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Allarme Per Gli Stoner: Fumare Cannabis Ammuffita
"Maledetta! Maledetta schifosa muffa!" Sicuramente non volete urlare questa frase in ginocchio davanti ad un giardino di cannabis devastato dalla muffa. La muffa sull'erba non è uno scherzo per chi fuma e questo articolo potrebbe salvarvi la vita, un giorno.
Indice:
- Allarme rosso: muffa sulle gemme
- Come identificare l'erba ammuffita mentre si acquista
- Come identificare la muffa mentre state coltivando
- Come prevenire e riconoscere l’erba ammuffita durante l’essiccazione, la concia e la conservazione
- Le conseguenze della muffa sull'erba per commercianti di ganja, coltivatori & fumatori
Non c’è nulla di più frustrante che passare mesi coltivando cannabis per poi ritrovarsi delle piante infestate da marciume delle cime o muffa nelle ultime settimane di fioritura. O, ancora peggio, potreste non accorgervene finendo inconsapevolmente per fumarle, con gravi conseguenze per la salute. Ecco perché tutti i coltivatori e fumatori seri dovrebbero imparare ad evitare e ad identificare la marijuana ammuffita. Prendetevi sempre cura delle vostre piante e dei vostri polmoni.
Allarme rosso: muffa sulle gemme
Non vogliamo essere allarmisti, ma secondo noi, la cannabis ammuffita è il nemico N.1. Tra tutti i parassiti, le pestilenze, le epidemie e i flagelli di Madre Natura che possono attaccare un giardino di cannabis, la muffa sulla cannabis è la minaccia più straziante e dannosa per il fumatore di cannabis ordinario.
La muffa sulla cannabis non è solo disgustosa da trovare sulla propria scorta, ma è anche un rifiuto tossico a tutti gli effetti e va trattata come tale.
Se avete la sfortuna di consumare erba ammuffita, sia ingerendola, fumandola o vaporizzandola, sappiate che state introducendo nel vostro corpo migliaia, forse decine di migliaia di spore batteriche dannose.
Nel migliore dei casi il suo gusto nauseante vi farà interrompere il consumo, e vi spingerà a gettare immediatamente tutta l'erba contaminata nel cestino dei rifiuti, senza effetti sulla vostra salute.
Nel peggiore degli scenari, invece, potreste essere ricoverati con una seria infezione polmonare e il vostro unico visitatore potrebbe essere un viscido lobbista anti-marijuana impaziente di ottenere i diritti sulla vicenda del primo decesso da cannabis documentato in tutta la storia dell'umanità.
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Cosa dice la ricerca sui pericoli della marijuana ammuffita
Sebbene siano rare, ci sono prove sufficienti per capire quanto possa essere dannosa la cannabis ammuffita per la nostra salute. Uno studio del 2011 condotto dal ricercatore Gargani[1] osservò due casi di morte correlati ad infezioni polmonari. In entrambi i casi, fu il fungo Aspergillus fumigatus a colonizzare le cavità polmonari dei due pazienti, causandone la morte. Tuttavia, non è chiaro se questo fungo riesca a sopravvivere alla combustione e, di conseguenza, potrebbe essere stata solo l’esposizione alla cannabis a provocare l’infezione.
Ma non spaventatevi! Entrambi erano fumatori cronici di marijuana (fino a 20 canne al giorno), osservati dai ricercatori nel corso di diversi decenni. Per cui, dubitiamo che una sola canna di erba ammuffita possa essere letale. Tuttavia, mostra che i pericoli associati all'inalazione di muffa non sono solo una leggenda.
Come identificare l'erba ammuffita mentre si acquista
Se vi capita di acquistare la vostra scorta da un rispettabile cannabis club, coffee shop, o dispensario di marijuana, generalmente non vi preoccuperete della possibile muffa sull'erba. Ma sfortunatamente, dovreste, perché la muffa non fa distinzioni tra dilettanti e professionisti, ha solo bisogno delle condizioni adatte, anche post-raccolto.
Un trattamento eseguito in modo approssimativo o una conservazione inappropriata da parte del fornitore di cannabis può trasformare un barattolo di vetro pieno di erba in un ammasso peloso di funghi.
L'erba umida è un terreno ideale per lo sviluppo di funghi ed un invito per la muffa.
Dopo una lenta ed accurata essiccazione, idealmente in semplici sacchetti di carta marroni, il trattamento è il passo finale, e quello in cui spesso le cose non vanno per il verso giusto.
Un'altra spiacevole caratteristica dell'erba andata a male è il suo odore di muffa. A volte può assomigliare all'odore del fieno, ma c'è sempre qualcosa che non va, se sentite odore di muffa. Conviene sempre annusare l'erba, dopo un'accurata ispezione visiva.
La maggior parte dei fornitori di cannabis di lusso non è molto entusiasta dei clienti che maneggiano troppo la loro selezione di erba.
Solo, ripetiamo, solo se il fornitore di gemme è d'accordo, è meglio fare un tiro di prova con uno spinello o una pipa, ottenendo una conferma concreta di gusto e aroma. Se ottenete il permesso, eseguite sempre una prova, anche perché i tiri migliori sono quelli gratis.
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Come individuare l’erba ammuffita
Ci sono dei segni inequivocabili per capire se l'erba è stata attaccata dalla muffa. Alcuni di questi richiedono maggiori attenzioni per essere scovati, in quanto possono avere qualche somiglianza con le normali caratteristiche di crescita di una cima sana.
Tra i segni più evidenti troviamo:
- Un velo superficiale bianco-grigiastro leggermente più “polveroso” rispetto alla copertura lucida e resinosa dei tricomi
- Sotto una lampada di Wood (UV), le spore risaltano con tonalità verdi
- Odore simile all’urina di gatto
- Macchie nere o verde scuro sulle cime
- Lanugine bianca, grigia, gialla o marrone
- Aspetto bianco, grigio o nero simile ad una ragnatela
- Ragnatele di ragnetto rosso o oidio (simili tra loro e molto pericolosi)
- Oidio: Il suo aspetto polveroso potrebbe essere scambiato per kief, ma è più secco e polveroso
- Tessuti viscidi
Dall'altro lato, troviamo i segni che ci indicano se una cima è sana e buona da fumare:
- Colori intensi (in condizioni di illuminazione normale)
- Aromi pungenti di marijuana buona (mai sgradevoli)
- Appiccicose, ma prive di sostanze estranee
- Senza macchie di infestazione
Grazie alle nostre guide su come degustare la cannabis e riconoscere una marijuana di buona e cattiva qualità, acquisirete le conoscenze necessarie per individuare le cime andate a male!
Ma esiste qualche trucco per rimuovere la muffa dalle cime? Purtroppo no. Se c’è, non potrete più toglierla. Fortunatamente, i nostri corpi si sono evoluti per identificare e respingere tutto ciò che è ammuffito. Quindi, se il vostro naso o i vostri occhi vi diranno che qualcosa non va, sarà meglio fidarsi di loro.
Come identificare la muffa mentre state coltivando
Rilevare con prontezza la muffa non appena si manifesta è essenziale per salvare il raccolto. La cattiva notizia è che la pianta infetta dev’essere allontanata ed eliminata il prima possibile. La buona notizia è che se si agisce velocemente le altre piante hanno buone possibilità di sopravvivere.
Per individuare precocemente le infezioni fungine, il miglior trucco è investire in un microscopio tascabile economico. Se aspettate che le cime si ricoprano di muffa, le probabilità che le spore vengano rilasciate nell’aria contaminando tutte le altre piante saranno maggiori. Controllando regolarmente con un microscopio, potreste vedere l’infezione nei suoi stadi iniziali, con sufficiente tempo per eliminarla senza conseguenze.
Imparare ad individuare i tipi di muffa è essenziale. Alcune delle più comuni sono:
È risaputo ormai da tutti, ma vale la pena ribadirlo: prevenire è meglio che curare! Una buona conoscenza delle temperature, dell’umidità e delle migliori condizioni ambientali da mantenere durante le varie fasi del ciclo di crescita di una pianta di cannabis è una delle migliori armi di difesa contro la muffa.
Come prevenire e riconoscere l’erba ammuffita durante l’essiccazione, la concia e la conservazione
Ma la guerra alle muffe non finisce subito dopo la raccolta. Anche durante i processi di trimming, essiccazione, concia e conservazione bisogna fare attenzione. Infatti, l’unico momento in cui sarete certi che la vostra erba non potrà più sviluppare muffa sarà quando la fumerete.
Fortunatamente, sarà sufficiente solo un po’ di pratica per proteggere efficacemente le cime dalla minaccia delle muffe.
Qualunque sia la fase del processo post-raccolta in cui vi trovate, i segni da cercare sono gli stessi. Che consistenza ha al tatto? Tra i fiori si intravede qualcosa di strano, come macchie bianche e opache? Emana cattivi odori?
Rispondere a queste domande vi aiuterà a determinare lo stato di salute delle cime e a prevenire l’insorgenza di muffe. Questa è un’ottima fase per ispezionare da vicino le cime, perché le toccherete continuamente. Quindi, sfruttate l’opportunità di osservarle da vicino per scovare ogni minimo dettaglio!
Qui di seguito vi riportiamo alcuni consigli su come prevenire la muffa in ogni fase.
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Trimming
Ci sono due modi per “trimmare” un raccolto. I coltivatori più preoccupati per la muffa tendono a ripulire le cime subito dopo la raccolta, tecnica conosciuta come “trimming ad umido”. Questo metodo è infatti molto più efficace nel prevenire la formazione di muffe rispetto al “trimming a secco”, che si realizza dopo aver essiccato sufficientemente le cime per un periodo di tempo più lungo.
- Rimuovete la maggior quantità possibile di foglie in eccesso senza tagliare i fiori, ovvero la “manicure” delle cime.
- Questo passaggio non solo migliora l’aspetto finale delle cime, ma riduce anche la probabilità di formazione di muffe. Le foglie/steli contengono molta acqua e rallentano il processo di essiccazione/concia, creando terreno fertile per i funghi.
- Oltre a prevenire la formazione di muffe, il trimming ad umido limita la quantità di tricomi che potrebbero andare persi agitando e rimaneggiando le cime durante il trimming a secco (dove i tricomi sono più fragili e tendono a staccarsi con maggiore facilità).
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Essiccazione
Il processo di essiccazione è estremamente importante. Se eseguita correttamente, questa fase limiterà notevolmente il rischio di formazione di muffe sulle cime.
- Fate essiccare le cime per 7–12 giorni (o più se sono molto compatte)
- Usate una stanza buia con una buona circolazione dell’aria e mantenete un’umidità relativa del 45–55%.
- Quando i piccoli rami delle cime si spezzeranno sotto una leggera pressione del dito (e non si piegheranno più), saprete che è il momento di passare alla concia.
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Concia
Una volta che le cime avranno perso una buona parte d’acqua, perdendo circa il 10–15% del loro peso complessivo, sarà il momento di conciarle e completare correttamente la loro essiccazione.
- Mettete la marijuana in barattoli ermetici in un ambiente buio ed asciutto.
- A questo punto, controllate se si formano delle piccole macchie bianche. Sebbene poco visibili ad occhio nudo, potrebbe essere un segno che la muffa si sia insinuata tra le vostre cime.
- Controllate i vostri barattoli circa una volta al giorno, aprendoli e lasciando respirare le cime per un paio di minuti. In questo modo consentirete all’aria di circolare tra i fiori e riuscirete a prevenire la muffa.
- Ripetete tutti i giorni questo processo per almeno 2–3 settimane.
- Una concia più lunga si tradurrà in una maggiore espressione di terpeni e cime più saporite!
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Conservazione
Infine, una buona conservazione significa che le cime non prenderanno mai la muffa fino al momento di fumarle.
- Conservate le cime in contenitori ermetici o scatole di legno.
- Mettete i barattoli in un ambiente buio, asciutto e fresco. Appena sotto i 25°C è perfetto.
- Un’umidità del 58–62% aiuta a prevenire la muffa ed impedisce all’erba di seccarsi troppo.
- Evitate frigoriferi e congelatori!
- Utilizzate le bustine per il controllo dell’umidità come le Moisture Fighters per monitorare e mantenere i livelli di umidità ideali.
- Una volta essiccata, conciata e conservata bene, la vostra cannabis non avrà bisogno di particolari cure per assicurarvi una scorta d’erba di qualità.
Tuttavia, per quanto ben conservata, i cannabinoidi si degraderanno e cambieranno nel tempo. Per cui, anche se ha una lunga durata di conservazione, la marijuana non è immortale.
Le conseguenze della muffa sull'erba per commercianti di ganja, coltivatori & fumatori
Una sola pianta infettata dalla muffa ha il potenziale per contaminare l'intero raccolto. Tutto, dal resto delle piante al terreno, ai contenitori. Se state coltivando indoor, la serra o la tenda dovrà essere accuratamente pulita per fare in modo che nessuna spora sopravviva e infetti il prossimo raccolto.
Si tratta di uno scenario da incubo, potete cercare di combattere con varie sostanze antimuffa, ma il tasso di mortalità delle piante sarà comunque terribilmente alto in ogni caso.
La muffa sull'erba è una minaccia che il coltivatore di cannabis accorto deve evitare ad ogni passaggio, dal seme allo spinello.
L'erba ammuffita è spazzatura, e nessun fumatore dovrebbe arrischiarsi a fumarla intenzionalmente, in nessun modo. Allo stesso tempo, nessun coltivatore o commerciante di ganja dovrebbe trafficare di proposito con erba ammuffita. Altrimenti rischia di demolire al 100% la propria reputazione.
I fumatori devono evitare l'erba contaminata effettuando alcune ispezioni di routine, in modo da confermare se è pulita o se sono solo soldi sprecati.
Ovviamente, vi consigliamo di coltivare da soli le vostre erbe in modo biologico, aggiungendo un po' di silice liquida per rinforzare le piante, ed utilizzare sempre un substrato di prima qualità ben drenante.
- Too Many Mouldy Joints – Marijuana and Chronic Pulmonary Aspergillosis https://www.ncbi.nlm.nih.gov