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By Luke Sumpter


Le piante di cannabis non producono solo THC e CBD. Man mano che scienziati e consumatori approfondiscono la conoscenza dei terpeni aromatici, molti appassionati della pianta di marijuana hanno iniziato a mostrare un maggiore interesse verso la complessa composizione chimica della cannabis. Ma i terpeni non sono gli unici responsabili dei sapori e degli aromi complessi delle diverse varietà. Di recente, i ricercatori hanno scoperto una nuova classe di costituenti chiamati composti solforati volatili (CSV), che intensificano gli aromi pungenti di Skunk che caratterizzano molte cultivar.

Continua a leggere per scoprire tutto quello che c'è da sapere sui CSV. Parleremo del loro ruolo nelle piante e dei loro potenziali benefici per gli esseri umani. Successivamente, ti presenteremo tre varietà ricche di queste molecole dagli aromi Skunk.

Primo piano di un fiore di cannabis coperto da tricomi colorati (bianco, arancione, viola) che producono resina, evidenziando la texture cristallina della pianta.

Composti solforati volatili: Una nuova classe di sostanze chimiche contenute nella cannabis

Dopo la radicale legalizzazione della cannabis e la sua crescente popolarità in ambito sia ricreativo che terapeutico, sempre più ricercatori stanno studiando questa pianta nel tentativo di svelarne i segreti botanici. Nel 2021, i ricercatori sono riusciti a scoprire[1] nella pianta di cannabis una nuova classe di composti solforati volatili prenilati. Sebbene ci siano oltre 200 terpeni che contribuiscono agli speciali aromi della cannabis, queste molecole non sono responsabili degli odori Skunk simili a quelli rilasciati dalle puzzole, la cui intensità è invece dovuta ai composti solforati volatili (CSV).

Con questa premessa, gli scienziati del dipartimento di ricerca e sviluppo di Abstrax Tech, California, ipotizzarono che anche i fiori di cannabis potessero contenere composti simili, nonostante la loro natura fosse ancora sconosciuta. L'analisi gascromatografia su 13 cultivar di cannabis confermò i loro sospetti; le varietà più pungenti contenevano maggiori quantità di CSV. Ma, oltre ad avere un potente odore di Skunk, cosa sono esattamente i CSV? Perché le piante di cannabis li producono, come influenzano gli effetti e quali benefici offrono?

CSV: Il loro ruolo in natura

Le piante non producono sostanze chimiche pensando agli esseri umani, né sprecano risorse preziose sintetizzando molecole che non contribuiscono alla loro sopravvivenza o prosperità. Dunque, quale ruolo giocano i CSV in questo scenario? Scopri di seguito perché le piante di cannabis producono queste sostanze fitochimiche.

  • Difesa

Proprio come i cannabinoidi e i terpeni, i CSV sono metaboliti secondari; le piante non dipendono da loro per la crescita e la riproduzione, ma per proteggersi da una serie di minacce esterne. L'uso di composti solforati in agricoltura ha radici antiche nella storia dell'umanità, dove i sumeri li usavano già nel 2500 a.C. per il controllo degli insetti[2]. Le piante, così come i loro alleati microbici, li usano anche come pesticidi naturali. Ad esempio, i batteri che vivono nel tessuto delle piante di patate emettono composti solforati per proteggere il loro ospite[3] dalle infezioni da oomiceti.

  • Segnalazione e comunicazione

Le piante non parleranno, ma riescono comunque a comunicare efficacemente tra di loro. Invece di usare parole, il loro linguaggio risiede nella produzione e nell'emissione di sostanze chimiche. La comunicazione tra piante avviene per vari motivi, tra cui l'invio di segnali di avvertimento in caso di predatori erbivori. In risposta, i destinatari di questi messaggi aumentano la produzione di composti protettivi. I CSV svolgono un ruolo in questo affascinante processo di comunicazione tra piante.

  • Attraggono gli insetti impollinatori

La maggior parte delle piante rilascia profumi dolci e floreali per attrarre gli insetti impollinatori. Oltre ad avere un buon odore per l'olfatto umano, questi composti aromatici sono vitali nella riproduzione di molte specie vegetali. Tuttavia, ci sono piante che adottano strategie meno comuni ed optano per l'uso di CSV per attrarre gli insetti impollinatori. Invece di avere un odore gradevole, i CSV sono usati da piante come Amorphophallus titanum (il fiore cadavere) per replicare l'odore della decomposizione e attrarre così mosche[4] e scarabei stercorari. Anche alcune specie di orchidee[5] usano i CSV per attrarre gli insetti impollinatori.

  • Regolano la crescita e l'assimilazione di nutrienti

I CSV svolgono anche un ruolo importante nella regolazione della crescita di alcune specie vegetali. Tuttavia, questi composti non sono sempre prodotti dalle piante stesse. Nel caso della Nicotiana attenuata, i composti solforati prodotti da batteri benefici contribuiscono all'assimilazione di zolfo[6] ed aiutano ad aumentare la superficie delle foglie, con conseguente aumento della fotosintesi e migliore crescita e vitalità.

  • Allelopatia

Molti composti organici volatili, inclusi alcuni CSV, contribuiscono all'allelopatia, cioè l'inibizione chimica di una pianta nei confronti di un'altra. Ad esempio, il disolfuro di diallile (un CSV presente nell'aglio) ha la capacità di influenzare la divisione cellulare, la lunghezza delle cellule radicali, i livelli di ormoni vegetali e l'espressione genica nelle piante di pomodoro vicine.

  • Dove si trovano i composti solforati

Ora conosci il ruolo dei CSV nelle piante, ma oltre alla cannabis dove possiamo trovare in natura questi composti? Caratterizzate da alcuni benefici nutrizionali[7], le seguenti piante (e funghi) contengono alte concentrazioni di CSV.

  • Brassicacee: Broccoli, cavoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles e cavolo rapa sono ricche fonti di composti solforati volatili. Ad esempio, la maggior parte di queste verdure contiene isotiocianati, che mostrano diversi benefici[8] potenziali.
  • Allium: La famiglia degli allium comprende cipolle, aglio e porri. Queste verdure producono CSV come allicina, solfuro di diallile e tiosolfinati. L'allicina si distingue per le proprietà antimicrobiche[9] e gli effetti antiossidanti.
  • Funghi: Per migliaia di anni, gli esseri umani hanno utilizzato i funghi per le ragioni più diverse. Anche alcuni membri del regno dei funghi producono CSV. Queste molecole contribuiscono ai benefici e ai sapori di shiitake, tartufi, funghi prataioli, finferli, porcini e funghi ostrica.
Diagramma che mostra le strutture chimiche dei composti di zolfo presenti nel cannabis, aglio, funghi e broccoli per una migliore comprensione delle loro proprietà uniche.

Tipi di CSV presenti nella cannabis

Il 3-metil-2-butene-1-tiolo (anche noto come CSV3) è il CSV più abbondante nelle piante di cannabis ed è responsabile del caratteristico aroma di Skunk di alcune varietà di cannabis. Tuttavia, questa è solo una piccola parte del vasto potenziale che i CSV potrebbero avere sull'esperienza complessiva con la cannabis. Continua a leggere per saperne di più.

  • Sapori ed aromi dei composti solforati della cannabis

Allo stato attuale, i ricercatori hanno categorizzato[10] i CSV della cannabis in tre distinti gruppi di aromi:

  • Esotico speziato: Le sostanze come il disolfuro di diprenile e il solfuro di diprenile sono responsabili delle note pungenti di zolfo ed aglio.
  • Prototipico: Il CSV3 sopra menzionato, insieme al preniltiolo, al preniltioacetato e al prenilmetil solfuro, genera i classici aromi di Skunk.
  • Esotico dolce: Infine, la classe più dolce di CSV, contenente 3-mercaptoesanolo (3MH), 3-mercaptoesil acetato (3MHA) e 3-mercaptoesil butirrato (3MHB) e presente nel frutto della passione e nel pompelmo, offre note di agrumi, zolfo e frutta.

  • Gli effetti dei composti solforati volatili

I composti solforati volatili sono componenti della cannabis scoperti solo di recente. Per questo motivo, i loro effetti nel contesto dell'uso della cannabis sono stati finora poco studiati. Tuttavia, quando esaminiamo gli ultimi studi sui terpeni, emerge la possibilità che i CSV possano interagire sia con i cannabinoidi che con i terpeni per influenzare gli effetti soggettivi di ogni varietà. La futura ricerca su questa classe chimica emergente dovrebbe creare un'immagine più chiara di quanto siano influenti i CSV sugli effetti della cannabis.

I benefici dei CSV: Uno sguardo alla ricerca

Al di fuori della cannabis, i ricercatori hanno testato una serie di CSV per i loro potenziali benefici per la salute. Sebbene i CSV appena scoperti nella cannabis non siano ancora stati studiati, la ricerca sui composti solforati più noti potrebbe offrire informazioni sui loro potenziali benefici.

  • Salute cardiovascolare

Sia l'idrogeno solforato (H₂S) che l'anidride solforosa (SO₂) fungono da molecole di segnalazione del gas endogeno nel corpo umano. Inoltre, la ricerca[11] ha scoperto che entrambe le molecole forniscono importanti effetti protettivi all'interno del sistema cardiovascolare, portando gli scienziati a concludere che: “Questo, a sua volta, potrebbe accelerare nei prossimi anni i progressi e l'adozione di farmaci associati a H₂S e SO₂”.

Il CSV allicina, prodotto da alcune verdure della famiglia delle allium, ha dimostrato di avere alcuni benefici nell'ambito della salute cardiaca. I ricercatori hanno notato[12] che: “L'allicina, un composto solforato derivato naturalmente dall'aglio, ha mostrato effetti benefici su diversi fattori di rischio cardiovascolare attraverso la modulazione dei meccanismi cellulari e delle vie di segnalazione”.

  • Antimicrobico

Per quanto riguarda il potenziale antimicrobico dei CSV, rivolgiamo nuovamente la nostra attenzione all'allicina. Fin dall'antichità, l'aglio è stato utilizzato per tenere lontani i microbi, ma cosa dice la scienza in merito? Ebbene, una recensione[13] redatta dai ricercatori del Weizmann Institute of Science, Israele, ha esaminato l'attività antibatterica, antimicotica, antivirale e antiparassitaria di questa molecola, arrivando alla conclusione che “Il principale effetto antimicrobico dell'allicina è dovuto alla sua reazione chimica con i gruppi tiolici di vari enzimi […]”.

  • Salute metabolica

I composti solforati presenti nelle verdure sono una fonte di zolfo, un elemento che svolge un ruolo chiave nel metabolismo umano. L'accesso ai livelli adeguati di questo nutriente essenziale aiuta a mantenere una corretta segnalazione cellulare[14], produzione di energia, supporto strutturale e disintossicazione dei radicali liberi.

Il futuro dei CSV nell'industria della cannabis

Con i suoi odori di Skunk simili a quelli di una vera puzzola, la cannabis contiene molecole pungenti simili a quelle presenti nell'animale stesso! Questo gruppo di CSV appena scoperto genera in molte varietà di cannabis gli aromi pungenti di gasolio, Skunk ed aglio.

Diversi dai terpeni, i CSV stanno entusiasmando breeder, coltivatori, consumatori e l'industria nel suo complesso. Sebbene la ricerca sia ancora agli inizi, studi futuri potrebbero svelare che questi composti influenzano l'effetto della cannabis in modo simile ai terpeni, il che potrebbe dare origine ad una serie di nuove varietà ed estratti su misura. Gli studi sui CSV ed altri composti solforati non derivati dalla pianta di cannabis sembrano confermare i benefici di queste molecole. Tieni gli occhi ben aperti per vedere come i CSV influenzeranno il settore della cannabis nei prossimi anni.

Varietà di cannabis Skunk ricche di composti solforati

Ti sei sempre considerato un fan dei terpeni con note di gasolio? Ebbene, è tempo di dare ai CSV il merito di questa deliziosa esperienza sensoriale! Se stai cercando una delle migliori erbe solforose in circolazione, devi provare a coltivare le tre varietà estremamente Skunk riportate qui di seguito.

Un collage di tre varietà di cannabis: Skunk XL con gemme dense, Royal Cheese Auto con pistilli arancioni e Sweet Skunk Auto con gemme verdi e viola.

Skunk XL

Come discendente diretta della Skunk 1 e della Afghan, la Skunk XL ha ereditato un alto contenuto di CSV. Fai germinare i semi con il metodo del tovagliolo di carta e trapianta i germogli direttamente in vasi da 10–15 l. Mantieni una temperatura costante di 22 °C e le piante raggiungeranno un'altezza di 3 cm entro la fine della prima settimana, 7–10 cm alla fine della seconda e fino a 15–20 cm alla fine della terza. A questo punto, applica un po' di LST per mantenere le piante compatte o aspetta che producano una grande cima centrale. Alla fine della quinta settimana, le piante raggiungeranno un'altezza di circa 40 cm. A questo punto, per indurre la fioritura, passa ad un ciclo di illuminazione di 12 ore di luce accesa e 12 ore spenta .

A seconda delle dimensioni del vaso e delle tecniche di coltivazione utilizzate, le piante di Skunk XL si allungheranno fino a 60–200 cm durante la fioritura. Defoglia frequentemente le piante per ridurre i rischi di muffa, aumentando l'aerazione nella chioma. Preparati a raccogliere fino a 650 g/m² dalle piante indoor e 675 g/pianta da quelle outdoor dopo una fase di fioritura di 8–9 settimane. Preparati ad assaporare cime Super Skunk con sentori di pino ed effetti rilassanti e mentalmente lucidi.

Skunk XL
23_genetic background_1 Skunk 1 x Afghan
33_Yield indoors_1 600 - 650 gr/m2
31_plant height outdoor_1 60 - 100 cm
25_flowering time_1 8 - 9 Settimane
29_THC_1 THC: 17%
28_Type Blend_1 Sativa 50% Indica 50%
34_yield outdoor_1 625-675 gr/plant
32_plant height outdoors_1 160 - 200 cm
27_harvest period_1 Ottobre
22_Effect_1 Bilanciato, Frastornante, Lucido

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Sweet Skunk Auto

I nostri abili breeder hanno creato questo ibrido a predominanza indica ricco di CSV incrociando Early Skunk, Critical ed un esemplare ruderalis. Pianta i semi di Sweet Skunk Auto direttamente in vasi da 11 l e tieni le luci accese 24 ore al giorno per evitare che le piantine si allunghino eccessivamente. Entro la fine della prima settimana, cresceranno fino a 4 cm, 15 cm entro la fine della seconda, 20–25 cm durante la terza e fino a 30 cm alla fine della fase vegetativa.

Durante la fioritura, le piante di Sweet Skunk Auto si allungheranno fino ad un'altezza massima di soli 40–100 cm. Passa ad un fertilizzante liquido ricco di fosforo e potassio per ottimizzare la formazione delle cime e realizza il lavaggio delle radici durante le ultime due settimane di fioritura. Preparati a raccogliere 400–450 g/m² dalle piante coltivate indoor e 60–110 g/pianta dalle loro controparti outdoor. Rilassati ed assapora gli aromi di Skunk e gasolio e gli effetti stimolanti di questa varietà.

Sweet Skunk Auto
23_genetic background_1 Early Skunk x Critical x Ruderalis
33_Yield indoors_1 400 - 450 gr/m2
31_plant height outdoor_1 40 - 80 cm
25_flowering time_1 8 - 9 Settimane
29_THC_1 THC: 15%
28_Type Blend_1 Sativa 10% Indica 60% Ruderalis 30%
34_yield outdoor_1 60-110 gr/plant
32_plant height outdoors_1 60 - 100 cm
27_harvest period_1 11 - 12 weeks after sprouting
22_Effect_1 Confortante, Lucido

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Royal Cheese Auto

Grazie alle alte concentrazioni di CSV, questo incrocio di Cheese, Royal Critical e ruderalis offre deliziosi sapori di formaggio, pepe e Skunk. Pianta i semi di Royal Cheese Auto direttamente in vasi da 11 l, mantenendoli umidi ed esposti a temperature costanti di 22–25 °C. Una volta che i germogli spunteranno dal terreno, le piante cresceranno fino a 5 cm alla fine della prima settimana, 13–15 cm nella seconda, 20–25 cm nella terza e 30–35 cm nella quarta. Da questo punto in poi, le piante inizieranno a sviluppare pre-fiori visibili, segnando la loro transizione alla fioritura.

Quando le piante di Royal Cheese Auto inizieranno ad allungarsi fino a 60–120 cm, mantieni le chiome arieggiate defogliandole generosamente. Riduci il ciclo di illuminazione indoor a 12 ore di luce accesa e 12 ore spenta ed applica uno spesso strato di pacciame attorno alle piante coltivate outdoor in regioni calde e secche. Tieni a portata di mano abbastanza barattoli per conservare fino a 425–475 g/m² dalle piante coltivate indoor e fino a 210 g/pianta da quelle outdoor. Dopo aver essiccato e conciato l'erba, potrai goderti note pungenti di Skunk ed un effetto rilassante alimentato da un contenuto moderato di THC del 15% e livelli medi di CBD.

Royal Cheese Auto
23_genetic background_1 Cheese x Royal Critical x Ruderalis
33_Yield indoors_1 425 - 475 gr/m2
31_plant height outdoor_1 60 - 100 cm
25_flowering time_1 7 - 8 Settimane
29_THC_1 THC: 15%
28_Type Blend_1 Sativa 30% Indica 50% Ruderalis 20%
34_yield outdoor_1 160 - 210 gr/plant
32_plant height outdoors_1 60 - 120 cm
27_harvest period_1 11 - 12 weeks after sprouting
22_Effect_1 Fisicamente Rilassante, Frastornante

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External Resources:
  1. Why cannabis smells skunky https://www.sciencedaily.com
  2. Integrated Pest Management for Sustainable Intensification of Agriculture in Asia and Africa - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  3. A sulfur-containing volatile emitted by potato-associated bacteria confers protection against late blight through direct anti-oomycete activity | Scientific Reports https://www.nature.com
  4. How the volatile organic compounds emitted by corpse plant change through flowering | Scientific Reports https://www.nature.com
  5. The volatile chemistry of orchid pollination - Natural Product Reports (RSC Publishing) DOI:10.1039/D2NP00060A https://pubs.rsc.org
  6. Revisiting bacterial volatile-mediated plant growth promotion: lessons from the past and objectives for the future - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  7. Major Sulphur Compounds in Plants and their Role in Human Nutrition and Health https://www.researchgate.net
  8. A Comparative Review of Key Isothiocyanates and Their Health Benefits - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  9. Allicin extracted from Allium sativum shows potent anti-cancer and antioxidant properties https://www.sciencedirect.com
  10. Minor, Nonterpenoid Volatile Compounds Drive the Aroma Differences of Exotic Cannabis - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  11. Frontiers | Sulfur signaling pathway in cardiovascular disease https://www.frontiersin.org
  12. Cellular Mechanisms Underlying the Cardioprotective Role of Allicin on Cardiovascular Diseases - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  13. Antimicrobial properties of allicin from garlic https://www.sciencedirect.com
  14. Sulfur-Element containing metabolic pathways in human health and crosstalk with the microbiome - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
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