparare l'acqua del condizionare prima di somministrarla alle piante di cannabis
Il livello di pH dell'acqua del condizionatore è generalmente superiore a 7,0, pertanto sarà necessario utilizzare un apposito prodotto per abbassare il pH. Inoltre, è importante misurare anche il livello di conduttività elettrica e regolarlo all'occorrenza.
Più adatta per
Chi coltiva poche piante può decidere di annaffiarle con acqua del condizionatore. Si tratta di un'opzione valida, ma non sempre semplice né affidabile.
Segnali di problemi legati alla fonte idrica in una coltivazione di cannabis
Molti coltivatori principianti tendono ad irrigare eccessivamente le piante, pensando che una dose d'acqua abbondante ne promuova la crescita. Non è affatto così!
L'eccessiva somministrazione di acqua riduce la quantità di ossigeno nel terreno, provocando marciume radicale, spesso fatale per la pianta. Bisogna sempre aspettare che i primi 2cm di terra in superficie siano perfettamente asciutti prima di annaffiare nuovamente.
In caso di irrigazione eccessiva, le foglie inizieranno a cambiare colore ed afflosciarsi, a partire da quelle situate nella parte bassa della pianta. Appariranno marroni ed umide, anziché gialle e secche.
Inoltre, la somministrazione di acqua con livelli errati di pH, conduttività elettrica o PPM potrebbe ostacolare l'assorbimento di sostanze nutritive da parte delle radici. Questo problema può manifestarsi con diversi sintomi. In caso di decolorazione delle foglie e crescita rallentata, la pianta potrebbe soffrire di carenza nutritiva e la causa potrebbe essere proprio la fonte d'acqua.
Conclusioni: Qual è la migliore fonte idrica per coltivare cannabis
Tutto dipende dalla fonte a cui si ha accesso e dai risultati che si desidera ottenere.
Per la maggior parte dei coltivatori, l'acqua di rubinetto (con i dovuti assestamenti) rappresenta una valida fonte idrica. Una soluzione alternativa è necessaria solo se si hanno esigenze specifiche, se l'acqua di rubinetto è di scarsa qualità o se si ha accesso ad una fonte idrica migliore.
Chi ha bisogno di un'acqua particolarmente pura, può utilizzare acqua piovana, acqua depurata con osmosi inversa o acqua distillata.
Se è la prima volta che coltivi cannabis, non perdere tempo prezioso alla ricerca della soluzione perfetta. Utilizza semplice acqua di rubinetto ed impegnati a perfezionare le tue abilità!