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By Steven Voser


Sapevate che si possono coltivare colture amanti dell'acqua, come la cannabis, con pochissima o nessuna acqua? L’aridocoltura della cannabis, comunemente conosciuta come coltivazione a secco, è una tecnica agricola che da tempo aiuta a produrre grossi raccolti di colture di materie prime in regioni aride.

In quest'articolo vi spiegheremo cos'è la coltivazione a secco della cannabis, come funziona e vi consiglieremo alcune delle migliori varietà per questa pratica.

Di quanta acqua ha bisogno l'erba?

L'erba ama bere. Infatti, le statistiche mostrano che la pianta media di cannabis in California[1] consuma circa 20 litri d'acqua ogni giorno in agosto e settembre: più di grano, mais, soia, cotone e riso.

watering Cannabis plants

Da una parte, questo si deve alla naturale predilezione della cannabis per i terreni ben drenanti e i climi caldi. La ricerca di raccolti più veloci e abbondanti ha portato a piante di cannabis con un fabbisogno d’acqua maggiore. Spingendo la cannabis a produrre infiorescenze più grosse e fogliame più cespuglioso si è aumentata la sua biomassa, e questo naturalmente porta la pianta ad assorbire più acqua per alimentare la propria crescita.

Cos'è l'aridocoltura della cannabis e come funziona?

Il principio fondamentale alla base dell'aridocoltura sta nel migliorare la capacità del terreno di assorbire e trattenere l'umidità. Invece che annaffiare costantemente per mantenere il terreno umido, la coltivazione a secco consiste nel manipolare il terreno o modificare la sua composizione, in modo tale che quando viene bagnato sia in grado di trattenere l'umidità più a lungo.

Arare e diserbare, ad esempio, sono maniere per ottenere questo tipo di terreno, ma i coltivatori possono anche lasciare sul terreno la stoppia (i residui di pianta che restano dopo il raccolto) per catturare acqua e neve in modo da mantenere il terreno umido.

Oltre a manipolare effettivamente il terreno, chi coltiva a secco cerca anche di piantare varietà colturali con radici più profonde o che sono più adatte a crescere in condizioni aride. Queste colture vengono spesso fatte germinare indoor e poi trapiantate outdoor dopo che piogge abbondanti hanno impregnato il terreno (e a volte perfino durante la stessa stagione delle piogge). L'acqua che viene trattenuta dal terreno in maniera naturale può essere sufficiente a sostenere certe colture durante tutto il loro ciclo vitale, senza che abbiano mai bisogno di essere innaffiate manualmente.

Anche se questa può sembrare una novità per i coltivatori di cannabis, la coltivazione a secco è praticata da lungo tempo dagli agricoltori per le colture di materie prime. Negli Stati Uniti, per esempio, è impiegata dagli agricoltori delle Grandi Pianure, della regione di Palouse, della California[2] e di molte altre aree soggette a siccità e condizioni aride. Al di fuori degli USA, la coltivazione a secco viene praticata anche in Africa, Medio Oriente, America centrale e meridionale, Australia ed Europa.

Queste sono alcune delle specie vegetali più comunemente coltivate con metodi di coltivazione a secco:

  • Grano
  • Girasoli
  • Cotone
  • Mais
  • Segale

Grazie alla coltivazione a secco, gli agricoltori sono riusciti a far crescere queste specie vegetali in aree che ricevono poco più di 200 mm di precipitazioni all'anno, come la parte nordoccidentale dell'Argentina[3], il deserto di Thal in Pakistan[4] e il Sahel in Africa. Concentrando gli sforzi nel migliorare la qualità dei terreni e nel trattenere l'umidità, gli agricoltori di queste regioni sono in grado di sormontare condizioni ambientali estreme.

Perché scegliere la coltivazione a secco per la cannabis?

Oltre ad essere una scelta responsabile dal punto di vista ambientale, coltivare la cannabis con aridocoltura offre anche vantaggi economici. Immaginate di poter tagliare le bollette dell'acqua ed eliminare la necessità di costosi impianti di irrigazione. Malgrado la cannabis venga spesso associata a stili di vita pacifici e rispettosi dell'ambiente, la realtà della sua coltivazione commerciale è spesso tutt'altro che verde. Spesso le piante di cannabis consumano più acqua di molte altre colture, come abbiamo già detto. Oltretutto, la coltivazione di cannabis indoor consuma anche molta energia, e i fertilizzanti impiegati per spingere le piante d'erba ai loro limiti possono spesso avere un impatto dannoso sull'ambiente.

Le ricerche indicano, ad esempio, che l'illuminazione impiegata nella coltivazione di cannabis indoor consuma 70 volte più energia dell'illuminazione utilizzata per il funzionamento di edifici ad uso commerciale[6]. E questo senza contare l'energia usata per far funzionare la ventilazione, il condizionamento dell'aria e i sistemi di irrigazione necessari per coltivare erba indoor.

I coltivatori commerciali di cannabis fanno anche grosso uso di pesticidi e fertilizzanti per proteggere le proprie piante dai parassiti e incrementare al massimo la potenza e le dimensioni delle piante che coltivano. Il deflusso delle piantagioni di cannabis può quindi danneggiare l'ambiente e contribuire all'accumulo di pesticidi, metalli pesanti e nutrienti negli ecosistemi locali, erodendo i suoli e contaminando l'acqua. Il rapporto 2020 della National Cannabis Industry Association statunitense sulla Sostenibilità Ambientale nell'Industria della Cannabis[7], per esempio, è un'ottima fonte per comprendere meglio l'impatto ambientale della coltivazione commerciale della cannabis.

Ovviamente la coltivazione a secco non può da sola risolvere tutti i problemi ambientali connessi con la coltivazione dell'erba. Ma può ridurre in misura significativa la quantità d'acqua necessaria per coltivare la cannabis.

Applicata a colture legali su larga scala potrebbe offrire enormi benefici. Ma anche i coltivatori domestici possono servirsi di tecniche di coltivazione a secco per massimizzare la ritenzione idrica nella loro piantagione di cannabis e contribuire in questo modo a ridurre l'impatto ambientale delle loro colture.

Benefici della coltivazione a secco per l'erba

Oltre all'ovvio beneficio del ridotto consumo d'acqua, la coltivazione a secco potrebbe offrire ai coltivatori di cannabis questi ulteriori vantaggi:

  • Migliora aromi, sapori e potenza: Una solida base di ricerca mostra che certe piante di cannabis esposte a fattori di stress ambientale come siccità[8], radiazione ultravioletta[9], restrizione dei nutrienti[10], *temperature sfavorevoli[11] e perfino stress meccanico[12]  possono sviluppare più cannabinoidi e terpeni. Aiutando le proprie piante a sopravvivere all'avversità di condizioni ambientali aride, i coltivatori potrebbero anche produrre erba più aromatica, saporita e potente.
  • Riduce i costi: Senza il bisogno di costosi sistemi di irrigazione, i coltivatori possono risparmiare denaro sull'infrastruttura, l'acqua e il mantenimento.
  • Produce raccolti affidabili, anche in condizioni sfavorevoli: Fin dagli inizi dell'agricoltura, i coltivatori sono stati alla mercé dell'ambiente. E i coltivatori di cannabis outdoor non fanno differenza. Sfruttando le tecniche di coltivazione a secco, i coltivatori di cannabis possono aumentare al massimo le probabilità di produrre un buon raccolto anche se il clima locale non li favorisce.
  • Migliora la qualità del terreno: Un terreno ricco e ben strutturato è la chiave per coltivare cannabis di qualità. La coltivazione a secco non solo ottimizza la ritenzione idrica, ma contribuisce anche a mantenere il suolo fertile nel tempo.

Le sfide della coltivazione a secco della cannabis

L'aridocoltura offre evidenti benefici. Ma comporta anche qualche sfida. Queste sono le problematiche più comuni che i coltivatori di cannabis devono affrontare con la coltivazione a secco:

  • Carenze d'acqua: La cannabis è una pianta assetata d'acqua, e molti coltivatori si affidano all'irrigazione manuale o automatica per soddisfare i suoi bisogni. Con la coltivazione a secco, i coltivatori devono invece imparare a mantenere le piante idratate con l'umidità che riescono a trattenere. Se questo viene fatto in maniera sbagliata, la salute delle piante potrebbe soffrirne, con conseguenze negative per i raccolti.
  • Gestire la qualità del terreno: Come vedremo più avanti, mantenere la salute del terreno è cruciale per la coltivazione a secco; questo potrebbe però rivelarsi difficile per i coltivatori di cannabis, specialmente per quelli abituati alla coltivazione idroponica. Per poter ottenere buoni raccolti, la coltivazione a secco richiede una buona comprensione della struttura del terreno e dell'agricoltura biologica.
  • Mantenere la salute delle piante: Senza irrigazione, le piante di cannabis possono trovarsi più esposte a carenze nutrizionali e stress ambientale. Quando si coltiva la cannabis a secco, bisogna imparare ad attenuare questi problemi mantenendo un medium di coltura sano durante tutto il ciclo vitale.
  • Gestire lo stress delle piante: La cannabis prospera in condizioni controllate, ma la coltivazione a secco espone le piante a calore, siccità ed altre forme di stress. Se vengono gestiti in maniera adeguata, questi fattori di stress possono in realtà favorire la crescita delle piante. Ma, in caso contrario, possono rivelarsi dannosi.

I primi passi dell'aridocoltura: Come praticare la coltivazione a secco per coltivare ottima erba in casa

La coltivazione a secco viene di solito praticata dagli agricoltori industriali. Ma questo non vuol dire che non possiate impiegarla per migliorare la vostra coltura domestica di cannabis. Qui di seguito vi illustriamo alcuni suggerimenti basilari per la coltivazione a secco della cannabis, che potete seguire per migliorare le vostre colture riducendo al minimo il consumo d'acqua.

Scegliere la posizione giusta per la coltivazione a secco

  • Coltivate outdoor: La coltivazione a secco viene praticata tradizionalmente outdoor, dove le precipitazioni naturali possono irrigare le piante e bagnare il terreno. Se state coltivando indoor, potete usare un serbatoio per la raccolta dell'acqua piovana da impiegare per innaffiare le piante. Dovrete anche praticare le modifiche al terreno di cui parliamo più sotto, in modo da aiutare il terreno a trattenere l'umidità più a lungo.
  • Massimizzate l'illuminazione: Le piante di cannabis hanno bisogno di abbondante luce solare per poter prosperare, perciò scegliete un'area ben esposta dove farle crescere. Indoor, usate luci da coltivazione di buona qualità ed applicate tutti i controlli ambientali necessari per dare alle vostre piante condizioni di crescita adeguate.

Consigli specifici per la preparazione del terreno per la coltivazione a secco

types of soil for dry farming cannabis

La qualità del terreno è cruciale per riuscire nella coltivazione a secco. Ogni agricoltore prepara il proprio terreno in maniera leggermente diversa a seconda delle proprie preferenze, delle necessità delle varie colture e del clima locale, ma esistono alcuni principi di base della preparazione del terreno che potete seguire per cominciare:

  • Usate ammendanti del suolo: Argilla, compost, vermicompost, torba e letame possono contribuire ad arricchire il terreno e accrescere la sua capacità di trattenere l'acqua.
  • Rivestite il terreno: Ricoprire il suolo con rocce, paglia e pacciame contribuisce ad isolarlo, minimizzando la quantità d'acqua che si perde con l'evaporazione.
  • Scavate in profondità (o usate aiuole rialzate): Uno dei principi della coltivazione a secco consiste nel piantare le piante in profondità nel terreno, in modo che le radici siano in grado di accedere all'umidità che vi è accumulata. Potete farlo sia piantandole direttamente nel terreno che usando aiuole rialzate. In generale, è buona regola smuovere il suolo per almeno 30–45 cm di profondità, in modo da favorire la penetrazione delle radici e l'assorbimento dell'acqua.
  • Arate il meno possibile: Dissodare, o arare, il terreno è importante per la coltivazione a secco, perché aiuta a sbarazzarsi di erbe che possono entrare in competizione con le vostre piante per la poca acqua disponibile. Ma dissodare regolarmente distrugge anche la struttura del suolo, limitando la sua capacità di trattenere i nutrienti e l'acqua. Riducendo il dissodamento al minimo e preparando un suolo di alta qualità, sarete in grado di ridurre la presenza di erbacce nel terreno, preservando allo stesso tempo la qualità del vostro medium di coltura.

Tecniche di piantagione per la coltivazione a secco

  • Cominciate durante la stagione delle piogge: Se vivete in un'area con precipitazioni stagionali, farete bene ad assicurarvi che il terreno assorba la maggior parte possibile di queste precipitazioni naturali. Sarà anche utile raccogliere l'acqua piovana in un serbatoio. Ovviamente, le piante di cannabis in fase di fioritura non amano l'umidità, perciò è una buona idea portare all'esterno le piante durante la fase vegetativa e la stagione delle piogge, cercando invece di far coincidere la fioritura con la stagione asciutta.
  • Distanziate maggiormente le piante: A differenza del giardinaggio convenzionale, la coltivazione a secco richiede che le piante stiano ad una maggiore distanza l'una dall'altra, in modo da ridurre la competizione per l'umidità limitata del suolo. Cercate di distanziare le piante di almeno 90–150 cm.
  • Scegliete le varietà giuste: Varietà di cannabis forti e resistenti alla siccità, dotate di robusti sistemi di radici, sono la scelta migliore per la coltivazione a secco. Di seguito potete trovare i nostri consigli per le varietà più adatte.

Consigli per il mantenimento di una coltura di cannabis a secco

Ora che sapete come avviare una coltura di cannabis a secco, ecco i passaggi fondamentali per mantenerla forte, sana e produttiva nel tempo:

  • Evitate di innaffiare: Il principio alla base della coltivazione a secco è quello di ridurre al minimo l'irrigazione. Naturalmente questo non vuol dire che dovete lasciare morire le piante di sete, ma dovrete annaffiarle solo in minima misura ed usando, se possibile, acqua piovana raccolta in un serbatoio.
  • Monitorate l'umidità del terreno: I misuratori di umidità sono uno strumento imprescindibile per chi coltiva cannabis a secco. Usateli per controllare regolarmente il tasso di umidità del vostro terreno e assicurarvi che le vostre piante abbiano sempre accesso ad una quantità d'acqua sufficiente. Annaffiate quando i livelli di umidità scendono al di sotto dei limiti minimi (indicati di seguito).
  • Favorite la crescita in profondità delle radici: Un'annaffiatura superficiale eseguita regolarmente favorisce la crescita di radici deboli e poco profonde. Nell'aridocoltura, evitare quanto più possibile di annaffiare favorisce invece la crescita di sistemi radicali più robusti e profondi.
  • Ricorrete alla consociazione di piante: Mentre le erbacce possono entrare in competizione con le vostre piante per l'acqua, le giuste piante consociate possono fare esattamente l'opposto. Ci sono molte specie vegetali (lattuga, erbe a foglia come il prezzemolo, fragole, ecc.) che chi coltiva cannabis può utilizzare per favorire la ritenzione idrica del proprio terreno.

I migliori livelli di umidità del suolo per la cannabis

Per coltivare a secco la cannabis con buoni risultati, dovrete mantenere livelli di umidità del suolo adeguati alla salute delle piante. In generale, questi sono i migliori livelli di umidità del suolo per la cannabis:

  • 50–70% durante la fase di plantula
  • 40–70% durante la fase vegetativa (la maggior parte delle varietà dà le migliori prestazioni attorno al 40–50%, ma con alcune eccezioni)
  • 40–50% nella prima parte della fioritura
  • 30–40% nell'ultima parte della fioritura

Quali sono le varietà di cannabis più indicate per la coltivazione a secco?

Per la coltivazione a secco della cannabis, è fondamentale scegliere varietà naturalmente predisposte a prosperare in ambienti aridi. Puntate su cultivar robuste, resistenti alla siccità e capaci di difendersi da parassiti e agenti patogeni. L’aspetto più importante? Selezionare piante in grado di sviluppare radici profonde, essenziali per accedere all’umidità trattenuta nel suolo. Ecco alcune delle opzioni migliori:

  • Durban Poison: Originaria del Sudafrica, Durban Poison è una pura sativa nota per la sua resilienza in climi caldi e secchi. Sviluppa radici profonde ed è per natura resistente a parassiti e muffe.
  • Afghan Kush: Proveniente dalle regioni montuose dell'Afghanistan, questa varietà indica è particolarmente adatta alle condizioni aride. La sua natura robusta le consente di sopportare bene la siccità ed è anche in grado di sviluppare radici profonde. Come altre varietà autoctone, è per natura resistente a parassiti ed agenti patogeni.
  • Acapulco Gold: Questa sativa leggendaria è originaria del Messico, dove nell'arco di decenni (e forse anche di secoli) si è adattata alle condizioni locali. Sopporta con facilità condizioni calde e aride e sviluppa anch'essa sistemi radicali robusti.

Da Royal Queen Seeds abbiamo poi sviluppato alcune varietà a partire da questi lignaggi ricercati. Date un'occhiata alle seguenti varietà del nostro catalogo per i vostri progetti di coltivazione a secco della cannabis:

Special Kush 1: Discendente dalla Hindu Kush, Special Kush 1 ha ereditato geni ultraresistenti. Questa varietà sopporta con facilità i climi caldi e può raggiungere altezze imponenti, specialmente outdoor.

Special Kush 1
23_genetic background_1 Afghan x Kush
33_Yield indoors_1 425 - 475 gr/m2
31_plant height outdoor_1 60 - 100 cm
25_flowering time_1 7 - 8 Settimane
29_THC_1 THC: 17%
28_Type Blend_1 Sativa 20% Indica 80%
34_yield outdoor_1 500 - 550 gr/plant
32_plant height outdoors_1 200 - 270 cm
27_harvest period_1 dal 15 Settembre fino alla fine del mese
22_Effect_1 Fisicamente Rilassante, Frastornante, Pesante

Acquista Special Kush 1

ICE (Indica Crystal Extreme): ICE discende da Afghan, Northern Lights e Skunk. Questa miscela genetica ha dato vita ad una varietà vigorosa con un'eccellente resistenza a siccità, calore, parassiti e patogeni. Anche la ICE raggiunge grandi altezze, producendo inoltre un'ottima resa.

Ice
23_genetic background_1 Afghan x Northern Light x Skunk
33_Yield indoors_1 400 - 450 gr/m2
31_plant height outdoor_1 80 - 120 cm
25_flowering time_1 8 - 10 Settimane
29_THC_1 THC: 18%
28_Type Blend_1 Sativa 10% Indica 90%
34_yield outdoor_1 500 - 550 gr/plant
32_plant height outdoors_1 150 - 200 cm
27_harvest period_1 Settembre
22_Effect_1 Fisicamente Rilassante, Frastornante

Acquista Ice

Royal AK: Royal AK è la versione di Royal Queen Seeds della leggendaria AK-47. Discendente da varietà autoctone colombiane, messicane, thai ed afgane, è una varietà robusta capace di prosperare in qualsiasi ambiente, e produce infiorescenze di prima qualità.

Royal AK
23_genetic background_1 Columbian, Mexican, Thai & Afghan
33_Yield indoors_1 525 - 575 gr/m2
31_plant height outdoor_1 80 - 140 cm
25_flowering time_1 8 - 9 Settimane
29_THC_1 THC: 19%
28_Type Blend_1 Sativa 60% Indica 40%
34_yield outdoor_1 600-650 gr/plant
32_plant height outdoors_1 130 - 170 cm
27_harvest period_1 Inizio Ottobre
22_Effect_1 Bilanciato, Frastornante, Lucido

Acquista Royal AK

Il futuro della coltivazione a secco nella coltura della cannabis

Il cambiamento climatico rappresenta una seria preoccupazione per tutta l'umanità. Dalla fine del XIX secolo, la temperatura della superficie della terra è aumentata di circa 1 °C, ed una gran parte di questo riscaldamento è avvenuta negli ultimi 40 anni. Questo innalzamento della temperatura è stato messo in correlazione con l'aumento della temperatura degli oceani, il ritiro dei ghiacciai ed eventi climatici estremi[13] come gli incendi del 2025 nella California del sud.

Ovviamente, il settore agricolo risente come pochi altri degli effetti del cambiamento climatico. Gli studi mostrano, per esempio, che l'aumento globale delle temperature incide direttamente sulla resa di colture essenziali come il grano[14].

Per il settore della cannabis è il momento di prendere nota. Se l'erba legale intende restare un'industria praticabile e rilevante nei prossimi decenni, è arrivato il momento di adottare pratiche agricole più sostenibili. Anzi, dato che l'erba viene spesso coltivata in aree calde come California, Oregon e parti dell'Australia (che già soffrono di carenze idriche), una coltivazione della cannabis che tenga conto del consumo d'acqua è ora più importante che mai.

Coltivazione a secco: Coltivare erba con un minor impatto

Per fortuna, come abbiamo visto in quest'articolo, ricorrere all'aridocoltura per rivoluzionare la coltivazione della cannabis è decisamente possibile. Prima di tutto, la coltivazione a secco è già in uso in varie parti del mondo, e questo offre all'industria della cannabis dei casi concreti di studio da cui imparare. Inoltre, l'industria cannabica ha il vantaggio di operare con una specie vegetale adatta alla pratica della coltivazione a secco: la cannabis prospera in climi caldi ed asciutti, e fattori di stress come la siccità possono addirittura migliorare la qualità dei fiori della pianta.

Siete pronti a diventare pionieri della coltivazione sostenibile della cannabis? Seguite i consigli che abbiamo descritto qui per coltivare a casa vostra fiori di prima qualità, usando meno acqua. Sfogliate ora il nostro catalogo di semi resistenti alla siccità e iniziate la vostra coltivazione a basso impatto ambientale oggi stesso!

External Resources:
  1. Cannabis requires more water than commodity crops, researchers say https://mjbizdaily.com
  2. Dry Farming Techniques in the Maritime Pacific Northwest | USDA Climate Hubs https://www.climatehubs.usda.gov
  3. HESS - Characteristics of droughts in Argentina's core crop region https://hess.copernicus.org
  4. Agricultural Development under Thal Development Authority https://www.researchgate.net
  5. Sahel Alliance Members’ Priority: Resilience to Shocks Through Food Security - Alliance Sahel https://www.alliance-sahel.org
  6. New Frontier Data - Washington, DC - Comparing Cannabis Cultivation Energy Consumption https://newfrontierdata.com
  7. Environmental Sustainability in the Cannabis Industry https://thecannabisindustry.org
  8. Cannabis Under Stress Produces More THC - Terpenes and Testing Magazine https://terpenesandtesting.com
  9. Cannabis Under Stress Produces More THC - Terpenes and Testing Magazine https://terpenesandtesting.com
  10. Frontiers | Cannabis Hunger Games: nutrient stress induction in flowering stage – impact of organic and mineral fertilizer levels on biomass, cannabidiol (CBD) yield and nutrient use efficiency https://www.frontiersin.org
  11. Effects of temperature and light on quality-related metabolites in tea https://www.sciencedirect.com
  12. Eustress and Plants: A Synthesis with Prospects for Cannabis sativa Cultivation https://www.mdpi.com
  13. Climate Change - Our World in Data https://ourworldindata.org
  14. Similar estimates of temperature impacts on global wheat yield by three independent methods | Nature Climate Change https://www.nature.com
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