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Cannabis e sonno: La marijuana aiuta o ostacola?
La cannabis provoca effetti euforici e rilassanti. Sulla base di questi effetti, è logico pensare che l'erba possa aiutare a dormire meglio la notte. Ma non tutte le varietà hanno lo stesso effetto e le numerose sostanze chimiche presenti nella marijuana dipingono un quadro molto più ampio. Ma cosa dice la scienza sul legame tra cannabis e sonno?
Indice:
- L'importanza di una buona notte di sonno
- La cannabis aiuta a dormire?
- Cannabinoidi: sono questi i composti più importanti per dormire meglio?
- I terpeni della cannabis aiutano a dormire meglio?
- Come dovresti assumere la cannabis per dormire meglio?
- Svantaggi: fumare cannabis può ostacolare il sonno
- La cannabis può causare la paralisi del sonno?
- La cannabis migliora la qualità del sonno? sono necessarie ulteriori ricerche
Ti senti spesso assonnato dopo aver fumato una canna? Ti sei mai chiesto quali possano essere le ragioni? Ebbene, i migliori ricercatori nel campo della cannabis vogliono trovare la risposta alla stessa domanda. Alcuni consumatori affermano di non riuscire a dormire senza marijuana, mentre altri non riescono a chiudere occhio sotto gli effetti di questa sostanza. Nei seguenti paragrafi cercheremo di analizzare gli studi fatti finora per trarre le nostre conclusioni sugli effetti della marijuana sul sonno. Ma entriamo nel vivo!
L'importanza di una buona notte di sonno
Il sonno svolge un ruolo fondamentale nella salute umana. Addormentarsi ogni notte con la testa sul cuscino non serve solo a riposare i muscoli. La scienza ha recentemente scoperto la presenza del sistema glinfatico[1] nel cervello, un sistema di smaltimento delle sostanze di scarto macroscopiche che si attiva mentre dormiamo, eliminando i rifiuti cellulari dal sistema nervoso centrale. Oltre a questo, agisce anche come una rete di distribuzione in tutto il cervello, alimentando le nostre cellule con glucosio, grassi, fattori di crescita ed amminoacidi. Oltre ad aiutarci a consolidare i ricordi, migliorare la nostra concentrazione, ridurre lo stress e migliorare la funzione immunitaria, dormire a sufficienza libera anche il cervello dalle tossine e lo alimenta con sostanze nutritive, aiutando ad abbassare i rischi di problemi neurologici cronici.
Considerando tutti benefici del sonno, le statistiche attuali sono piuttosto preoccupanti. Circa un terzo[2] degli adulti dorme meno di 7 ore a notte ed il 10–15% soffre di insonnia cronica. Non raggiungere le 7–9 ore di sonno raccomandate a notte non solo ci fa sentire stanchi e stressati ma, nel tempo, può avere un impatto diretto sulla salute del cervello.
Nel tentativo di migliorare la qualità del sonno, le persone sono disposte ad adottare le soluzioni più diverse: dai cambiamenti nello stile di vita (come l'alimentazione) all'esercizio fisico e farmaci. Tuttavia, alcune persone ripongono le loro speranze nella cannabis come mezzo per dormire meglio. Ma l'erba aiuta o ostacola? Scopriamo cosa dice la scienza.
La cannabis aiuta a dormire?
La marijuana si è indubbiamente guadagnata la reputazione di aiutare le persone a rilassarsi. Alcune varietà hanno la capacità di mettere a proprio agio le persone, conciliando il sonno. Molti consumatori di cannabis riferiscono che fumare una canna prima di andare a letto migliori drasticamente il loro sonno. Ma la scienza supporta questa posizione? O è solo una loro fantasia?
Sebbene la ricerca sulla cannabis ed il sonno sia ancora agli inizi, prove emergenti suggeriscono che la cannabis potrebbe svolgere un ruolo nel migliorare la qualità del sonno. Alcuni composti presenti nella cannabis interagiscono con il sistema endocannabinoide umano, una rete distribuita in tutto il nostro organismo che è responsabile della gestione di molti sistemi fisiologici necessari per bilanciare numerose funzioni. Il THC (il principale principio psicoattivo presente nella cannabis) attiva il recettore CB1 del sistema endocannabinoide. Presente nelle aree cerebrali[3] collegate al sonno (come il ponte e il proencefalo basale), questo recettore svolge un ruolo importante nell'induzione del sonno e nella regolazione delle fasi del sonno.
Ma questa è solo una piccola parte di un quadro molto più ampio. Sono necessari ulteriori studi per capire i componenti chimici della cannabis e come potrebbero avere un impatto specifico sul sonno.
Cannabinoidi: Sono questi i composti più importanti per dormire meglio?
I cannabinoidi sono una classe eterogenea di costituenti chimici presenti nei fiori di cannabis e in altre specie vegetali e fungine. Le piante di marijuana ne producono oltre 100, dove THC e CBD sono i più abbondanti nella maggior parte delle varietà. Alcuni di questi composti attivano direttamente il sistema endocannabinoide, mentre altri influenzano questa rete di segnalazione attraverso meccanismi indiretti. Scopri di seguito come potrebbero influenzare il sonno.
Cosa succede quando dormi sotto l'effetto del THC: Fase iniziale del sonno ed apnea notturna
Il THC contribuisce agli effetti della cannabis e si lega ai recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide. Una recensione[4] scientifica pubblicata su “Dovepress” ha esaminato le prove disponibili riguardanti il THC e i composti correlati basandosi su diversi parametri e condizioni del sonno. Secondo gli autori di questa ricerca piuttosto limitata, il THC avrebbe ridotto i sintomi dell'insonnia rispetto al placebo in una sperimentazione umana composta da nove partecipanti. Sebbene da questa recensione emerga l'assenza di studi clinici che confermino la capacità del THC di conciliare il sonno, un'altra ricerca suggerisce che questo composto potrebbe ridurre i tempi di veglia dopo l'insorgenza del sonno.
Secondo un ulteriore studio, il dronabinolo (una versione sintetica del THC) potrebbe ridurre i sintomi dell'apnea notturna. Ma la cannabis è davvero efficace contro l'apnea notturna? Nonostante queste scoperte, gli autori hanno concluso: “Attualmente, non ci sono prove sufficienti a supporto dell'uso regolare di cannabis terapeutica come terapia efficace e sicura contro i disturbi del sonno. Tuttavia, le prove emergenti sono promettenti e giustificano ulteriori indagini…”.
CBD e DPTS
Sebbene il CBD non si leghi direttamente ai due principali recettori endocannabinoidi come fa il THC, questo cannabinoide influenza il sistema indirettamente aumentando i livelli di endocannabinoidi (composti prodotti dal corpo che fungono da molecole di segnalazione del sistema endocannabinoide). Diversi ricercatori hanno studiato gli effetti del CBD contro il disturbo post-traumatico da stress (DPTS), un problema di salute mentale noto per interferire sulla qualità del sonno.
Caratterizzato da uno stato costante di eccitazione ed allerta in seguito ad un evento traumatico, il DPTS è collegato[5] ad insonnia, incubi, terrori notturni ed apnea notturna ostruttiva. Uno studio[6] pubblicato sul “Journal of Anxiety Disorders” nel 2022 ha monitorato tutti i giorni gli effetti auto-riportati di 77 pazienti con DPTS che avevano consumato cannabis per un periodo di due settimane. I ricercatori hanno scoperto che i prodotti con un contenuto più elevato di CBD erano associati ad un minor numero di risvegli precoci, mentre i prodotti formulati con tutti i componenti della cannabis erano associati ad una minore probabilità di avere incubi. Il team ha concluso che “la cannabis e i suoi costituenti come THC e CBD interagiscono con il sistema endocannabinoide e la regolazione del sonno in diversi modi. Questo potrebbe essere il meccanismo attraverso il quale la CT [cannabis terapeutica] potrebbe migliorare i sintomi del DPTS durante le ore sia notturne che diurne”.
I terpeni della cannabis aiutano a dormire meglio?
I cannabinoidi non sono gli unici composti interessanti della cannabis. La marijuana produce oltre 150 terpeni aromatici che contribuiscono ai sapori, agli aromi e agli effetti di ogni varietà. Queste molecole agiscono in sinergia con i cannabinoidi attraverso un meccanismo noto come effetto entourage e, probabilmente, sono parte della risposta alla domanda: perché mi sento assonnato dopo aver consumato cannabis? Dai un'occhiata alla seguente ricerca su alcuni dei principali terpeni presenti nella cannabis.
Mircene: Un composto rilassante
Il mircene conferisce un effetto rilassante a molte varietà di cannabis, insieme a sapori di frutta e muschio. Ma questo terpene svolge qualche ruolo nel legame tra marijuana e sonno? Uno studio[7] pubblicato sulla rivista “Phytomedicine” ha scoperto che questo composto, insieme ad altri terpeni, produce un effetto rilassante ed aumenta l'efficacia dei farmaci per il sonno quando somministrato ai topi. La ricerca ha concluso che citrale, limonene e mircene hanno mostrato effetti soporiferi e rilassanti a livello muscolare.
Pinene: Un terpene rinfrescante
Il pinene conferisce gli aromi di pino ad alcune varietà di cannabis e favorisce anche uno sballo mentalmente lucido. Ma quando cerchiamo di dormire sotto gli effetti della marijuana, il pinene svolge qualche ruolo? Uno studio[8] pubblicato su “Molecular Pharmacology” ha somministrato questo terpene ad un gruppo di topi. Osservando la loro fase di sonno non legata al movimento rapido degli occhi (NREMS), hanno cercato di monitorare l'attività elettrica dei loro cervelli. Dai risultati è emerso che il pinene può aumentare i tempi della fase NREMS agendo sui recettori GABA nel cervello.
Cariofillene: Un fitochimico fisicamente lenitivo
Il cariofillene (sia cannabinoide che terpene) si lega ai recettori CB2 ed apporta note di spezie e pepe ad alcune varietà di cannabis. Oltre al suo ruolo nel sapore e nell'aroma della cannabis, questo terpene potrebbe contribuire alla relazione tra cannabis e sonno. Uno studio[9] condotto presso la “Universidade Federal de Santa Catarina”, in Brasile, ha testato gli effetti ansiolitici e soporiferi del cariofillene nei topi. Dai risultati è emerso che questo terpene riduce i comportamenti ansiosi ed il tempo di insorgenza del sonno.
Come dovresti assumere la cannabis per dormire meglio?
Quando si tratta di usare la cannabis per dormire, hai a disposizione una serie di opzioni. Puoi vaporizzarla, fumarla o ingerirla sotto forma di edibile. Dai un'occhiata ai metodi di consumo più comuni di seguito.
- Fumare o vaporizzare
- Se vuoi usare la cannabis come sonnifero, fumare e vaporizzare sono le opzioni più semplici e ad azione rapida. L'inalazione offre un modo semplice per controllare il dosaggio e si traduce in una rapida insorgenza degli effetti. Tuttavia, l'irritazione della gola e la tosse potrebbero rendere inizialmente più difficile addormentarsi. Arrivati a questo punto, ti starai anche chiedendo quale sia la varietà più indicata per dormire. Cerca quelle più ricche dei terpeni menzionati precedentemente ed evita le varietà ricche di terpeni energizzanti come il limonene.
- Edibili
- Per dormire, gli edibili potrebbero essere un po' più difficili da gestire. Impiegano molto più tempo per fare effetto ed innescano uno sballo molto più potente e duraturo. Sebbene non causino irritazione alla gola, i consumatori dovranno assumere gli edibili circa 1–2 ore prima di andare a letto. Tuttavia, ai principianti sconsigliamo questo metodo, poiché l'intensità dello sballo potrebbe ostacolare il sonno. Gli edibili possono conciliare il sonno, ma i loro effetti durano a lungo e possono sentirsi anche al risveglio. Quindi, preparati ad una possibile sonnolenza il giorno successivo.
- Per via sublinguale
- La via sublinguale prevede l'applicazione di gocce di olio o estratti sotto la lingua, bypassando sia i polmoni che il tratto digerente. Questa opzione comporta una rapida insorgenza degli effetti e non provoca irritazioni alla gola. Si tratta della migliore opzione per i consumatori che vogliono migliorare la qualità del sonno con la cannabis.
Svantaggi: Fumare cannabis può ostacolare il sonno
Sebbene alcuni consumatori riescano a trarre benefici dall'uso della cannabis prima di andare a letto, altri sperimentano alcuni effetti collaterali.
Il THC può influire sul sonno REM
Il sonno si suddivide in due fasi: sonno profondo e sonno REM. Secondo la ricerca[10], il THC potrebbe ostacolare l'importante sonno REM dopo un uso acuto. Ulteriori prove suggeriscono che, sebbene alcuni consumatori potrebbero sviluppare una tolleranza a questo effetto a lungo termine, nel tempo la qualità del sonno potrebbe risentirne.
Sintomi di astinenza e disturbi del sonno
Usare cannabis frequentemente e poi interrompere l'assunzione all'improvviso può causare sintomi di astinenza che disturbano il sonno. Questi sintomi includono mal di testa, irritabilità, insonnia, brividi e problemi di stomaco, tutti fattori che possono tenere svegli la notte.
Variabili ed effetti imprevedibili
Tutte le varietà di cannabis e persino le piante della stessa varietà differiscono leggermente nei loro componenti chimici. Alcune cultivar ti faranno sentire rilassato e pronto per andare a letto, mentre altre ti daranno energia e ti terranno sveglio. Prenditi il tempo necessario per trovare le varietà più adatte alle tue esigenze ed escludi quelle più stimolanti.
La cannabis può causare la paralisi del sonno?
Un fenomeno strano ed inquietante. La paralisi[11] del sonno si verifica quando un individuo, al momento del risveglio o poco prima dell'addormentamento, è cosciente ma incapace di muoversi. Questo fenomeno si chiama atonia muscolare, un processo che impedisce al corpo di muoversi durante il sonno. Ciò si traduce in una persona che si sveglia completamente incapace di muoversi, spesso in preda a sensazioni di panico a volte accompagnate da allucinazioni visive. Le prove sul legame tra cannabis e paralisi del sonno sono ancora limitate, ma alcuni ricercatori ipotizzano che la capacità del THC di sopprimere il sonno REM potrebbe rendere questo cannabinoide un candidato[12] promettente per combattere la paralisi del sonno.
La cannabis migliora la qualità del sonno? Sono necessarie ulteriori ricerche
Il THC aiuta a dormire? E l'erba in generale? Al momento non sappiamo dare ancora una risposta. Nonostante le numerose testimonianze, le sperimentazioni sull'uomo rimangono poche ed inconcludenti. Con la variabilità degli effetti delle diverse varietà di cannabis, ci sono ancora molte variabili da chiarire. La conclusione di una recensione del 2022 sulla cannabis e i disturbi del sonno riassume al meglio la situazione attuale: “Per il momento, non ci sono prove sufficienti a supporto dell'uso clinico di qualsiasi cannabinoide come terapia sicura ed efficace per trattare i disturbi del sonno. Tuttavia, in base ai risultati incoraggianti ottenuti da alcuni studi recenti sui disturbi del sonno, emerge la necessità di chiarire il potenziale ruolo dei cannabinoidi per il trattamento dei disturbi del sonno”.
- The Glymphatic System: A Beginner’s Guide | Neurochemical Research https://link.springer.com
- 100+ Sleep Statistics https://www.sleepfoundation.org
- Cannabinoids, Endocannabinoids and Sleep - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Medical cannabis in treating patients with sleep disorders | NSS https://www.dovepress.com
- PTSD and Sleep https://www.sleepfoundation.org
- Posttraumatic stress disorder, sleep and medical cannabis treatment: A daily diary study https://www.sciencedirect.com
- Central effects of citral, myrcene and limonene https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
- α-Pinene, a Major Constituent of Pine Tree Oils https://www.researchgate.net
- The anxiolytic-like effect of an essential oil derived from Spiranthera odoratissima https://core.ac.uk
- Effects of Cannabinoids on Sleep and their Therapeutic Potential for Sleep Disorders - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Sleep Paralysis - StatPearls - NCBI Bookshelf https://www.ncbi.nlm.nih.gov
- Medical cannabis in treating patients with sleep disorders | NSS https://www.dovepress.com