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Aeroponica: Usare l’Aria per Coltivare Piante di Cannabis Sane
L’aeroponica è un particolare metodo di coltivazione che non prevede l'uso di un substrato di coltivazione. È una tecnica efficiente per coltivare cannabis con numerosi vantaggi. Un avvertimento, però: non è per principianti. Scoprite tutto quello che c'è da sapere sulla coltivazione aeroponica e come potete costruirvene una.
Indice:
- Che cos’è l’aeroponica?
- Come funzionano i sistemi aeroponici
- Quando è stata inventata l’aeroponica?
- Vantaggi dell’aeroponica per la cannabis
- Svantaggi dell’aeroponica per la cannabis
- Aeroponica ed idroponica sono la stessa cosa?
- Come impostare un sistema aeroponico per coltivare cannabis
- Sistemi aeroponici a bassa e ad alta pressione
- Aeroponica e cannabis: trucchi e suggerimenti
Scoprite tutto sull’aeroponica e su come utilizzare questo sistema per coltivare una cannabis di eccellente qualità.
La coltivazione della cannabis sta evolvendo. Tecniche di coltivazione sempre più avanzate come la coltura idroponica (che in passato era adottata solo dagli esperti del settore) sono oggi usate dai coltivatori hobbistici di tutto il mondo. Con l’aeroponica, i coltivatori avanzati possono portare le loro colture al livello successivo. Diamo un'occhiata a cos’è l’aeroponica, insieme ai suoi vantaggi e svantaggi. Successivamente, parleremo di come potete costruirvi da soli un sistema aeroponico, seguito da alcuni trucchi per ottenere i migliori risultati!
CHE COS’È L’AEROPONICA?
Tecnicamente, l’aeroponica è un tipo di coltivazione idroponica. Non è quindi un caso che questi due sistemi appaiano talvolta raggruppati sotto la stessa categoria. La differenza principale è che l’aeroponica (dalla parola greca “aer”, che significa aria, e “ponos”, che significa lavoro) non utilizza un substrato di coltura. Le piante sono invece sospese nell’aria, mentre acqua e sostanze nutritive vengono fornite alle radici attraverso una nebbia fitta e sottile.
Ciò che l’aeroponica ha in comune con l’idroponica è che si basa su un ambiente controllato alimentato da sostanze nutritive somministrate tramite una soluzione. Per stare al passo con un settore della coltura indoor in costante crescita e sempre più esigente, questo livello di precisione è essenziale.
C’è un altro aspetto che rende l'aeroponica un'opzione interessante. Le quantità d’acqua e di sostanze nutritive richieste per coltivare piante sane e forti sono minime. Questo non solo riduce le spese, ma riduce anche il consumo d’acqua e di energia per una crescita più sostenibile: un argomento di per sé già abbastanza convincente per usarla!
COME FUNZIONANO I SISTEMI AEROPONICI
Nella sua forma più semplice, un sistema di coltivazione aeroponico è costituito da un serbatoio ed un letto di coltura rialzato. Il serbatoio, esattamente come nelle installazioni idroponiche, contiene una soluzione nutritiva.
Le piante sono poste in vasi a rete e lasciate crescere sopra il “letto”, con le radici sospese nel serbatoio. Ed è qui che le cose differiscono dalla tradizionale coltura idroponica: le radici sono sospese nell’aria e, in genere, non entrano mai in contatto diretto con la sostanza nutritiva. È invece una pompa ad erogare una sottile nebbia di nutrienti direttamente sulle radici tramite tubi ed ugelli. L’acqua in eccesso ridiscende sul fondo del letto di coltura, per poi tornare nuovamente nel serbatoio.
Proprio come nelle colture idroponiche, la crescita delle giovani plantule inizia normalmente in cubetti di lana di roccia. Le piante vengono poi posizionate in vasi a rete (vasi che assomigliano a piccoli cestini che consentono alle radici di crescere fuori). Alla base del gambo, viene posizionato un collare protettivo per prevenire danni ed evaporazione. Una volta posizionate nel sistema aeroponico, le piante inizieranno a crescere verso l’alto man mano che le radici cresceranno verso il basso nel serbatoio.
QUANDO È STATA INVENTATA L’AEROPONICA?
All’inizio del XX secolo, l’aeroponica veniva usata per studiare i sistemi radicali delle piante. Il botanico russo V.M. Artsikhovski descrisse questo sistema (che lui stesso progettò ed utilizzò con successo) in un articolo del 1911.
Negli anni ’40, altri botanici continuarono ad adottare la “coltura aerea” nelle loro ricerche. Il termine “aeroponica” fu coniato dal biologo olandese Frits Warmolt Went nel 1957, che all’epoca coltivava pomodori e piante di caffè con questo metodo. Il primo sistema aeroponico disponibile in commercio fu il “Genesis Rooting System”, prodotto dalla GTi nel 1983.
VANTAGGI DELL’AEROPONICA PER LA CANNABIS
Adesso che abbiamo affrontato le basi, è tempo di esaminare i vantaggi e gli svantaggi dell’uso dell’aeroponica per coltivare cannabis. Come la maggior parte delle tecniche, l’aeroponica non andrà bene per tutti i coltivatori, ma molti la troveranno molto efficiente ed efficace. Ecco i vantaggi dell’aeroponica.
PIENO CONTROLLO SU NUTRIENTI ED AMBIENTE
L’aeroponica offre al coltivatore il pieno controllo sui livelli di nutrienti e pH, il che significa che è possibile favorire l'assorbimento ottimale delle sostanze nutritive ed una crescita vigorosa tramite la selezione dei parametri nell’intervallo desiderato. Non solo, dovrete anche controllare le lampade, la temperatura e l’umidità della vostra grow room per adattarle perfettamente alle vostre piante. Questo livello di controllo sull’ambiente è molto vantaggioso per le varietà più esigenti e consente di usare i nutrienti e le altre risorse in modo più efficiente.
FACILE ACCESSO ALL’OSSIGENO
Siccome l’aeroponica prevede la sospensione delle radici nell’aria, il loro accesso all’ossigeno è più semplice e diretto. Quando le radici crescono nel terreno o sospese direttamente in una soluzione nutritiva, i coltivatori devono prendere delle precauzioni speciali per assicurarsi che la zona radicale sia ben ossigenata. Ciò è possibile selezionando il substrato più adeguato o aggiungendo pompe d’aria al serbatoio idroponico. Con l’aeroponica, questi problemi non sussistono più. Dovrete semplicemente osservare lo sviluppo dell'apparato radicale mentre le piante crescono.
RICHIEDE MENO ACQUA
Rispetto ad altre tecniche di coltivazione, l’aeroponica richiede una quantità d’acqua minima. Dopo essere stata usata, l’acqua viene riciclata, consentendo ai coltivatori sia di risparmiare soldi che di ridurre i consumi d’acqua in generale. La cannabis non sempre si rivela la pianta più efficiente in termini di consumi d'energia ed acqua, per cui qualsiasi risparmio sarà benefico per l'ambiente. Nonostante ciò, le vostre piante riceveranno tutta l’acqua di cui avranno bisogno, ma erogata sotto forma di fitta nebbia.
NUTRIENTI FORNITI DIRETTAMENTE ALLE RADICI
Oltre ad un accesso ottimale all’ossigeno, le radici sono anche esposte direttamente all’acqua e ai nutrienti, facilitando il loro assorbimento alle piante. Non c’è della terra ad ostacolare questi scambi e i nutrienti sono erogati in cicli conformi alle esigenze.
OCCUPA MENO SPAZIO
La mancanza di un substrato di coltura consente ai coltivatori di risparmiare una notevole quantità di spazio e di adattare il maggior numero possibile di piante alla loro stanza di coltivazione. Infatti, le operazioni aeroponiche implicano spesso la crescita di un grande numero di piante vicine tra loro, senza che le radici entrino mai in competizione per il suolo o i nutrienti. Questa uniformità e mancanza di terreno rende più facile e meno disordinata anche la fase di raccolta.
MINOR RISCHIO DI PARASSITI
Un altro vantaggio delle colture fuori suolo è che non bisogna preoccuparsi dei parassiti che vivono nella terra, come i moscerini dei funghi. Non essendoci un substrato vero e proprio, dovreste riuscire ad individuare immediatamente gli eventuali problemi di parassiti.
SVANTAGGI DELL’AEROPONICA PER LA CANNABIS
Come ogni altra cosa, ci sono alcuni svantaggi nell’aeroponica. Sostanzialmente, questa tecnica non è adatta per i coltivatori esordienti o per quelli che hanno solo un po’ di spazio all’esterno. Leggete la sintesi qui di seguito.
NON È PER PRINCIPIANTI
L’aeroponica richiede un ambiente rigorosamente controllato. Concentrazioni di nutrienti, livelli di pH dell’acqua, temperatura ed altri fattori richiedono un’attenzione costante e precisa. C’è poco spazio per gli errori e, se dovessero verificarsi, le piante ne soffriranno subito. Per questo motivo, l’aeroponica è adatta solo per i coltivatori esperti. I sistemi possono essere automatizzati per semplificare le cose, ma richiederanno comunque manutenzione durante la crescita delle piante.
COSTI ELEVATI
Un impianto aeroponico può essere piuttosto costoso. A parte il prezzo del sistema in sé, è necessario considerare anche il costo dei nutrienti, la necessità di controllare le temperature e di filtrare l’aria, gli strumenti di misurazione (misuratori di pH e EC, ecc.) e, possibilmente, anche una fonte di alimentazione d'emergenza. Tutto questo si sommerà insieme! Sebbene l’investimento risulti sicuramente vantaggioso per chi è all’altezza del compito, non vale la pena spendere così tanti soldi se è la vostra prima o seconda esperienza di coltivazione.
GLI ERRORI POSSONO ESSERE POTENZIALMENTE LETALI (PER LE VOSTRE PIANTE)
Come abbiamo già accennato, il coltivatore aeroponico deve monitorare costantemente il suo impianto e controllarlo regolarmente per assicurarsi che le pompe e i tubi funzionino correttamente e che le piante ricevano le quantità ottimali di nutrienti. Se qualcosa dovesse andare storto e le piante dovessero ricevere una soluzione sbagliata o una fonte d’acqua contaminata, la situazione potrebbe degenerare rapidamente. Dovete essere consapevoli del fatto che gli errori hanno spesso implicazioni maggiori quando non c’è un terreno che tamponi una concimazione sbagliata.
GESTIONE DELLE ATTREZZATURE
Un’interruzione di corrente o un improvviso guasto della pompa può diventare un problema e, probabilmente, sarete voi a doverlo risolvere. Se il sistema dovesse spegnersi anche solo per un’ora, le radici si disidrateranno e le piante soffriranno. Dovrete quindi assicurarvi di essere capaci di gestire tutta l’attrezzatura, il che significa avere pezzi di ricambio, strumenti adeguati ed una buona strategia d’azione.
AEROPONICA ED IDROPONICA SONO LA STESSA COSA?
Come accennato in precedenza, aeroponica ed idroponica sono due cose diverse, nonostante entrambi i sistemi forniscano una soluzione nutritiva direttamente alle radici. Mentre l’idroponica può presentarsi in diverse forme e spesso comporta l’uso di un substrato inerte come argilla espansa, perlite o lana di roccia per sostenere le piante, nei sistemi aeroponici le radici non entrano in contatto diretto con il serbatoio dell’acqua o con un substrato di coltura. Sono invece sospese nell’aria penzolando sopra il serbatoio, dove ricevono una nebbia di sostanze nutritive.
COME IMPOSTARE UN SISTEMA AEROPONICO PER COLTIVARE CANNABIS
Come già menzionato, i sistemi aeroponici venduti in commercio non sono economici. Tuttavia, se non vi fate spaventare dal fai-da-te, potete costruirvene uno da soli. Ecco alcune istruzioni su come realizzare un semplice sistema aeroponico ad un solo secchio adatto per diverse piante di medie dimensioni.
MATERIALI E STRUMENTI
• Secchio da 20l con coperchio
• Prolunga filettata per irrigatori in polietilene (lunghezza 30cm, diametro 1,25cm)
• Testa dell’irrigatore 1,25cm con rotazione 360°
• Pompa idroponica in grado di erogare 1200l/ora, con corrispondente filettatura da 1,25cm
• Timer elettrico per mantenere l'impianto costantemente acceso per 30 minuti ed altri 30 minuti spento
• Numerosi vasi a rete per idroponica con coperchio, a seconda del numero di piante che vorrete coltivare
• Seghetto (per tagliare la prolunga)
• Trapano elettrico
• Sega a tazza per trapano (il diametro dovrebbe essere leggermente più piccolo rispetto a quello dei vasi a rete)
• Occhiali di sicurezza
• Pennarello
ISTRUZIONI
1. Iniziate facendo da 3 a 8 fori nel coperchio del secchio usando il trapano con la sega a tazza. I fori dovrebbero essere di pochi millimetri più piccoli rispetto al diametro dei vasi in rete, affinché questi ultimi possano adattarsi perfettamente ai fori. Il numero esatto di buchi da fare dipende da quante piante volete coltivare con un vaso (nei limiti del possibile). Adesso prendete i vasi a rete ed inseriteli nei fori appena fatti.
2. Posizionate la pompa nel secchio. Avvitate la prolunga in polietilene filettata alla pompa e tagliate la prolunga all’altezza desiderata usando il seghetto. Allacciate ora la testa dell’irrigatore all’estremità superiore.
3. Per collegare la pompa, fate passare il cavo della pompa attraverso uno dei fori fatti nei vasi a rete soprastanti. Collegatela al timer ed impostatelo in modo che stia 30 minuti accesa e 30 minuti spenta. In questo modo, spruzzerà per 30 minuti con una pausa tra una nebulizzazione e l’altra. Questo sarà il vostro ciclo per l’intera durata della coltura.
4. Riempite il secchio con circa 8 litri di soluzione di acqua/nutrienti.
5. Posizionate le vostre piante nei vasi a rete.
6. Et voilà! Ecco un impianto aeroponico semplice, economico ed efficace che vi permetterà di coltivare una cannabis fantastica!
SISTEMI AEROPONICI A BASSA E AD ALTA PRESSIONE
Se state iniziando ad interessarvi all’aeroponica, vi imbatterete nei termini “sistema a bassa pressione” (LP) e “ad alta pressione” (HP). Qual è la differenza?
Un sistema ad alta pressione usa una nebbia molto fitta di goccioline d’acqua estremamente piccole. Normalmente, in questi sistemi la camera di nebulizzazione per la pianta è separata dal serbatoio.
La maggior parte dei coltivatori domestici e dei sistemi fai-da-te usano invece i sistemi LP. Questi, come quello da noi descritto, spruzzano gocce di dimensioni più grandi. Esistono anche dei sistemi ibridi “simil” aeroponica. Alcuni di questi prevedono l'uso di gocciolatori per irrigare dall'alto o sistemi che consentono alle radici di scendere in mezzo alla soluzione nutritiva.
AEROPONICA E CANNABIS: TRUCCHI E SUGGERIMENTI
Per chiudere questa guida, vorremmo offrirvi alcuni suggerimenti e trucchi per portarvi sulla giusta strada affinché possiate ottenere favolosi raccolti dalle vostre coltivazioni aeroponiche!
USATE LUCI FREDDE
Sia in idroponica che in aeroponica, l’acqua contenuta nel serbatoio non dovrebbe mai diventare troppo calda. Oltre i 24°C si possono formare alghe ed altri microrganismi nocivi, dannosi sia per l'impianto che per le piante.
Una potente lampada HID potrebbe alzare troppo le temperature dell’acqua nel serbatoio. In tal caso, sarà necessaria un’unità di raffreddamento aggiuntiva. Per questo motivo, usate lampade per la coltivazione più fredde, come i LED o le CFL. In particolare, le luci a LED a spettro completo possono far crescere le vostre piante sia durante la fase vegetativa che quella di fioritura mantenendo le temperature nell’intervallo appropriato.
SELEZIONATE BENE I NUTRIENTI
Prima di avviare una coltura aeroponica, fate le opportune ricerche su quali fertilizzanti dovrete usare e come somministrarli. Ovviamente, dovrete usare dei fertilizzanti liquidi per il vostro serbatoio, ma sappiate che spesso i produttori gonfiano un po’ le dosi raccomandate. Iniziate con ½ o un ¼ della quantità consigliata e, se fosse necessario, aumentate progressivamente.
TENETE D’OCCHIO IL VOSTRO IMPIANTO
Coltivare aeroponicamente significa far crescere le piante in un ambiente rigorosamente controllato. Variazioni nei livelli di sostanze nutritive, pH dell’acqua o di temperatura possono far rapidamente ammalare le piante. Tenete sempre d’occhio le vostre piante e l’impianto per verificare eventuali problemi di meccanica, crescita, carenze nutrizionali, ecc.
A tal proposito, se vedete qualcosa che non va e dovete regolare i livelli di sostanze nutritive, o qualsiasi altra cosa, apportate i cambiamenti a piccoli incrementi, senza essere troppo drastici. La natura stessa dell'impianto implica che le vostre piante saranno molto più sensibili alle fluttuazioni.
MISURATE, MISURATE, MISURATE (EC, TDS, pH)
Se coltivate in modo aeroponico, un buon misuratore EC o TDS diventerà il vostro strumento più importante. Questi dispositivi misurano la durezza delle vostre soluzioni nutritive. Ad un certo punto, potrebbe essere necessario fare qualche rabbocco d’acqua nel serbatoio o cambiarla direttamente. Un misuratore EC vi farà sapere quando.
Il pH ideale per l’acqua è tra 5,5 e 6,5. Vi consigliamo inoltre di tenere d’occhio la temperatura dell’acqua: l'ideale è tra 18 e 24°C.
MANTENETE UN AMBIENTE OTTIMALE
La cannabis cresce meglio ad una temperatura ambiente di circa 21°C. Qualsiasi temperatura più fredda o più calda può comportare una riduzione delle rese nella migliore delle ipotesi, oppure gravi problemi di crescita nel peggiore dei casi. Oltre a tenere sotto controllo le temperature della vostra grow room, vi consigliamo anche di garantire una buona circolazione dell’aria.
Per far entrare ed uscire aria fresca, potete semplicemente usare un ventilatore da pavimento o due, ma per delle piante sane capaci di produrre rese mostruose dovrete procurarvi degli estrattori d’aria più professionali, preferibilmente con un filtro ai carboni attivi installato al loro interno.
Buona fortuna e felice coltivazione a tutti!